Addio a David Bowie, l'uomo che cadde sulla Terra

David Bowie è morto ieri sera, a 69 anni. L'artista, noto come Il Duca Bianco, è stato soprattutto un musicista ma nella sua carriera c'è anche qualche film. Come attore ha interpretato personaggi insoliti, che obbligano lo spettatore ad ascoltare e riflettere. Come il protagonista de L'Uomo che cadde Sulla Terra.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ieri sera è morto David Bowie, uno tra gli artisti più famosi e influenti del XX secolo. Nato a Londra nel 1947, Bowie ha affascinato milioni di persone con la sua musica – al suo attivo decine di dischi, che da una parte si possono etichettare tutti come pop music, ma dall'altra denotano una vena eclettica e poliedrica rara da trovare in uno solo artista.

Vogliamo ricordarlo in particolare per il primo film a cui prese parte come attore, vale a dire L'uomo che cadde sulla Terra, uscito nel 1976 per la regia di Nicolas Roeg. È un film insolito, per non dire bizzarro, nel quale Bowie interpreta un alieno che vive sul nostro pianeta.

Prenderà il nome di Thomas Jerome Newton, e sfrutterà le sue conoscenze avanzate per diventare ricchissimo, a capo di una società chiamata World Enterprises Corp. L'azienda finirà per avviare un programma spaziale, che Newton vuole segretamente usare per riprendere la via di casa con un carico di preziosa acqua. Newton faticherà a mantenere il segreto sulla sua identità, non ultimo per via della sofferenza causatagli dalla sua solitudine. I problemi non mancheranno e la vicenda dell'alieno andrà verso un finale drammatico.

Come in tanti casi, anche quest'opera di fantascienza fu soprattutto uno strumento per dipingere un ritratto dell'Umanità, in particolare tramite i personaggi secondari che si affiancano a Bowie, il cui sguardo alieno è un costante equilibrismo tra meraviglia e giudizio. Il quadro che ne emerge non è dei più edificanti, con personaggi meschini e incapaci di comprendere; ma c'è anche del buono negli esseri umani, che traspare ne L'Uomo che cadde sulla Terra.

La narrazione trascorre lenta e la regia è spesso sopra le righe, e a volte l'impulso alla creatività crea errori narrativi e un po' di confusione. Ma per lo spettatore che voglia impegnarsi un po' questo film è sicuramente meritevole. E tra i suoi pregi c'è sicuramente la presenza scenica e l'interpretazione di David Bowie. Il Duca Bianco si scoprì attore talentuoso in questa occasione, e negli anni successivi tornò al cinema, e sicuramente vale la pena di ricordare Labyrinth (1986), Absolute Beginners (1986) e Basquiat (1996).

Con David Bowie ci lascia un uomo che ha segnato la cultura del XX secolo, un artista che si è fatto amare dal pubblico e che ha ispirato tantissimi altri, tanto suoi contemporanei quanto posteriori. Un artista che merita di essere ricordato a lungo. Un uomo che, guardando alla sua carriera e al suo lavoro, in più di un'occasione in effetti è sembrato un alieno tra di noi, un diverso tra i diversi, qualcuno che veniva da lontano con un carico di idee e di visioni capaci di spiazzare, di emozionare.  

L' Uomo Che Cadde Sulla Terra L' Uomo Che Cadde Sulla Terra
  

Labyrinth Labyrinth
  

Basquiat Basquiat
  

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