Il Re Leone
Uno dei più grandi successi Disney e, paradossalmente, anche uno di quelli su cui la compagnia si sentiva meno sicura. Il Re Leone, storia vuole, fu quasi del tutto snobbato dagli animatori chiave di Disney, ovvero quelli dello storico "Walt Disney Animation Studio", che scelsero invece di lavorare su Pocahontas, progetto sviluppato contemporaneamente e su cui c'erano grandi aspettative.
Il Re Leone fu infatti considerato un film fallimentare sin dalle sue premesse, a partire dalla sceneggiatura (ne furono scritte praticamente due, sicché il film in origine doveva essere molto diverso), passando infine per l'animazione in sé, che fu invece accolta da tanti giovani e talentuosi animatori come una sfida. Il film fu infatti disegnato e sviluppato quasi interamente da animatori al loro primo film, eppur tuttavia Il Re Leone si dimostrò un prodotto francamente sopra la media rispetto al resto della produzione animata dell'epoca.
L'abilità del team, capitanato da Roger Allers e Brenda Chapman settò infatti un nuovo standard nell'animazione digitale, soprattutto in una scena, quella della corsa degli gnu, che fu creata in computer grafica e resa poi sotto forma animata per mezzo di un largo uso della tecnica di cel shading.
Il successo fu immediato, rendendo il film campione d'incassi, e perfettamente in linea con quello che era, come detto, il momento di "rinascimento" per Disney, da qualche tempo in difficoltà non tanto al box office, ma all'interno, con il team creativo quanto mai a secco di idee.
Anche in tal senso il film va considerato come un punto fondamentale nella storia dell'animazione disneyana, in quanto trattasi del primo lungometraggio con una storia completamente originale, la cui ispirazione fu di matrice biblica (la storia di Giuseppe) e teatrale, avendo di fatto riscritto in chiave animata buona parte delle tematiche care a l'Amleto di Shakespeare.
Il film fu per altro soggetto di una forte controversia a causa di una sin troppo precisa somiglianza con la serie televisiva animata giapponese Janguru Taitei, da noi nota come "Kimba, il leone bianco". La serie, con protagonista un piccolo leone di nome Kimba, era stata molto popolare negli anni '70, ed era nata in seguito al successo dell'omonimo manga opera del Maestro Osamu Tetsuka, ovvero il papà di Astro Boy.
Disney, in ogni caso, senza mai contraddirsi, ha sempre dichiarato che le somiglianze tra Simba e Kimba erano del tutto casuali e non volute. Yoshihiro Shimizu, ovvero il creatore della serie animata, dal canto suo, non fece mai causa a Disney conscio di non avere i mezzi economici per contrastare la multinazionale.