Dopo l’epica finale della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe con Black Panther: Wakanda Forever, il franchise cinematografico degli eroi marveliani è ora pronto a spingersi realmente all’interno di quel multiverso di cui, ancora oggi, sappiamo spaventosamente poco. Dopo averlo solo sfiorato con Loki, Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange nel Multiverso della Follia, a farci da guida nei pericoli di questo incrocio di realtà sarà Scott Lang, alias Ant-Man. Sarà il piccolo Vendicatore, infatti, ad avventurarsi nuovamente nel Regno Quantico, dando il via a una sequenza di eventi che sappiamo culminerà con l’atteso Avengers: Kang Dinasty. Un primo passo importante, che rende quindi necessario fare un passato sul percorso di Scott nel Marvel Cinematic Universe, in modo da aver ben chiaro tutto quello che dobbiamo sapere su Ant-Man and the Wasp: Quantumania.
Dopo gli eventi dal tono particolarmente cupo tipici dei capitoli che hanno composto la Fase Quattro, con l’esclusione di pochi titoli (She-Hulk: Attorney at Law, Lycantropus e Guardians of the Galaxy Holidays Special), Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha il compito di traghettare gli spettatori oltre quella lunga terapia collettiva di elaborazione della perdita che è stata la precedente fase del franchise. Privi dei pilastri della comunità supereroica che per un decennio sono stati il punto di riferimento di eroi e spettatori, i nuovi capitoli del Marvel Cinematic Universe sono ora destinati a cercare delle figura che possano farsi carico della pesante eredità lasciata da Tony Stark e Steve Rogers, che abbiamo salutato al termine di Avengers: Endgame.
Tutto quello che dovete sapere su Ant-Man and the Wasp: Quantumania il primo capitolo della Fase Cinque del Marvel Cinematic Universe
- Marvel Cinematic Universe – Fase Cinque: i pericoli del multiverso
- Ant-Man nel Marvel Cinematic Universe
- Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il cast
- Il trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania
Marvel Cinematic Universe – Fase Cinque: i pericoli del multiverso
Il finale di Avengers: Endgame ci ha lasciati con un mondo profondamente diverso da quello che abbiamo conosciuto nei precedenti anni del Marvel Cinematic Universe. L’apparente vittoria contro Thanos, ottenuta a caro prezzo, ha cambiato radicalmente non solo la comunità supereroica, ma come l’intero mondo percepisce la figura degli eroi, portando questi ultimi a comprendere maggiormente la loro rilevanza e quanto le loro azioni possano avere conseguenze dirette sul vissuto collettivo, oltre che sulla propria pelle.
Dopo avere creato un nuovo assetto umorale per il franchise, per quanto non sempre apprezzato, è arrivato il momento di ritornare a una dimensione epica della vita di questi superesseri, tenendo comunque in debita considerazione la loro nuova caratura, che li ha avvicinati a quella visione profondamente umana che ha sempre contraddistinto gli eroi marveliani sin dalla Silver Age. L’essere eroi non è solo un dono, ma spesso un obbligo che impone profonde rinunce ai portatori della maschera, ma è un onere che come ci ha ricordato Iron Man va onorato quando necessario.
Il futuro del franchise marveliano potrebbe quindi muoversi in una nuova direzione, in cui non è solamente l’avventura in senso stretta a dettare il ritmo. Fedele al principio dei supereroi con superproblemi, il nuovo Marvel Cinematic Universe può quindi conciliare l’elemento avventuroso alla caratterizzazione emotiva dei personaggi, mostrando un loro precedentemente non valorizzata. Interessante che spetti proprio al meno noto dei Vendicatori, Scott Lang, farsi portatore di questa nuova visione del franchise, passando da personaggio di secondo piano dei grandi eventi precedenti della saga, a figura potenzialmente di spicco all’interno del nuovo corso del Marvel Cinematic Universe. Precedenti esperimenti di identificare nuove personalità di rilievo del pantheon supereroico marveliano sul grande schermo non sembrano aver dato i risultati sperati, soprattutto se ripensiamo al non proprio entusiasmante lavoro fatto su Strange in Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange nel Multiverso della Follia, dove lo Stregone Supremo manca di presentarsi come un vero protagonista, risultando al più un’ottima spalla prima per Parker e poi un nemico nemmeno troppo ostico per Wanda in versione Scarlet Witch.
