10 indimenticabili giocattoli vintage da regalare a Natale

Vogliamo ricordarvi quei giocattoli tanto desiderati negli anni ’80 e ’90, magari con occhi sognanti davanti alle pubblicità della TV.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Molti di noi hanno passato interi pomeriggi davanti alla TV, magari facendo finta di studiare o semplicemente rimandando il dovere scolastico – perché il piacere deve venire sempre prima, il piacere della spensieratezza che si provava guardando sul tubo catodico le avventure di He-Man, delle Tartarughe Ninja o dei Cavalieri dello Zodiaco.

Ci piacevano così tanto da desiderare quei mitici giocattoli che oggi chiamiamo “figure” - perché dopotutto non siamo così ignoranti e siamo amici della lingua inglese, anche se non ci piaceva studiarla – quei giocattoli che facevano cose impensabili grazie al potere della pubblicità e delle sue animazioni televisivamente artificiose. Forse siamo riusciti ad aprire uno di quei cassetti della vostra memoria che conserva quei momenti… che non torneranno più, ma alcuni di questi giocattoli sono entrati nell'immaginario collettivo e noi vogliamo aiutarvi a ricordare. Con qualche lacrima di nostalgia.

Micromachines

Vi ricordate l’incredibile linea di modellini di automobili praticamente microscopiche? Erano appunto le Micro Machines, le automobiline inventate da Clem Heeden e prodotte in origine dalla Galoob, una ditta che in seguito venne assorbita dalla Hasbro. Negli anni ’80 erano davvero molto popolari, e chissà quante ne avrete perse a causa delle loro minuscole dimensioni. Col tempo, vennero prodotti non solo modelli di auto, ma anche di camion, motociclette, treni, aeroplani, elicotteri, barche e non mancarono anche modellini di veicoli di licenze cinematografiche come le astronavi di Star Wars e Star Trek.

He-Man and the Masters of the Universe

Aggi abbiamo una serie animata, dei fumetti ed un film in arrivo, ma il grande He-Man e i Dominatori dell’Universo nacquero in origine come una semplice serie di giocattoli della Mattel. In un’epoca di continua sperimentazione come quella degli anni ’80, la mitica serie di figure dei MOTU ebbero una durata di ben otto anni sul mercato. Che cosa vi aspettavate dai dominatori dell’Universo?!

I Cavalieri dello Zodiaco

Cercando di replicare le gesta ammirate in TV dell’anime creato da Masami Kurumada, le action figure di Pegasus e soci erano un vero spettacolo. E non solo perché ci permettevano di avere nel palmo delle mani i nostri eroi preferiti, ma perché – diciamoci la verità – le armature in metallo erano una vera gioia per gli occhi e ci divertivamo a mimare quel momento in cui i personaggi del caroon le si indossavano.

Le prime versioni dei nostri “saint” furono prodotte nel 1987 da Bandai, e riproducevano i cinque protagonisti con le loro armature di bronzo. Le figure presentavano articolazioni a spalle, gomiti, bacino e ginocchia, potevano girare la testa e le caviglie, piegare l'addome ed avevano mani prensili, ma il pezzo forte erano proprio le armature. Ogni scatola, nel suo polistirolo, conteneva la statua simbolo dell’armatura e le parti quasi tutte in metallo che si andavano a posizionare sul corpo del nostro eroe. Le versioni italiane distribuite da Giochi Preziosi, perdevano nel confronto con le originali giapponesi, ma siamo sicuri che il vostro cosmo brucia ancora per questi magnifici esemplari.

Star Wars

La saga di Star Wars, nello specifico la trilogia originale, annovera una linea di action figures prodotta dalla Kenner che molti di voi ricorderanno: la serie completa comprende più di cento personaggi prodotti dal 1977 al 1985, con vendite da capogiro di circa 300 milioni di pezzi nel mondo. Tantissimi. Eppure, l’azienda produttrice ebbe alcune difficoltà durante la fase iniziale di commercializzazione, al punto di ricorrere a un espediente davvero singolare.

Infatti, nel 1976, l’azienda licenziataria statunitense non aveva la minima idea del successo che avrebbe incontrato la pellicola di George Lucas; trovandosi impreparata nella produzione e consegna dei primi di figure, la Kenner distribuì ai negozi un "Early Bird Certificate Package", una scatola di cartone che al suo interno offriva cartoline, adesivi, una tessera da membro del Fan Club di Star Wars e una sorta di “certificato” da spedire per poi ricevere a casa quattro action figure di Star Wars. La linea completa che arrivò nei negozi comprendeva ben 12 personaggi, interamente realizzati in plastica, con un’altezza insolita di circa 7 cm (in genere si producevano figure alte tra i 15 cm e i 20 cm), e con cinque articolazioni.

Transformers

Giappone e robottoni sono un connubio che ha dato vita ad un’intera industria dell’intrattenimento, dagli anime ai manga, passando ovviamente dai giocattoli dedicati. Proprio verso la fine degli anni ’70, la giapponese Takara mise in commercio una linea di modellini di veicoli trasformabili: i Microman. Forte del successo dei Microman, Takara decise di introdurre una seconda linea ancor più improntata sulla trasformazione e con una trama che facesse da sfondo ai nuovi prodotti.

Fu così che nacquero i Diaclone, più tardi ribattezzati Trasformer (n.b. senza la "n" né la "s"). Dovremo attendere il 1984 e la nuova licenziataria e onnipresente Hasbro, per avere una nuova linea di robot trasformabili senzienti e il nuovo nome definitivo di Transformers. Quanti di voi li hanno posseduti?

A proposito di Transformers, avete visto questo modello di Stuntwing & Bumblebee?

