Esistono molti film considerati maledetti da Poltergeist a L'Insuperabile Atuk, persino Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan. C'è però un film in particolare, in uscita proprio oggi, che ne ha passate parecchie e su cui gli occhi di milioni di spettatori, fan compresi, sono puntati: Animali fantastici - I segreti di Silente.
Animali fantastici, una saga "maledetta"
Facciamo però un piccolo passo indietro per capire come mai questo film è così chiacchierato. Innanzitutto si tratta del terzo capito della saga di Animali fantastici, che ormai è diventata a pieno titolo un prequel di Harry Potter, nonché un tentativo parzialmente riuscito di espandere il franchise a livello cinematografico. Se il primo film, Animali fantastici e dove trovarli era stato un successo di pubblico e critica, con 814 milioni di dollari d'incasso, il sequel Animali fantastici- I crimini di Grindelwald non solo è stato rigettato dalla maggior parte degli spettatori per via delle retcon, della trama sgangherata e dei colpi di scena insensati, ma incassò nettamente di meno con soli 654 milioni di dollari guadagnati.
A questo possiamo aggiungere il fatto che prima dell'inizio delle riprese Johnny Depp è stato rimosso dal ruolo di Grindelwald a causa della sentenza che dava ragione al tabloid The Sun, citato in giudizio dall'attore per un articolo in cui veniva definito un picchiatore di moglie (wife beater). Infine, proprio pochi giorni prima dell'uscita nelle sale Ezra Miller, che nella saga interpreta Creedence, è stato arrestato alle Hawaii per aggressione e successivamente è stato denunciato per rapina a mano armata, avendo rapinato una coppia residente nel suo stesso ostello irrompendo nella loro stanza nel cuore della notte. In seguito a questo ogni altro progetto di Warner in cui Miller era previsto come attore è stato messo in pausa a tempo indeterminato. Insomma, un arrivo nelle sale di questo terzo capitolo decisamente non sotto i migliori auspici.
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Animali fantastici - I segreti di Silente, ritorno alle origini
Ma, a conti fatti, cosa si può dire di Animali fantastici - I segreti di Silente? Contro ogni aspettativa, il film è tutto sommato godibile. La paura più grande è che J.K. Rowling, altro personaggio che con le sue dichiarazioni considerate transfobiche esternate negli ultimi anni ha gettato un'ombra su questa saga di cui è sceneggiatrice, proseguisse con la sua volontà di cambiare aspetti fondamentali della storia da lei stessa raccontata nei sui libri . Basti pensare a Nagini, che nel film precedente di punto in bianco è passata dall'essere il serpente di Voldemort a diventare una ragazza colpita da una maledizione che la costringeva a trasformarsi in quella stessa creatura mostruosa, trovata che l'autrice ha cercato in tutti i modi di far passare come qualcosa che aveva già pensato da anni. Fortunatamente in Warner devono essersi accorti della piega poco soddisfacente che il franchise stava prendendo e sono corsi ai ripari, affiancando alla Rowling nella sceneggiatura una vecchia conoscenza, Steve Kloves. Un nome, questo, che per molti non significherà nulla, ma si tratta in realtà dello sceneggiatore di tutti quanti i film della saga di Harry Potter, infatti il suo intervento è stato qui a dir poco provvidenziale.
Il film è infatti un'opera che ricorda molto di più il primo capitolo della saga che il secondo, in cui tutte le brutture de I crimini di Grindelwald vengono risolte, alcune in maniera organica ed efficace, altre in modo più forzato ma comunque tutto sommato credibile. Si arriva al termine della visione con la sensazione di essere stati intrattenuti a dovere, sia per gli effetti visivi spettacolari e nettamente migliorati, sia perché finalmente le creature magiche sono tornate ad essere importanti per la trama. Persino la regia di David Yates, che non ha mai brillato nemmeno quando dirigeva i film di Harry Potter, è migliorata e non poco, con scene action molto convincenti e mozzafiato, il che è stata decisamente una sorpresa. Fanno gioco anche gli effetti visivi, che sono realizzati insospettabilmente bene, soprattutto per quanto riguarda gli animali fantastici promessi nel titolo, soprattutto il Qilin che tanto è importante ai fini della trama, quanto è tenero e adorabile.
