Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE - Recensione

La Games Workshop ci porta nei cieli del suo universo con Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE, dove combattimenti aerei e miniature spettacolari faranno da padrone.

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a cura di Japo Orbo

Grazie alla scatola base di Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE due giocatori potranno comandare uno squadrone di aerei ciascuno e cercare il predominio dei cieli sul martoriato mondo di Rynn. Il gioco è un reboot dell’omonimo titolo della Forge World del 2007 con regole aggiornate e alcuni cambiamenti nel design degli aeromodelli (prima in costosa resina ora in pratica e comoda da modificare plastica) e nelle basette degli stessi.

Pilots, prepare for take-off!

Gioco da tavolo o wargame?

Si tratta della prima importante domanda cui rispondere. Se è vero che gli squadroni di aerei vengono creati con il solito e solido sistema di punti (stabilendo prima le dimensioni delle forze in campo o meglio “in aria”: dai 50 ai 250 punti), il gioco non usa però un righello in pollici per le distanze ma più pratici esagoni. Esagoni? Esatto, una concessione della GW verso titoli maggiormente “da tavolo”, più semplici e lontani dai “giochi di guerra” a cui la casa britannica ci ha abituato.

La regola d’oro: “tailing”

Il regolamento appare semplice, schietto e moderno. A turno i giocatori muovono i propri aerei variando in velocità ed altitudine e cercando di mettersi in coda agli altri modelli (“tailing”) per godere di una azione di fuoco supplementare ad inizio del turno successivo. Gli aerei si muovono usando dei diagrammi fissi (otto in tutto) ma disponibili sulla base della manovrabilità dello specifico pezzo. Decidere di mandare il proprio aereo in stallo o in picchiata permette di ottenere un vantaggio tattico (diventa più difficile se non impossibile essere colpiti) rischiando però di danneggiare i motori e precipitare.

Ciascun modello ha una scheda tecnica di riferimento (il gioco usa delle carte con riassunte le caratteristiche tecniche dei modelli NON presenti nel gioco base) e una base esagonale con due ghiere in cui poter modificare velocità e altitudine.

Gioco stand-alone o collezionabile?

Nella scatola base sono presenti le regole per giocare, nove aeromodelli, un “tabellone” di gioco (tabellone si fa per dire: trattasi di un foglio di carta lucida) e dei semplici gettoni in cartone: questo contenuto è sufficiente per giocare? Sì e no. , perché in effetti è possibile impratichirsi nelle manovre dei modelli, combattere nello scenario proposto (l’unico proposto) e ingolosirsi per gli aerei che verranno; no perché appena uscito il gioco la GW ha messo a disposizione un manuale cartonato con le regole complete e sei nuovi scenari (nel gioco base ad esempio non viene spiegato come effettuare i bombardamenti) e una serie di scatole per allargare la propria collezioni di modelli (fra cui batterie di lanciamissili da terra). Inoltre il tabellone di gioco presente in Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE risulta essere troppo piccolo e leggero per godere appieno delle possibilità di manovra degli aerei. Più adeguato è invece il tabellone cartonato, quattro volte più grande, che i giocatori possono, ovviamente, acquistare a parte.

Una spesa inutile?

La riflessione è necessaria: Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE è un titolo in grado di segmentare gli acquirenti e i fan della GW. La scatola permette di provare a (relativamente) basso costo il gioco e di ottenere nove splendidi modelli ad un prezzo scontato, quasi un “bundle”. Wings of Vengeance insegna come giocare e permette di apprezzare qualche prima piccola scaramuccia. L’impressione è quella di aver acquistato la “demo” del gioco vero e questo, nel caso degli acquirenti più maturi, potrebbe far storcere il naso. La verità è che la scatola base è poco utile se si desidera entrare in modo serio e approfondito nel mondo di aeronautica imperialis: in questo caso si suggerisce di comprare le regole cartonate, il tabellone in cartone, gli aerei nonché le comode (e costose) carte della fazione scelta. Allo stesso tempo l’offerta bundle di Wings of Vengeance sui modelli è ottima: con la scatola base si ottengono due fazioni (imperiali VS orchi) per un totale di circa 100 punti a schieramento. Comparandoli con il costo degli aerei nelle scatole extra il risparmio è circa del 30%. È inoltre importante segnalare che i modelli presenti nella scatola sono “mutilati”: i due Marauder Bomber e i due Fighta Bommer sono adeguati, i due Thunderbolt e i tre Dakka Jet sono in numero dimezzato rispetto a quanto potrà essere trovato nelle scatole con i soli modelli (rispettivamente quattro e sei). L’acquisto di Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE diventa pertanto molto vantaggioso se fatto in doppia copia, con un amico, smezzandosi poi le fazioni (e dividendo la spesa).