Considerati, quindi, i numerosi punti deboli della Fase Quattro, Ant-Man and the Wasp: Quantumania è quasi costretto a risultare un netto miglioramento rispetto all’altalenante produzione della precedente fase del franchise, compito che ricade sulle spalle del più piccolo degli Avengers, ma, potenzialmente, anche il più adatto a interpretare un mondo profondamente cambiato.
Ant-Man nel Marvel Cinematic Universe
Ripensando all’evoluzione di Ant-Man all’interno del Marvel Cinematic Universe, è difficile non notare come Scott sia il primo di tutti gli eroi del pantheon marveliano sul grande schermo ad avere, tramite il suo ruolo supereroico, una seconda possibilità. Fedeli alle sue origini fumettistiche, i Marvel Studios hanno lasciato intatto il passato criminale di Scott, per quanto addolcito, rendendolo nuovamente un punto essenziale del suo carattere. Una diversa concezione dell’eroe che si fa forte dello stesso concept iniziale del personaggio, ben spiegato dal creatore di Scott Lang, David Michelinie:
Volevo qualcosa di completamente differente, sia nelle origini che nelle motivazioni, rispetto a Pym. Così mi venne l’idea di un criminale redento, non qualcuno di innocente accusato ingiustamente, che avrebbe consentito di presentare l’immagine dell’eroe da un’altra prospettiva. E pensai che, in quanto ladro, avrebbe sentito la mancanza dell’adrenalina della sua vita precedente, vedendo nell’eccitazione delle avventure da eroe un ottimo sostituto, ma legale.
Basandosi su questa visione di Michelinie, il regista del primo Ant-Man, Peyton Reed aveva identificato quale dovesse essere la radice emotiva di Scott, separandolo dalla tradizionale connotazione dell’eroe impeccabile:
Non è abituato a essere un eroe, è più simile al George Clooney di Ocean’s Eleven. È un uomo in cerca di una seconda occasione, vuole crearsi una nuova vita.
Paul Rudd, attore che ha una perfetta caratterizzazione dei tempi comici, è il perfetto interprete di un personaggio che in prima battuta ci viene presentato come un’adorabile canaglia. Criminale, ma non efferato, bensì spinto a compiere un reato nel tentativo di dare una vita migliore alla propria famiglia, nel momento in cui viene giocoforza spinto a ricadere nel suo errore trova il modo di seguire una nuova strada, quella dell’eroe. L’occasione offertagli da Hank Pym (Michael Douglas) diviene il punto di svolta della sua esistenza, facendo emergere una sua identità positiva che, per quanto mitigata da un approccio guascone al suo ruolo, non impedisce la valorizzazione di una morale schietta, diretta. Una visione di giusto o sbagliato differente, che lo porta non solo ad affrontare la vita con una dinamica differente rispetto ad altri eroi più glorificati, ma anche a mostrare una praticità maggiore, riscontrabile in un contatto più immediato con il quotidiano.
Scott, in un certo senso, risulta esser il più umano degli eroi del Marvel Cinematic Universe proprio perché ha vissuto sulla propria pelle la facilità con cui si può cadere dal lato sbagliato della barricata. Una riflessione che lo accompagna costantemente, che lo ha portato a schierarsi al fianco di Steve Rogers durante Captain America: Civil War, e che ora, mentre il mondo sembra esser in cerca di nuovi eroi dopo il Blip, spinge Scott a domandarsi se la sua nuova figura di eroe non sia in realtà una mera illusione, un insulto alla memoria dei veri eroi
Mi son fatto mille domande. Scott, sei un ex galeotto, come puoi esser un Avengers? La cosa non quadra…
Pensiero che ha una radice emotiva per Scott. La sua figura supereroica è frutto di un’invenzione altrui, le persone a lui care sono apparentemente in grado di creare nuove tecnologie e avere un ruolo centrale nel migliorare il mondo, mentre Scott apparentemente è solo un tizio in grado di modificare le proprie dimensioni a piacimento. Se da un lato questa sua sensazione di esser l’elemento dissonante in questa comunità supereroica, dall’altro va notato come sia proprio questa sua apparente estraneità a essere il suo vero potere.
Conscio di come sia facile finire preda di scelte sbagliate, anche per ragioni che nulla hanno a che fare con il lato oscuro dell’animo umano, l’Ant-Man del Marvel Cinematic Universe è una delle migliori incarnazioni del celebre mantra marveliano: da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Non sarà un genio della scienza, non avrà armature incredibili o poteri da supersoldato, ma Scott Lang non si tira indietro se si tratta di seguire un giusto fine, animato da una morale intima, capace anche di opporsi a forze maggiori, con un misto di ironia e serietà che rende il piccolo supereroe uno dei più interessanti personaggi attualmente in forze al Marvel Cinematic Universe.
