Il Governo oggi ha affossato definitivamente la Web Tax. "Ne riparleremo in un quadro di normativa europea", ha twittato il premier Renzi. Insomma il pericolo è scampato per chi opera online, soprattutto nel settore della pubblicità. Il rischio era che da domani, 1 marzo, tutti gli acquirenti di inserzioni online avrebbero dovuto disporre di una Partita IVA.
Cancellata
Sebbene inizialmente l'emendamento correlato stabilisse un rinvio della scadenza al 1° luglio 2014, la mancata conversione del dreceto legge (Salva-Roma) che conteneva la proroga aveva fatto saltare tutto. E così il Governo è dovuto correre ai ripari. Oggi, oltre a essere stati nominati viceministri e sottosegretari, è stato messo in sicurezza il bilancio della Capitale, stabilita un'addizionale per la Tasi, prorogata la rottamazione delle cartelle esattoriali in scadenza e , appunto, cancellata la Web Tax.
Da rilevare poi la designazione di Antonello Giacomelli, al posto di Antonio Catricalà, come sottosegretario con delega sulle Telecomunicazioni e frequenze. E infine un'indiscrezione che vorrebbe lo stesso Renzi come responsabile dell'Agendia Digitale.