Forse non tutti sanno che Alan Moore, il celebre autore di fumetti come Watchmen e V per Vendetta, è stato anche scrittore di alcuni fumetti ambientati nell'universo di Star Wars.
Alla scoperta dei fumetti di Star Wars scritti da Alan Moore
Il nome di Alan Moore non avrebbe bisogno di alcun tipo di presentazioni: si tratta di uno di quegli autori il cui lavoro è scritto nella storia del fumetto di tutto il mondo, avendo firmato opere di primissimo piano che hanno scritto la storia di questo medium, come Watchmen, V for Vendetta, La Leggenda degli Straordinari Gentlemen e tanti altri. Ma forse non tutti sanno che il Bardo di Northampton ha scritto anche alcune storie ambientate nella galassia lontana lontana di Star Wars.
Tutto risale al 1978, quando Marvel UK cominciò a pubblicare alcune storie a fumetti di Star Wars sulla rivista Star Wars Weekly, in cui venivano raccolte strisce e approfondimenti sulla celebre saga cinematografica. Il giornale era solito cambiare il suo titolo seguendo quelle che erano le uscite al cinema di Star Wars. Moore subentrò giovanissimo nella rivista quando questa portava il nome Empire Strikes Back Monthly, potendo scrivere 5 diverse storie con i protagonisti della saga, The Pandora Effect, Tilotny Throws a Shape, Dark Lord’s Conscience, Rust Never Sleeps, e Blind Fury. Esplorando alcuni aspetti solo accennati nei film, questi racconti contengono al loro interno i germogli di quello che diventerà lo stile di scrittura identificativo di Alan Moore.
In The Pandora Effect, scopriamo l'esistenza dell'Hellhoop, una versione spaziale del leggendario Triangolo delle Bermuda, un culto di esseri malvagi che ricordano i The Ones di Clone Wars e Wutzek, un demone nato dalla Forza. Veniamo a conoscenza di alcune creature onniscienti che potrebbero aver creato la vita nel mondo di Star Wars in Tilotny Throws a Shape, mentre Dark Lord's Conscience introduce il personaggio di Clat the Shamer, il cui uso della Forza gli permette di materializzare i peccati di chi li ha commessi e rivolgerli contro di loro. In Rust Never Sleeps scopriamo l'esistenza di un pianeta su cui vengono abbandonati i robot destinati alla rottamazione, pianeta divenuto senziente e oggetto di un culto religioso, e in Blind Fury ritroviamo Luke Skywalker scoprire l'esistenza di un antico gruppo di cavalieri Jedi chiamato The Terrible Glare, la cui storia gli viene raccontata dall'ologramma del loro leader.
Ora che Alan Moore si è ufficialmente ritirato dal mondo del fumetto per concentrarsi sulla pubblicazione di romanzi questa potrebbe essere un'ottima occasione per i suoi lettori di scoprire queste sue piccole gemme del passato, realizzate insieme ad alcuni grandi disegnatori, come Adolfo Buylla, John Stokes (Invisibles), e Alan Davis (X-Men, Miracleman). Pochi anni dopo, Moore avrebbe cominciato a lavorare su uno dei suoi cicli di storie più celebri ed apprezzati, quello di Swamp Thing (di recente ripubblicato da Panini Comics e disponibile su Amazon.it). In Italia, le storie che lo sceneggiatore britannico ha firmato per il mondo di Star Wars sono state pubblicate per la prima volta all'interno della collana da edicola Star Wars Legends, nello specifico nel numero 39, Made in UK (disponibile qui su Amazon.it)