Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo, il ritorno del pulp
Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo, il ritorno della letteratura pulp nei fumetti di Matt Fraction
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a cura di Manuel Enrico
In sintesi
Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo, il ritorno della letteratura pulp nei fumetti di Matt Fraction
Adventureman, il nuovo fumetto di Matt Fraction e Terry Dodson, è l’ennesima conferma di come la letteratura pulp sia ancora oggi una fonte inesauribile di ispirazione. Un’influenza che non dovrebbe stupire, considerato come questo filone narrativo, che ha avuto la sua massima espansione tra gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, viene considerato come la scintilla vitale di gran parte dell’immaginario successivo, compresi i supereroi, la cui Golden Age, contemporanea ai grandi eroi del pulp, deve molto a questo genere letterario. Matt Fraction, pur ammettendo di non essere un grande conoscitore della materia, ha mostrato di esserne un degno erede, un merito già guadagnato con Satellite Sam e che ora viene ribadito con Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo, primo capitolo di una serie che promette di unire il pulp tradizionale alla narrazione moderna.
Oggigiorno, pulp è un termine che viene spesso abusato, ma nella sua accezione autentica indicava una produzione (letteraria, cinematografica o fumettistica) in cui gli autori creavano mondi incredibili, dando vita a iperboliche avventure con lo scopo di stupire gli spettatori o i lettori con storie spesso eccessive. Il target di riferimento non era particolarmente definito, motivo per cui questa tipologia di narrazione veniva declinata in vari modi, dal noir all’avventuroso, rendendola fruibile al grande pubblico e quindi popolare grazie a pubblicazioni stampate su carta molto economica ottenuta dalla polpa di cellulosa da cui l’etimologia pulp. Obiettivo raggiunto e che influenzò grandemente l’immaginario collettivo delle generazioni successive, un traguardo testimoniato da personalità del calibro di Steven Spielberg e di George Lucas, che non hanno mai nascosto come Indiana Jones fosse modellato su uno dei grandi eroi della pulp culture, Doc Savage di Lester Dent.
Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo, l'avventura pulp contemporanea
Personaggio incredibile, Doc Savage, un vero e proprio supereroe ante litteram, tanto che spesso lo si identifica come l’ispiratore della figura dell’eroe in calzamaglia. La sua fama fu tale che anche dopo la fine dell’era della letteratura pulp ebbe una seconda giovinezza letteraria, grazie a Josè Farmer, che ne scrisse nuove avventure. Come Doc Savage: His Apocalyptic Life, che come racconta Fraction negli extra di Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo, gli venne regalato in tempi recenti, accendendo in lui la voglia di dare vita a una serie a fumetti che facesse del pulp un elemento fondamentale.
Non è quindi un caso che i due protagonisti di questa storia, Claire e Tommy Connel, siano voraci lettori delle imprese di Adventureman, protagonista di una serie di libri pulp. Se per il giovane Tom queste letture sono fonte di fantasie e ammirazione per questo dinamico eroe, per Claire sono un modo per condividere una passione con il figlio. La donna, ex poliziotta ritiratasi dopo un non meglio precisato incidente che ha lasciata sorda, è una madre single, che gestisce una libreria di antiquariato, aiutata nel crescere il figlio da una famiglia atipica. Il clan Connel, infatti, è un insieme di donne che vivono come sorelle, entrate in modi e tempi differenti all’interno della famiglia, che fa riferimento a Ronald Connel, uomo dal carattere burbero e tenero, con un passato nelle forze dell’ordine.
Questo menage familiare particolare è appassionante e incredibile, di per sé già meritevole di una serie a fumetti, ma a rendere il tutto ancora più avvincente è la comparsa di una misteriosa donna nel negozio di Claire, una persona apparentemente fuori dal tempo, che consegna alla giovane newyorkese una copia di una rarissima edizione dell’ultimo romanzo di Adventureman. Questo incontro atipico, cui si collegano eventi straordinari e irreali, diventa immediatamente il punto di partenza di una storia avventurosa, giocata mirabilmente su meta-narrazione e crescita dei personaggi.
Con Adventureman: La fine e tutto ciò che succcede dopo, Fraction compie una piccola magia, dimostrando di avere appreso le regole dell’avventura pulp per dare loro freschezza e trasportarle magnificamente nella contemporaneità. L’apertura del primo volume di Adventureman è una scarica di adrenalina, in cui veniamo portati a vivere le imprese dell’eroico avventuriero e dei suoi fedeli compagni, intenti ad affrontare lo scontro decisivo contro il loro arcinemico, il Barone Bizzarre. Esagerata, iperbolica e con un ritmo in cui ironia e epica si intrecciano a meraviglia, questa battaglia è un biglietto da visita vincente, che trasmette al lettore il giusto cocktail di adrenalina e incredulità che consente di apprezzare al meglio la rivelazione improvvisa: è tutta fantasia. O meglio, è una fantasiosa lettura di un giovane adolescente e della madre, una transizione a una dimensione più reale che diventa, per Fraction, l’occasione ideale per creare due linee narrative: avventura e realtà.
