Telecom Italia all'inizio dell'anno ha bloccato la vendita di nuovi abbonamenti ADSL correlati a 500 centrali "sature". Il problema è che l'ha fatto senza comunicare preventivamente l'operazione agli altri operatori (BT, Fastweb, Vodafone e Wind).
Mancavano solo i lucchetti
Insomma, Telecom Italia con questa chiusura ha reso impossibile ai suoi concorrenti di fornire servizi a nuovi clienti nel raggio di azione delle centrali (circa un milione di utenti). A questo punto entro 30 giorni dovrà far fronte alle carenze informative e rispondere dei "piani tecnici per la qualità della rete fissa di accesso".
Nello specifico dovrà fare chiarezza sulla "valutazione di KPI (indicatore chiave di prestazione) che possano misurare il miglioramento della qualità in funzione degli interventi esposti; l'indicazione sullo stato di saturazione delle risorse di rete come centrali locali, coppie, permutatori, DSLAM (porte), rete di giunzione e backhaul per ciascuna area di centrale; l'evidenza dei criteri di pianificazione utilizzati o previsti da Telecom Italia per le attività di de-saturazione".
Il rischio di un comportamento del genere è che a milioni di utenti venga negato il diritto di scegliere l'operatore preferito. Senza contare gli effetti collaterali sulla concorrenza.