Il piatto forte di questo film sono due personaggi in particolare. Il primo, e sono stato sorpreso anche io, è il Silente di Jude Law, che nel primo film aveva convinto poco il pubblico, soprattutto per il modo in cui era scritto, lontano da quel mago saggio e paterno che avevamo conosciuto prima nei libri e poi nei film. Qui invece Albus Silente torna ad essere un uomo apparentemente sicuro di sé, ma malinconico, perfino tenebroso a tratti. Un leader nato che con il tempo ha capito che il potere porta solo a farti perdere ciò che hai di più caro e che quindi lo rifugge con ogni fibra del suo essere. Silente è certamente il grande protagonista di questa opera, a cui si contrappone però un altro grande mago carismatico, quel Gellert Grindelwald che ormai per tutti aveva il volto di Johnny Depp. Ciò che forse straniva di più non era tanto il cambio dei attore, che nel film non è giustificato in nessun modo, ma il fatto che non ci fosse continuità nell'aspetto. Niente cresta bionda, niente eterocromia delle iridi: Grindelwald è semplicemente diventato Mads Mikkelsen, senza alcun trucco o cambiamento estetico.
Ma questo diventa un problema solo fino al momento in cui non compare in scena. Da quell'istante l'unica cosa che si può pensare è: “Ma quello è Grindelwald, fatto e finito”. Mi duole ammetterlo, ma Mikkelsen fa dimenticare Johnny Depp in meno di un istante, con il suo carisma traboccante e i suoi modi viscidi e affettati. Non è peculiare, non appare strano, come invece accadeva per Johnny Depp, ma è anzi il perfetto contrappunto ad Albus Silente, il suo eterno rivale e non solo. E per chi ha paura che i due si affrontino prima del tempo come sembrava trasparire dalla campagna di marketing, sappiate che hanno trovato il giusto espediente per far sì che si percepisca la loro rivalità senza annientare il canone della storia per come era già nota.
Da un punto di vista narrativo la trama è ben scritta e perfino Creedence, il cui background era diventato un grosso problema, ha il suo arco evolutivo più o meno soddisfacente. Certo, la risoluzione della sua storia è leggermente forzata, ma per la deriva che le era stata conferita non si poteva fare tanto di più. Naturalmente non si sta parlando di un film privo di difetti, anzi.Il tallone d'Achille della pellicola risiede nel rapporto tra i personaggi: Newt Scamander, interpretato dal solito Eddy Redmaine, è un protagonista ormai messo in ombra da Silente e dall'antagonista, anche se ha un paio di momenti incisivi che non ti fanno dimenticare il suo ruolo nella storia. Il vero problema sono i comprimari, come la Lally di Jessica Williams, che in sé è un personaggio interessante ma sfruttato solo parzialmente, oppure Theseus e Yousuf, che non hanno granché da offrire e non si può dire che evolvano in qualsivoglia modo. Perfino Queenie sembra aver esaurito la sua utilità all'interno della storia , ma fortunatamente è legata al Jacob di Dan Fogler, che invece è sempre un apprezzato comedy relief piacevolissimo.
La questione riguardante la Porpentina di Katherine Watertstone è più complessa: il personaggio compare poco, ma a causa del covid, che l'ha colpita in maniera violenta poco prima di girare. Il problema è la scusa che hanno trovato per lasciarla fuori dalla trama principale, che è mal studiata e anche poco consona al personaggio. Infine, la cosa meno apprezzabile è il fatto che buona parte del film è inutile ai fini della trama, ma c'è una giustificazione narrativa anche piuttosto solida, che però non cambia il fatto che molte delle cose che accadono non hanno un vero e proprio scopo. Un difetto non da poco, ma lo si tollera perché nonostante tutto quelle situazioni sono divertenti e in alcuni momenti culminano in scene mozzafiato, il che va benissimo per un film che tra le sue poche pretese annovera quella di intrattenere lo spettatore.
Conclusioni
A conti fatti Animali fantastici - I segreti di Silente è un film piacevole e più cupo dei precedenti, che sottolinea il carisma di due personaggi affascinanti, Grindelwald e Silente, e che ha una connotazione politica da non sottovalutare. Sarebbe forse stato preferibile un maggiore approfondimento degli usi e costumi dei mondi magici di altre nazioni, cosa che si aveva la possibilità di fare, ma forse la saga ha cambiato direzione rispetto al primo e ora ci si sta concentrando esclusivamente sul racconto della Prima Guerra Magica, cosa che comunque rimane interessante, qui molto di più che nei primi due capitoli del franchise.
Insomma, finalmente un film che si colloca in un'area intermedia: né bello, né brutto, ma genuinamente carino. Una pellicola che porta la storia ad un punto per cui basterebbe solo un altro capitolo per potersi dire conclusa, ma vedremo se proseguiranno con l'idea di realizzarne cinque, che era quella di partenza. Io so solo che, ora come ora, ho una gran voglia di vedere lo sconto finale tra Silente e Grindelwald, che è ben di più di quello che mi aveva comunicato I crimini di Grindelwald.