Potenzialmente, Ant-Man and the Wasp: Quantumania potrebbe esser il momento in cui Scott Lang dimostra come il suo eroe non sia un errore del destino, ma il riconoscimento di un’indole profondamente umana. Il final trailer del film ci lascia intendere come Scott dovrà confrontarsi con un nemico del calibro di Kang il Conquistatore non solamente su un piano puramente fisico, ma soprattutto su un morale, resistendo alle tentatrici lusinghe di un patto faustiano che potrebbe rispondere alle domande intime di Scott. Questa sua nuova personale avventura, in cui rimangono coinvolti anche i suoi famigliari, conduce Scott a riconsiderare il proprio ruolo, ponendolo di fronte a scelte morali che non hanno in palio solo la sicurezza del mondo, ma una più importante salvezza dei propri cari. Metaforicamente, il venire nuovamente ripotato a dimensioni infinitesimali nel mondo quantico diventa l’espediente narrativo con cui ricondurre anche emotivamente Scott, ricordandogli cosa significhi essere non solo un eroe, ma soprattutto un uomo. E come la storia dei fumetti Marvel ci insegna, è quando viene portato in primo piano l’uomo dietro la maschera che gli appassionati vivono le storie più emozionanti.
Prima di arrivare in sala, il consiglio è di ricordare quali sono stati i precedenti capitoli della vita di Ant-Man
Ant-Man (2015) – Dopo esser uscito di prigione, Scott Lang (Paul Rudd) vuole dimostrare alla figlia di Cassie di esser un uomo migliore, nonostante la ex moglie Maggie e il suo nuovo compagno non vedano di buon occhio la presenza dell’uomo nella vita della ragazzina. Intenzionato a sfruttare le proprie competenze di ingegnere elettronico, Scott cerca di restare fuori da guai, ma quando il suo amico Luis lo coinvolge in un colpo facile, la sua vita viene radicalmente cambiata. Vittima di questo furto è Henry Hank Pym (Michael Douglas), anziano inventore che negli anni ’80 aveva inventato le Particelle Pym, che consentono di modificare la struttura molecolare degli oggetti e degli esseri viventi. All’epoca parte dello S.H.I.E.L.D., Pym abbandonò l’agenzia fondando la propria azienda, che ha poi lasciato in mano alla figlia Hope (Evangeline Lily) e al suo protegé Darren Cross (Corey Stoll). Durante il furto a casa Pym, Scott riesce a rubare solamente una strana tuta che consente di sfruttare le Particelle Pym, scoprendo in seguito che questo furto è stato consentito dallo stesso Pym, che vede in Scott l’erede del suo ruolo come Ant-Man, identità supereroica con cui Scott, aiutato da Hope, dovrà impedire a Darren Cross di sfruttare le invenzioni di Pym per creare armi come la tuta da combattimento Yellowjacket.
Captain America: Civil War (2016 ) - Durante una missione a Lagos in cui Cap, Falcon, Vedova Nera e Wanda cercano di impedire a Crossbones di entrare in possesso di una devastante arma chimica, Wanda, nel tentativo di salvare la vita di Rogers, causa un’esplosione che devasta l’ambasciata del Wakanda, nazione che dopo secoli di isolazionismo sta timidamente iniziando ad aprirsi al mondo. In seguito a questo evento e sulla scia della devastazione di Sokovia vista in Avenges: Age of Ultron, vengono ratificati gli Accordi di Sokovia, che prevedono che gli esseri dotati di superpoteri siano posti sotto un controllo più rigido da parte della Nazioni Unite. Questa scelta, richiesta a gran voce anche dalla comunità mondiale, spacca i Vendicatori al punto da rendere necessaria una conferenza internazionale a cui prendono parte anche il re T’Chaka e suo figlio T’Challa in rappresentanza del Wakanda. In occasione di questo evento, un attentato compiuto dal Soldato d’Inverno, sotto il controllo del misterioso Zemo. Cap decide di sostenere l’amico aiutato da Falcon, Hawkeye, Wanda e Ant-Man, mentre Tony Stark viene affiancato da War Machine, Vedova Nera, Black Panther, Visione e Spider-Man. Al termine dello scontro, mentre gli eroi ribelli sono confinati nel supercarcere del Raft, Stark e Capitan America scoprono la verità sul condizionamento mentale di Bucky Barnes, ma anche che è stato proprio lui, nella sua veste di Soldato d’Inverno, a uccidere i genitori di Stark
