Dottor Strange nel Multiverso della Follia vedrà lo Stregone Supremo del Marvel Cinematic Universe affrontare i pericoli del multiverso. Scotto da pagare dopo avere provato ad aiutare Peter Parker in Spider-Man: No Way Home, una punizione che potrebbe consentire a Strange di colmare le sue scarse competenze sul multiverso, concetto di cui, per sua stessa ammissione, ‘sappiamo spaventosamente poco’. Un viaggio inquietante ma anche capace di espandere la sua conoscenza, che lo vedrà affiancato da una vecchia conoscenza di fan dell’MCU. Ad assistere Strange ci sarà infatti Wanda Maximoff, divenuta Scarlet Witch nel finale di WandaVision, ma anche una giovane ancora sconosciuta al pubblico della dimensione cinematografica della Casa delle Idee, che i Veri Credenti cresciuti a pane e comics hanno invece identificato come America Chavez.
Personaggio relativamente giovane all’interno della continuity marveliana, America Chavez è una figlia del nuovo millennio, considerato che la sua prima apparizione risale al settembre 2011, quando Joe Casey e Nick Dragotta presentano ai lettori questa giovane donna dalla personalità peculiare. Una figlia del suo tempo, che sposa in pieno la tradizionale concezione di ‘mondo fuori dalla finestra’ che Stan Lee caldeggiava fortemente per la sua casa editrice. Non sfugge, infatti, che alcuni tratti del personaggio siano una lente con cui analizzare alcune delle tematiche sociali contemporanee, che si sposano al meglio con il ruolo avuto dalla giovane all’interno del Marvel Universe Fumettistico.
America Chavez: l’eredità di Miss America
Come spesso accade in casa Marvel, ancora una volta ci troviamo davanti a una ‘seconda volta’. Era il 1943 quando in Marvel Mistery Comics #49 Madelyn Joyce entrava di prepotenza nel novero degli eroi della Golden Age, comparendo in una pubblicazione della Timely Comics (la futura Atlas Comics e poi Marvel Comics). All’epoca, gli editori avevano iniziato a comprendere come l’assenza di personaggi femminili fosse una pecca, e il primo a intervenire fu Quality Comics che nel 1941 aveva creato un’anonima Miss America, sparita rapidamente dal mercato, aprendo la strada alla comparsa di Madelyn Joyce per i tipi della Timely Comics. Miss America divenne, in quegli anni, parte di una trinità di eroine dei comics composta assieme a Wonder Woman e a Sheena.
Non una semplice versione in gonnella di Captain America, Madelyn Joyce era dotata di superforza e della capacità di volare, poteri ottenuti dopo esser stata irradiata da un macchinario creato dallo scienziato Lawson: origini simili al buon vecchio Cap, ma poteri diversi. Dopo una serie di avventure soliste, Miss America entra nella All-Winners Squad e negli Invasori, dove lotterà accanto ad altre figure della Timely poi entrate nel Marvel Universe, come Capitan America, Namor e la prima Torcia Umana.
La pubblicazione dedicata a Miss America presto iniziò a lasciar emergere tematiche più adolescenziali e rivolto a un pubblico femminile, privilegiando le love story alla tradizionale narrazione supereroica, inserendo nei volumi anche inserti con speciali su cucina, moda e trucco. Ed è in questa pubblicazione che venne inserita una striscia dedicata a una giovane ragazza che sarebbe passata dall’essere la tipica teen-ager americana del periodo a parte integrante della comunità marveliana durante la Silver Age: Patsy Walker, alias Hellcat.
Il ritorno di Madelyn Joyce, divenuta la signora Franck sposando Robert Trottola Franck, nella continuity Marvel durante la Silver Age non è stato dei più rosei. I due figli della coppia divengono uno villain mutante in seguito a un’esposizione a radiazioni, mentre la seconda gravidanza, nonostante l’intervento dell’Alto Evoluzionario, si conclude con la morte del nascituro e della madre. A Franck, disperato, vennero presentati due gemelli sperando che volesse accettarli come figli propri, ma l’uomo fuggirà. I bambini erano Pietro e Wanda Maximoff.
Un’eredità di tutto rispetto, quella affidata a America Chavez. A bene vedere, come la prima portatrice del titolo di Miss America, anche America è uno specchio della condizione femminile nella sua contemporaneità, tanto che le due eroine potrebbero essere comparate per studiare come la società si sia evoluta nei confronti del ruolo della donna. Se Madelyn Joyce era il prototipo della donna idealizzata dalla società americana del periodo, nonostante l’ipocrita concessione di renderla ‘super’, America rappresenta una lente che consente di valutare alcune delle problematiche della contemporaneità. America è uno dei personaggi della Casa della Idea ad avere permesso ai propri autori di affrontare con particolare delicatezza temi come omosessualità o razzismo, creando attorno al personaggio una serie di racconti che hanno valorizzato simili argomenti, offrendone una visione contemporanea e vivace.
Un passato avvolto nel mistero
America Chavez, come molti personaggi della Casa delle Idee, ha una storia complessa, soprattutto in merito all’origine dei suoi poteri.
Inizialmente, America ci viene presentata come una giovane donna dotata, tra gli altri, del potere di aprire portali dimensionali che le consentono di spostarsi nel multiverso. Nelle sue prime apparizioni, il suo background la vede come una bambina cresciuta nel Parallelo Utopico dalle sue due madri, che si sono opposte coraggiosamente a un’entità malefica nota come il Demiurgo, apparentemente causa dei poteri della stessa America. Dopo aver assistito allo scontro finale tra il villain e le sue madri, la cui morte ha però salvato il Parallelo Utopico, America intraprende un viaggio nel multiverso per dimostrarsi all’altezza delle genitrici, arrivando infine sulla Terra (Terra-616), scegliendo il nome d’arte di Miss America.
