I Fantastici 4 ormai fanno parte del Marvel Cinematic Universe, grazie all’acquisizione di Fox da parte di Disney. Tuttavia, nonostante un film su di loro, parola di Kevin Feige, sia già in lavorazione, non dovrebbe arrivare prima della Fase 5. Questa distanza lascia pensare, quindi, a un lancio più prossimo dei quattro eroi nel film di qualcun altro. Forse persino in Black Widow, nel maggio 2020.
Per non farci trovare impreparati, ecco 4 fantastiche storie a fumetti sui Fantastici 4 da cui vorremmo che i Marvel Studios traessero ispirazione per le loro prossime avventure sul grande schermo.
Qualsiasi cosa scritta da Hickman
È la prima regola, quando si cercano buone storie dei Fantastici 4. La scrittura cerebrale e deep-sci-fi di Johnathan Hickman si accosta bene, anzi, benissimo alla narrazione à la Jules Verne da esplorazione dell’ignoto della famiglia più longeva della Casa delle Idee. Hickman è la mente dietro a maxi-eventi crossover quali Infinity e Secret Wars, quest’ultimo peraltro riguardante da vicino Fantastici 4 e Dr. Doom (e caldamente consigliato), dei quali aveva gettato i primi semi narrativi con anni di anticipo proprio nella sua lunghissima e incredibile run su Reed & Co., preziosamente raccolta da Panini Comics in Omnibus vol. 1 e vol. 2. Senza dimenticare la sua partecipazione all’Ultimate Universe, in cui lo stesso Mr. Fantastic degenera e si trasforma nel “Creatore”, villain tra i più temibili di tutto il multiverso Marvel. Insomma, se l’ha scritto Hickman e c’è di mezzo il quartetto, è oro colato.
Fantastici 4: 1, 2, 3, 4
Grant Morrison e Jae Lee confezionano una miniserie che, invece, porta i F4 nella direzione opposta: non ai confini estremi delle realtà ma all’interno della loro anima, in (quattro) pezzi, intrappolata e sofferente. Incastrati in un ciclo di ripetizioni e antichi, ma eterni, conflitti, ogni elemento della squadra ha un ostacolo apparentemente insormontabile, se affrontato da solo. Cosa richiede rompere il circolo vizioso e quale prezzo gli sarà richiesto? La cerebralità di Grant Morrison, più celebre per le sue run sugli X-Men o, per passare alla Distinta Concorrenza, su Batman, dà vita a un affresco cupo, incupito anche dallo stile di Lee al disegno, molto diverso dai prodotti dell’iper-logica hickmaniana. Un film impostato su questi toni sarebbe oltremodo coraggioso, ma niente è impossibile dopo l’esempio di Joker. Sognare è potere.
Ultimate Fantastic Four
Abbiamo già citato l’Ultimate Universe per parlare dell’intervento di Hickman al culmine dei Fantastici Quattro (che vede, oltre a Reed Richards diventare cattivo, anche Ben Grimm spogliarsi della sua pelle rocciosa e sposare Susan Storm). Ma si trattava del canto del cigno di un universo narrativo riassorbito dopo l’incontro con l’altro, in Secret Wars. Ebbene, la verità è che c’è un grandissimo numero di ottime storie anche tra le prime degli Ultimate Fantastic Four, creati dalle firme d’eccezione di Brian Michael Bendis e Mark Millar (disponibile su Amazon). La giovinezza del quartetto ultimate è stata già ritratta nel goffo Fant4stic (disponibile su Amazon) di Josh Trank, è vero, ma se l’esempio di Spider-Man ci ha insegnato qualcosa è che Marvel-Disney punta fortissimo sulle generazioni più recenti, e quindi scommettiamo che non esiterà a pescare da questo cilindro pieno di fantascienza weird, azione e ironia.
Fantastic Faux
Siamo dalle parti della Fondazione Futuro, nata dopo la scomparsa di Johnny Storm e la sua sostituzione con l’Uomo Ragno a sostituirlo, neanche a dirlo altra gemma dell’eredità di Hickman. Fantastic Faux, o solo “FF”, era la testata parallela, scritta da Matt Fraction e disegnata da Mike Allred, sorprendentemente in grado di tenere le vendite, talvolta superandole, della sorella maggiore. Fraction avrebbe poi fatto del suo umorismo ed eroismo scanzonato i tratti fenotipici del suo impareggiabile Hawkeye (disponibile su Amazon), mentre Allred, già allora affermatissimo, stava prendendo le misure per consegnarci poi un Silver Surfer eccezionale (disponibile su Amazon) Ma il loro incontro, precedente, sul mal assortito team composto da Ant-Man (che ha appena perso sua figlia Cassie per mano di Destino), She-Hulk, Medusa e Miss Cosa, non è stato affatto da meno. E non sarebbe affatto male, per quanto assurdo e spavaldo, ritrovare sullo schermo un quartetto inaspettato, eclettico e coloratissimo prima di arrivare, magari in futuro, a quello “originale”.
I grandi esclusi
Ovviamente, di grandi storie dei Fantastici 4 ce ne sono, oltre a queste, in larga abbondanza. I classici, ad esempio: la Trilogia di Galactus di Stan Lee & Jack Kirby, ideata si dice a partire dall’idea di “far incontrare i F4 e Dio”, o Il Processo di Galactus di John Byrne. Unthinkable e Hereafter, di Mark Waid, ritraggono come pochi la sfida tra scienza e magia, incarnate rispettivamente da Reed Richards e Victor Von Doom, e così via. Ci dispiace lasciarle fuori dall’elenco privilegiato ma, a nostro parere, riguardano concetti già esplorati (alcuni più volte) al cinema e pertanto, oggi, fuori tempo massimo. Ma il tempo è cerchio piatto, si sa, e un domani sarà ancora, e di nuovo, il loro momento.