Ant-Man and the Wasp (2018) – Dopo gli eventi di Civil War, Scott viene condannato agli arresti domiciliari, ma durante questa detenzione cerca un modo per accedere al Regno Quantico, convinto come Hank Pym e Hope che la madre, Janet Van Dyne, apparentemente morta negli anni ’80 durante una missione segreta per conto dello S.H.I.E.L.D. sia in realtà rimasta prigioniera nel Regno Quantico. Dopo la precedente avventura di Scott in cui il nuovo Ant-Man è riuscito a tornare dal Regno Quantico, Hank e Hope sperano di poter ricreare la tecnologia per liberare Janet, nonostante siano dei criminali ricercati in quanto hanno aiutato Scott a infrangere gli Accordi di Sokovia. Durante gli ultimi giorni di domiciliari, Scott in sogno riceve un sorprendente messaggio mentale di Janet che gli svela di esser ancora viva, spingendolo a contattare Hope e Hank offrendo loro di aiutali a trovare Janet. Questa loro missione di salvataggio si scontra con la misteriosa Ghost, una donna in grado di divenire intangibile a causa di un esperimento e che per sopravvivere necessita delle energie quantistiche liberate dalla nuova invenzione di Pym
Avengers: Endgame (2020) – Al termine di Ant-Man and the Wasp, dopo aver salvato Janet dal Regno Quantico, Scott era entrato nuovamente in questa dimensione per recuperare una cura per Ghost, ma allo sciocco di Thanos, la famiglia Pym viene cancellata dall’esistenza lasciando Scott prigioniero quantico. Riuscito a tornare nel mondo reale anni dopo, Scott svela agli Avengers sopravvissuti alla sconfitta contro il Titano Folle come sfruttare il Regno Quantico rendendolo una macchina del tempo per recuperare le Gemme dell’Infinito e porre rimendo alla strage compiuta da Thanos.
Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il cast
Scott Lang (Paul Rudd) – Passato da criminale a eroe, Scott è uno dei pochi eroi legati alla vittoria contro Thanos rimasto in azione. Nella Fase Quattro abbiamo visto che Scott si è ritagliato una certa celebrità grazie a un podcast con cui ha raccontato la sua esperienza trai Vendicatori, diventando una vera celebrità. Nel frattempo, ha recuperato il rapporto con la figlia Cassie, collabora con la famiglia Pym. Durante un esperimento in cui viene sperimentato una nuova forme di comunicazione a livello quantistico, Scott viene riportato nel Regno Quantico, conoscendo un essere dai poteri divini capace di offrire ad Ant-Man una seconda occasione
Hope Van Dyne (Evangeline Lily) – Nota come Wasp, dopo un’iniziale titubanza è divenuta la nuova compagna di Scott Lang. Assieme a lui ha cresciuto Cassie, e si lancia con Scott in questa nuova avventura nel Regno Quantico.
Hank Pym (Michael Douglas) – Dopo aver ritrovato la moglie Janet, Hank sembra aver rimesso ordine nella sua esistenza, ricostruendo il rapporto con figlia e moglie.
Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer) – Tornata dal Regno Quantico, Janet sta recuperando gli anni perduti, ma apparentemente non ha raccontato alla sua famiglia la verità sulla sua esperienza in quella dimensione. Dopo che il tentativo di attivare un radiofaro quantico porta Scott e i Pym a tornare nel Regno Quantico, la sua esperienza diventa essenziale per sopravvivere in questa dimensione.
Cassie Lang (Cathryn Newton) – Figlia di Scott, dopo un’infanzia vissuta venerando il padre, sembra aver sviluppato una certa predisposizione nelle scienze, oltra al mettersi nel guai. Durante un esperimento legato alla dimensione quantistica, viene risucchiata nel Regno Quantico assieme al padre.
Kang il Conquistatore (Jonathan Majors) – Il villain del film e della Fase Cinque del Marvel Cinematic Universe, Kang è apparentemente in grado di muoversi tra le dimensioni e il tempo, ma è rimasto prigioniero del Regno Quantico. LA sua speranza di scappare a questa prigionia sembra essere proprio la scienza di Hank Pym, motivo che lo spinge a costringere Scott e i suoi compagni a una lotta senza quartiere.
Il trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania
Questa la sinossi ufficiale del film:
I supereroi Scott e Cassie Lang, Hope van Dyne e i suoi genitori, si ritrovano accidentalmente intrappolati nel regno quantico e devono affrontare un nuovo nemico, Kang il Conquistatore.
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