Giunta nella Terra principale del multiverso del Marvel Universe, America entra rapidamente nella comunità umana. Nelle sue prime avventure, America Chavez interagisce quasi sempre con elementi che si intrecciano al multiverso, dati i suoi poteri, e alla magia, portandola a incontrare figure della nuova generazione del Marvel Universe, come i Giovani Vendicatori. Una conoscenza importante per lei, considerato che America sembra avere una predilezione per il gioco squadra, come dimostra il suo avere militato in diverse formazioni, dalla Teen Brigade alla squadra supereroica all-female A-Force. La sua capacità di volare, la super-forza e la capacità di aprire portali la rendono un membro importante di svariati super-gruppi, ma ad essere particolarmente interessante è il cambio del suo passato, e dell’origine dei suoi poteri, che viene raccontato in America Chavez: Made in the USA #3.
La sua origine multidimensionale, infatti, viene completamente riscritta, rendendo la ragazza più terrena. In questo numero, infatti, America scopre dalla voce sorella Catalina, creduta morta durante la distruzione del Parallelo Utopico, che i suoi ricordi sono una menzogna. Le madri di Miss America, infatti, non erano potenti esseri pandimensionali, bensì due scienziate, Amalia ed Elena Chavez, che lavoravano su un’isola segreta in cui cercavano una cura per un terribile morbo che colpiva i bambini, come America. Sovvenzionate dal miliardario Gales, le due donne presto scoprirono come le intenzioni del loro mecenate fossero tutt’altro che nobili, ma diretta allo sfruttamento di poteri metaumani scatenati nelle piccole cavie. Durante la ribellione delle due donne, America e la sorella, tentando la fuga, vengono separate, mentre Elena e Amalia muoiono nel tentativo di fermare definitivamente gli esperimenti di Gales.
Dopo aver aperto un portale per fuggire, America si ritrova in stato confusionale e con un’amnesia su una spiaggia, dove viene salvata dalla famiglia Santana, che la adotta accogliendola nella loro casa di Washington Heights e accogliendola come una Santana. Elemento importante, considerato che questo quartiere newyorkese dell’Upper Manhatthan, negli anni in cui America Chavez entra nel Marvel Universe, diviene una della comunità ispaniche, specialmente ecuadoregna e messicana, più consistenti della metropoli americana, con una componente bianca di ceto medio-.alto, dando vita a una riqualificazione socio-culturale di un quartiere precedentemente noto per casi di violenze e spaccio.
È in questo ambiente in fermento, ancora attraversato da una criminalità di quartiere, che America Chavez muove i primi passi da eroina, in quella che apparare come una versione young adult dei più duri urban heroes marveliani. Un’attività che la porta spesso in contrasto con la famiglia, preoccupata sia dei pericoli che corre che dei complessi rapporti con le forze dell’ordine, memori del passato con la criminalità del quartiere. Una situazione che, dopo che America ha sviluppato l’illusorio ricordo del Parallelo Utopico (Young Avengers #3), la mette in aperto contrasto con i Santana, un culmine emotivo che la spinge a rinnegare il loro legame, e riassumente il cognome Chavez, accettando la sua vita da supereroina.
In merito ai suoi poteri, America Chavez è una figura particolarmente potente. Inizialmente la sua potenza, durante il periodo dell’illusoria memoria del Parallelo Utopico, era stata ricondotta al suo essere parte della specie aliena dei Fuertonas, noti per la loro forza. Come abbiamo visto, la natura terrena di America Chavez vanifica questa teoria, ma non i suoi poteri. Oltre alla capacità di aprire portali dimensionali, America ha una forza sovraumana, capacità di volo e, tramite la sua affinità con il multiverso, un istinto ipersviluppato.
Dai fumetti al Marvel Cinematic Universe
Dopo dieci anni di onorata carriera nei comics, è tempo dunque per America Chavez di esordire nel Marvel Cinematic Universe, e non poteva esserci momento migliore di Dottor Strange nel Multiverso della Follia. Originariamente la sua prima apparizione era stata immaginata in Spider-Man: No Way Home, che nei primi piani dei Marvel Studios avrebbe dovuto seguire e non precedere il secondo film dello Stregone Supremo, ma con il cambio di pianificazione anche l’esordio di Miss America è stato quindi spostato.
A ben vedere, sapendo che il buon Strange si troverà a vaga nel multiverso, sapere che avrà al suo fianco un’eroina che conosce questo complesso argomento. Considerato il passato fumettistico di America, viene da chiedersi se nell’MCU si preserverà la storyline della sua origine ‘aliena’, in modo da inserirla al meglio all’interno del viaggio di Strange. Vale la pena ricordare, in tal senso, la peculiarità che America pare essere l’unico eroe del Marvel Universe privo di versioni di sè in altri universi, il che le consente di vivere in qualsiasi dimensione voglia senza correre rischio di incontrare un’altra sé. Ripensando a quanto il concetto di varianti sia stato attenzionato in Loki o alla presenza di diverse versioni di Strange in Dottor Strange nel Multiverso della Follia, questo dettaglio sembra tutt’altro che innocuo.
Per quando riguarda il futuro di America Chavez dopo gli eventi di Dottor Strange nel Multiverso della Follia non sia hanno dettagli, ma considerato la presenza di così tanti membri dei Giovani Vendicatori nel Marvel Cinematic Universe, compresa la migliore amica di America, Kate Bishop, sembra proprio che i progetti per portare nell’MCU gli eredi dei Vendicatori stiano prendendo sempre più forma.