La Spada nella Roccia
Un film amatissimo, che per altro fu un successo straordinario al botteghino, seppur la critica statunitense (ma non quella europea) lo accusò di essere un film dalla trama molle e per nulla rispettosa del canone arturiano dal quale era tratta.
La Spada nella Roccia è stato forse uno dei film più studiati di Walt Disney, e nel tempo ha raccolto intorno a sé sempre più estimatori, specie grazie al suo stile fresco e divertente, unito per altro a delle animazioni eccezionali, specie nei movimenti dinoccolati di Semola, il cui fisico esile sembra quasi ricordare un ragno.
La potenza di questo film, tuttavia, non è nella sua prima lettura, ma nella sua analisi più approfondita, che trascendendo dai canoni tipici del racconto di formazione di matrice europea, si trasforma in realtà in un film dalla fortissima morale.
Merlino, infatti, si sforza di insegnare al ragazzo la differenza tra giusto e sbagliato, facendogli da insegnante su quello che è l'aspetto più complesso della vita sociale: la morale.
Merlino invita Semola alla disobbedienza dalle regole imposte dal suo patriarcato (e dunque dalla società) ma se lo fa, e solo per permettere al giovane di comprendere, in ultima analisi, che è attraverso la conoscenza, e non la forza, che si ha ragione nella vita.
Una prospettiva che dona al film una chiave di lettura eccezionale, che per altro è stata anche oggetto di lunghe riflessioni sull'identificazione che può sussistere tra Walt Disney e Merlino, e sulla volontà di entrambi di "disobbedire" alle regole attraverso la conoscenza, l'insegnamento e soprattutto la fantasia.
Come sia sia, La Spada nella Roccia è a distanza di oltre 50 anni, un film ancora godibilissimo e fresco.