Un primo volume di grande fascino
Se il primo capitolo di Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo aiuta a familiarizzare con l’adorato eroe di casa Connelly, il passaggio alla quotidianità dei protagonisti consente di apprezzarne l’autenticità, l’umanità. Sfruttando Claire come voce narrante, Fraction ci guida tra i suoi dubbi e le sue ansie, ci rende partecipi del suo carattere e della sua ricerca di un equilibrio, muovendosi agilmente tra ironia e introspezione. Il cuore di Adventureman è questa cifra emotiva mai banale e ben congeniata, in cui il gusto narrativo moderno viene arricchito dalle suggestioni pulp e dalle esperienze personali di Fraction. Un vissuto personale che l’autore condivide con i lettori all’interno di un ricco extra, uno strumento di approfondimento che in casa saldaPress viene sempre valorizzato per consentire di avere uno sguardo privilegiato sulla genesi dei comics pubblicati. Come accaduto per Undiscovered Country, anche Adventureman beneficia di questa tradizione della casa editrice, un dettaglio che consente ai lettori di apprezzare al meglio le sfumature narrative della poetica di Fraction.
Una dinamica narrativa che con ritmo rapido e ben scandito ci presenta un dualismo tra la famiglia Connelly e il gruppo di avventurieri di Adventureman. Sia per Claire che per l’intrepido eroe, infatti, le sfide si affrontano con il supporto dei propri cari, che siano una sorella acquisita o un’avvenente dama fantasma protettrice del burlesque. Fraction crea questo parallelismo tra i due personaggi, trasformando Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo in una origin story intrigante, quasi un passaggio del testimone tra diverse generazioni di eroi.
Una narrazione impeccabile che viene esaltate dalle tavole strepitose di Terry Dodson, supportato alle chine dalla moglie Rachel. Sfogliando le prime pagine di Adventureman: La fine e tutto ciò che viene dopo si ha la sensazione di leggere davvero un fumetto pulp, dal design dei personaggi, alle panoramiche cittadine volutamente esagerate e che omaggiano l’immaginario di un genere letterario tutt’altro che obsoleto. Dodson si fa interprete visivo vivace e dinamico, non lesina inquadrature di grande movimento e doppie pagine impressionanti, creando soluzioni visive avvolgenti e di alto livello. Qualità mantenuta anche nel ritrarre la quotidianità dei Connelly, che con giovano del tratto morbido e ironico di Dodson, capace di interpretare al meglio l’emotività dei personaggi.
A Terry Dodson va tributato anche il merito di avere realizzato una colorazione impeccabile per Adventureman. Dalle tinte scure della notte in cui Adventureman il proprio destino, alla luce più naturale delle strade diurne newyorkesi, Dodson coglie le giuste tonalità per imprimere vitalità a questa avventura, con delicatezza, imprimendo all’occorrenza una cromia più decisa. Non sfugge il fatto che l’identità cromatica di Adventureman prenda una definizione più onirica man mano che l’aspetto più fantasioso della storia di Fraction prende piede.
Come già accennato, saldaPress pubblica Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo in un’edizione di ottima fattura. Dalla grafica, in linea con la tradizione pulp, sino ai ricchi extra contenuti a fine volume, saldaPress si fa nuovamente portavoce di una linea editoriale che non si limita a presentare una lettura gradevole, ma offre la possibilità di apprenderne la genesi dalle parole degli stessi autori. Anche nell’era di internet, dove tutte le curiosità sono a un click di distanza, avere volumi che approfondiscono e offrono questa cura nel raccontare il lavoro degli autori è un plus di grande importanza. Nel caso di Adventureman, questo rispetto per un comics avventuroso è un valore aggiunto che rende la lettura ancora più appassionante, lasciandoci con il fiato in sospeso nell’attesa del secondo volume, pronti a lanciarci alla conquista del Grande Ignoto.
Cultura Pop Award
La redazione di Cultura Pop ha deciso di assegnare uno dei suoi premi “Cultura Pop Award” per il mese di giugno a Adventureman: La Fine e tutto ciò che succede dopo.
Adventureman è un monumento al pulp, Fraction mostra la padronanza dei canoni del genere e li ringiovanisce presentadoli a un nuovo pubblico, preservandone lo spirito autentico avvolgendolo con una dialettica contemporanea. Le avventure di Claire Connell hanno tutti gli ingredienti delle grandi saghe, con la presenza di una componente emotiva viva e attuale che viene ulteriormente impreziosita dall'incredibile talento di Terry Dodson, impeccabile interprete di un'epopea fumettistica che promette grandi emozioni.
Voto Recensione di Adventureman: La fine e tutto ciò che succede dopo
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Storia avvincente
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- Fraction rispetta al meglio i canoni del pulp
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- Dodson realizza tavole impressionanti
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- Edizione ottima con extra di valore
Contro
-
- Non pervenuti
Commento
Adventureman è un monumento al pulp, Fraction mostra la padronanza dei canoni del genere e li ringiovanisce presentadoli a un nuovo pubblico, preservandone lo spirito autentico avvolgendolo con una dialettica contemporanea. Le avventure di Claire Connell hanno tutti gli ingredienti della grandi saghe, con la presenza di una componente emotiva viva e attuale che viene ulteriormente impreziosita dall'incredibile talento di Terry Dodson, impeccabile interprete di un'epopea fumettistica che promette grandi emozioni.