Nel giorno in cui Life: Non oltrepassare il limite - film chiaramente debitore del primo Alien - ha esordito sul grande schermo, la 20Th Century Fox ha pubblicato nuovo materiale sull'imminente Alien: Covenant.
La nuova pellicola di Ridley Scott dovrebbe infatti giungere nelle sale il prossimo 11 maggio e c'è molta attesa visto che il primo Prometheus non ha goduto di una grande accoglienza, sia da parte della critica che dei fan, delusi soprattutto dall'assenza degli xenomorfi.
Il nuovo trailer pubblicato ieri però sembra tranquillizzante da questo punto di vista, riproponendo chiaramente alcuni degli stilemi punto di forza del primo: ambienti claustrofobici fotografati in maniera sontuosa e ricchi di oscurità e, soprattutto, tensione e terrore, col ritorno dell'atteso xenomorfo nella versione che conosciamo, diversa quindi da quella del cosiddetto proto-xenomorfo mostrato nel finale di Prometheus.
Come si sarà arrivati dal finale del precedente titolo alla storia di Covenant è proprio il nucleo della narrazione, che farà luce su quanto successo dopo la conclusione di Prometheus e introdurrà un terzo episodio, che dovrebbe concludere la trilogia prequel collegandosi direttamente al film originale del 1979.
Intanto, se come molti anche voi vi siete ormai persi tra i tanti prequel, sequel e crossover paralleli che hanno caratterizzato questa complessa saga, continuate a leggere, cercheremo di proporvi l'evoluzione, a volte contraddittoria e non omogenea, di questo vasto franchise.
Prometheus, 2012
Prometheus è il primo film di quella che dovrebbe essere una trilogia prequel e come tale si situa a monte dell'intera narrazione. Per questo motivo in esso non ci sono gli xenomorfi che conosciamo noi, anche se in un certo senso assistiamo alla loro creazione, del tutto incidentale. Il film introduce anche la figura degli Ingegneri, a cui appartiene il famoso "Space Jockey" fossilizzato trovato nella nave aliena del film originale del 1979. Si tratterebbe di una razza aliena che, per motivi ancora oscuri, avrebbe dato vita sia alla razza umana che agli xenomorfi, concepiti probabilmente come arma biologica, sfuggitagli probabilmente di mano.
Alien: Covenant, 2017
Di questo film ovviamente si sa pochissimo se non che è ambientato anni dopo Prometheus e narra dell'arrivo dell'astronave coloniale Covenant su un pianeta misterioso e apparentemente simile alla Terra, dove troveranno David, l'androide sopravvissuto della spedizione Prometheus e dove si imbatteranno negli xenomorfi così come li consociamo noi. Ci si aspetta quindi che si faccia chiarezza sulle reali intenzioni degli Ingegneri e sull'origine degli xenomorfi e del misterioso liquido nero già visto in Prometheus.
Alien, 1979
Il film originale, capolavoro di Ridley Scott, che ha cambiato un certo tipo di fantascienza. Narra le vicende dell'astronave Nostromo e del suo equipaggio. Attratti da un misterioso segnale di SOS su LV-426 o Acheron, una delle tre lune orbitanti intorno al pianeta Calpamos nel sistema stellare di Zeta2 Reticuli, a 39 anni luce dalla Terra, si imbatteranno per la prima volta nei misteriosi e letali xenomorfi. Il film ovviamente può anche essere visto da solo, senza bisogno di guardare né i sequel, né i prequel, in quanto fu originariamente concepito come film a sé stante. Secondo Scott però dal suo sviluppo scaturì un universo affascinante, la cui mitologia (gli Ingegneri, l'origine degli xenomorfi etc.) ha sempre avuto intenzione di esplorare e approfondire. Tra questo e Covenant dovrebbe posizionarsi il futuro anello di congiunzione.
Aliens - Scontro finale, 1986
Diretto da James Cameron è stato a lungo considerato dai fan di Alien un film assai inferiore all'originale, soprattutto a causa di un approccio più action, che lo fece considerare commerciale. Paragonato ai due sequel e ai due film paralleli del franchise Alien Vs. Predator, si è rivelato invece oro. Aliens prende le mosse 57 anni dopo il finale di Alien e introduce un discorso più politico. L'azienda Weyland-Yutani, proprietaria dell'astronave Nostromo e, come ci rivela Prometheus, interessata sin dall'inizio agli xenomorfi, ha infatti nel frattempo terraformato e colonizzato LV-426, con l'intenzione di appropriarsi degli alieni. Quando una delle colonie perderà i contatti Sigourney Weaver/Ripley sarà rimandata sul pianeta dove tutto è iniziato assieme a una squadra di marines spaziali. Il titolo contiene diverse sequenze ormai cult, tra cui lo scontro finale tra lo Xenomorfo regina e Ripley dotata di esoscheletro. E poi come dimenticare la mitica: "vengono fuori dalle pareti, vengono fuori dalle fottute pareti!"?
Alien³, 1992
Qui iniziano le note dolenti. David Fincher è un ottimo regista, autore di alcuni film pregevoli, ma Alien 3 non entra nel novero. Anche in questo caso il film riprende prende le mosse dalla conclusione del predecessore, ma poi si perde, portando l'eterno scontro tra Ripley e lo xenomorfo sulla colonia penale Fiorina Fury 161 e i suoi abitanti, introducendo un nuovo xenomorfo conosciuto come alien runner e in generale offrendo una storia sconclusionata e poco coinvolgente, frutto del travagliato sviluppo del film, che vide la sceneggiatura riscritta diverse volte da quasi 10 sceneggiatori. Il film registra solo due passaggi di rilievo, la famosa scena in cui lo xenomorfo si avvicina alla faccia di Ripley e il secondo tentativo di chiudere definitivamente la saga, questa volta facendo morire proprio Ripley. Tentativo purtroppo, come vedremo inutile.
Alien - la conazione, 1997
Al peggio non c'è mai fine e Alien - La clonazione del peraltro bravissimo Jean-Pierre Jeunet (Il favoloso mondo di Amèlie, Una lunga domenica di passioni) ne è purtroppo la riprova. Agli incassi non si comanda e le major sono più determinate a perseguirli a tutti i costi della Weyland-Yutani nel voler entrare in possesso degli xenomorfi.
Così, 200 anni dopo la morte di Ripley l'idea geniale è quella di clonarla per recuperare lo xenomorfo, sempre con l'originalissimo scopo di utilizzarlo come arma di distruzione di massa. Jeunet, all'epoca noto soltanto per il grottesco Delicatessen, ripropone qui tutto il suo campionario di varia umanità sopra le righe, trasformando anche il personaggio di Sigourney Weaver in un ibrido dotato di sangue acido e super-forza. Inutile dire che l'intera operazione rappresenta una deriva del tutto arbitraria della storia originale, tanto che la stessa Weaver ha affermato, in merito al chiacchierato Alien 5, che se mai vedrà la luce, salterà probabilmente a piè pari il terzo e il quarto episodio, per riconnettersi direttamente all'Aliens di Cameron.