Food Fighters

Combat At Its Kookiest! Così recitava la confezione di questi strani cibi antropomorfi abbigliati come militari. In un periodo di massima sperimentazione come la fine degli anni’80, si poteva osare fino a questo punto. I Food Fighters erano delle action figure pdodotte dalla Mattel tra il 1988 e il 1989 e avevano proprio le sembianze che vi abbiamo descritto. Si distinguevano due squadre: i Kitchen Commandos e i Refrigerator Rejects.

Nonostante la facile reperibilità dei Food Fighters, venduti praticamente in ogni dove, non ebbero particolare successo nel loro periodo di distribuzione, ma oggi sono particolarmente ricercati dai collezionisti.

Le Tartarughe Ninja

Leonardo, Michelangelo, Donatello e Raffaello sono i protagonisti di questa storia. E non abbiamo aperto un libro di Storia nel capitolo del Rinascimento italiano, ma parliamo delle mitiche tartarughe ninja affamate di pizza. E quando il mondo ha bisogno di loro, i quattro eroi antropomorfi sono pronti a prendere a calci il solito Shredder.

Sappiate che questi iconici personaggi nacquero dapprima come fumetto, poi solo nel 1987 la Mirage Studios firmò un contratto con Playmates Toys, per la realizzazione di figure snodabili riguardanti le quattro tartarughe. L’azienda produttrice firmò l’accordo a una sola condizione: le action figure dovevano avere una serie animata dedicata per pubblicizzare al meglio il prodotto. Adesso cantate insieme a noi “Quattro tartarughe per difendere la Terra VIVA I NINJA!”

I Ghostbusters

Nemmeno la Columbia Pictures poteva immaginare il successo che avrebbe avuto il film del 1984 diretto da Ivan Reitman e interpretato dai mitici Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis e Ernie Hudson, figuriamoci la Filmation che concesse i diritti originali sul nome della pellicola. Proprio così gli acchiappafantasmi ebbero ben due serie di action figure separate e ben distinte. Distinguiamoli in The Real Ghostbusters (Dr. Venkman e soci) e Filmation's Ghostbusters.

The Real Ghostbusters ebbero una serie di action figure prodotta dalla Kenner dal 1986 al 1990, comprendevano gli strampalati scienziati della pellicola (poi apparsi nella serie animata dedicata) e fantasmi e mostri noti come Slimer, il tenerissimo Marshmallow Man e altri mostri noti dell’immaginario collettivo come Frankenstein. Non mancarono anche la mitica Fire-House e diversi veicoli, compresa la famosa Ecto-1.

Filmation's Ghostbusters anche noti come semplicemente “Ghostbusters”, con una serie animata completamente differente dalla produzione della Columbia e ispirata a una serie televisiva del 1975, The Ghost Busters aveva dei protagonisti davvero pittoreschi: Jack Kong, Eddie Spencer e il gorilla Grunt, che ebbero una loro linea di giocattoli, prodotta da Shaper e distribuita in Italia da Gig. Non mancarono i playset con il cattivo della serie Malefix con tanto di organo, e la Fanta Buggy, la macchina senziente di questi divertentissimi ghostbusters.

G.I. Joe

La storia di G.I. Joe ci porta indietro fino agli anni ’60, quando Hasbro decise di produrre questa linea di giocattoli, che col tempo divenne un vero punto di riferimento per altre produzioni note, come Big Jim della Mattel e Action Jackson della Mego. Il nome G.I. Joe, nasce dall’acronimo di “Government Issue”, un termine noto del gergo militare durante la seconda guerra mondiale, che unito a uno dei nomi inglesi più comuni, appunto Joe, identifica il comune soldato di fanteria. Il nome definitivo di G.I.Joe viene dunque coniato nel suo insieme da David Breger per creare il protagonista di un fumetto propagandistico per i militari dell’esercito americano. Ma il successo vero e proprio si ebbe grazie alla linea di figure prodotta da Hasbro.

Dopo un periodo di pausa durato dal 1978 al 1982, a causa della passata crisi energetica che minò le materie plastiche, la produzione dei pupazzi G.I joe riprese con una nuova linea, una delle più diffuse in assoluto, con militari alti circa 30,48 cm e abiti intercambiabili. Questa collezione prese il nome di A Real American Hero (o «ARAH»), e il suo lancio commerciale fu accompagnato da una mini-serie di cartoni animati per la televisione e da una serie di fumetti prodotti dalla Marvel, che ottennero un grande successo. L'insieme dei personaggi si sviluppò rapidamente; furono introdotti il terrorista Comandante Cobra, il trafficante d'armi scozzese Destro, e il camaleontico maestro dei travestimenti Zartan con la sua gang di motociclisti australiani, i "Dreadnoks".

5 Samurai

Yoroiden Samurai Torupa, tradotto letteralmente “la leggenda delle armature Samurai Trooper” fu un anime andato in onda per la prima volta il 30 aprile dell’88 nella Terra del Sol Levante, per poi arrivare in Italia due anni dopo col nome di I 5 samurai. E per tutti coloro che hanno seguito le vicende de i 5 samurai, era abbastanza chiaro che si trattava di qualcosa di più di un semplice competitor dei Cavalieri dello Zodiaco.

Le action figures furono prodotte proprio in quegli anni da Takara, con delle riproduzioni delle armature davvero incredibili.

Dopo questo viaggio nei meandri della vostra mente, tra i più bei ricordi della vostra infanzia, vi sarete resi conto di quanto sia prolifica quest’industria, ma soprattutto dell’evoluzione di alcune figure e giocattoli nell’arco di questi anni. Se ne avete scoperto o riscoperto qualcuno, correte a omaggiarlo come si deve! Perché come i cartoni animati di una volta…certi giocattoli non li fanno più.

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