La scelta di una scatola demo del gioco rispetto ad altri titoli specialist che invece propongono un gioco completo da subito (seppur più costoso) come Necromunda o Black Fortress lascia l’amaro in bocca. L’impressione è di essersi imbattuti in uno splendido gioco sviluppato (furbescamente) a metà, in attesa dei mille altri regolamenti, carte di espansione, nuovi modelli che casa GW è già pronta e lanciare sul mercato.

Un acquisto da evitare quindi?

La risposta è un sonoro NO. Aeronautica Imperialis è un titolo davvero interessante, non solo per il regolamento intelligente snello ed elegante ma soprattutto per i modelli, splendidi, dettagliati, customizzabili e in scala con Adeptus Titanica per (im)probabili cross-over.

I modelli degli aerei

Gli sprue in plastica sono splendidi e pieni di dettagli per costruire aerei dal design davvero interessante. I modelli ovviamente renderanno al massimo se dipinti (come nelle foto allegate a questo articolo). La quantità di pezzetti necessari per assemblare un solo modello (anche il più piccolo Dakka Jet) è davvero impressionante, la qualità della plastica ottima, gli aeroplani stessi sono costruiti in ottica modulare permettendo pertanto modifiche (obbligate per la fazione degli orchi) o opzionali per quella degli imperiali lealisti. I modelli sono tanto ben fatti che per dipingerli basterebbe una base colorata, qualche ombreggiatura e un bel po' di pennello asciutto. Si dipingono insomma quasi da soli.

Se siete dei bravi pittori potete invece sbizzarrirvi in livree eccezionali, aerei con pittura camuflage e segnalini danno fatti con gli scovolini delle pipe.

I disegni e il design

Nulla da dire se non un grande plauso allo stile dei disegni e al design della scatola. Non sembra un gioco GW (in senso positivo) dato che la scelta fatta anche nelle illustrazioni è elegante e seria senza particolari concessioni all’esagerazione dell’heroic fantasy warcraftiana a cui la GW ci ha abituato con Age of Sigmar. Ocra e grigio sono i colori che predominano, l’intero design lo brandizza come un gioco per adulti e questo nonostante una delle fazioni sia proprio quella dei (raffazzonati per design) orchi.

Espandibilità e componibilità

I modelli presenti nella scatola ben presto non basteranno e lasceranno la voglia e il desiderio di vedere quelli delle altre fazioni, nonché l’insano (dal punto di vista economico) desiderio di possederne un numero ancora più elevato. Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE apre i fan verso un nuovo hobby che la GW deve ancora tutto esplorare. Verranno proposte nei prossimi mesi, se il gioco dovese vendere bene, altre tre fazioni e alcune immagini in rete mostrano già il prossimo mega bombardiere degli orchi. Un ulteriore acquisto obbligato.

Conclusioni

Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE è una discreta scatola base consigliata a chi ama l’universo della GW e possiede le doti da modellista necessarie per lavorare sui modelli. Le regole semplici ed eleganti sapranno conquistarvi e in breve diventerete degli assi del cielo. Aeronautica Imperialis, fra i tanti prodotti dalla Games Workshop, è riuscita ad ottenere il giusto bilanciamento fra “divertente” e “strategico”. Il titolo può essere appreso e giocato in meno di venti minuti (costruzione die modelli a parte che potrebbe richiedere molto più tempo).

Materiali

I materiali di Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE non fanno gridare al miracolo. È una scatola demo, e se i modelli degli areoplani sono ottimi e ben fatti (che poi a conti fatti sono l’unico motivo per cui vale la pena acquistare questo gioco) il resto è in cartoncino leggero e oggettivamente di scarso valore.

Gioco indicato per

Aeronautica Imperialis: WINGS OF VENGEANCE è uno “specialist games”. Perché possiate giocarlo è necessario possedere delle buone capacità da modellista. Gli aerei rendono il loro massimo dipinti e se non sapete attaccare una decalcomania (o non sapete neppure cosa sia) state alla larga da questo titolo. Per tutti gli altri si tratta di un acquisto davvero consigliato in doppia scatola da smezzare con un amico (e poi ricordate che vi serve almeno il manuale di “Rynn’s world air war” acquistabile separatamente).

Si ringrazia Davide, lo store manager della Games Workshop di Milano per averci fatto provare (e fotografare) il gioco in anteprima.
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