Canone Rai in bolletta: un successo, hanno ucciso l'evasione

L'evasione del canone Rai è crollata dal 30% al 4%. Rossella Orlandi, direttore generale dell'Agenzia delle entrate, conferma 2,1 miliardi di euro di raccolta.

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a cura di Dario D'Elia

Il canone in bolletta? Un abuso! Non funzionerà! Sarà un fallimento clamoroso! Invece ha funzionato e alla grande. L'evasione è crollata: dal 30% al 4% secondo i dati presentati oggi da Rossella Orlandi, direttore generale dell'Agenzia delle entrate.Si parla di 2,1 miliardi di euro, ben 500 milioni in più rispetto al 2015 e nonostante la riduzione del canone da 113,50 euro a 100 euro. È un duro colpo per chi sosteneva che mai nulla sarebbe potuto cambiare sulla lotta all'evasione.

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"A distanza di un anno posso affermare che l'operazione 'canone in bolletta' ha funzionato, addirittura meglio del previsto", ha commentato Orlandi. "I dati evidenziano in maniera tangibile, se ancora ce ne fosse bisogno, che quando tutti pagano le tasse, la comunità intera ne trae beneficio, in fede al principio pagare tutti, pagare meno". "Grazie agli ottimi risultati raggiunti, che hanno ridotto la stima di evasione il canone TV scenderà ancora, passando da 100 a 90 euro".

In occasione della presentazione de dati generali sulla lotta all'evasione fiscale - cifra record quest'anno con 19 miliardi di euro - Orlandi ha sottolineato che per completare il rapporto "canone Rai" mancano ancora gli ultimi flussi. Ci sono stati ulteriori incassi dopo il 31 dicembre che sono di competenza 2016.

Com'è risaputo dei 2,1 miliardi solo il 60% dell'extragettito andrà nelle casse della Rai, mentre il restante confluirà nel fondo di riduzione fiscale per la tassa sulla prima casa. Nel 2017 la Rai dovrà "accontentarsi" del 50%. La quota rimanente sarà destinata allo Stato. Già previsti 50 milioni per le TV locali e probabilmente altrettanti per l'editoria.

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