Almawave, società italiana parte del Gruppo Almaviva, ha presentato Velvet, la sua nuova famiglia di modelli di IA generativa progettati e sviluppati integralmente in Italia. I modelli, denominati Velvet 14B e Velvet 2B, sono degli LLM multilingua fondazionali e Instruct, interamente addestrati sul supercomputer Leonardo gestito da Cineca, e resi disponibili in modalità Open Source.
Questa novità persegue un doppio obiettivo: offrire alle imprese soluzioni di intelligenza artificiale pronte all’uso e facilmente specializzabili, mantenendo al contempo una forte attenzione alla sostenibilità e alla governance dei dati. In un contesto internazionale in cui l’Europa si prepara a normare i sistemi di IA con l’AI Act, la proposta di Almawave si distingue per un approccio “by design” conforme al quadro regolatorio, attento alla privacy e all’etica dell’algoritmo. Come ha sottolineato nel suo intervento l’Amministratore Delegato di Almawave, Valeria Sandei, Velvet è frutto di un percorso decennale di ricerca e progettazione che integra competenze tecniche in IA e una conoscenza approfondita dei fabbisogni reali di diversi settori, tra cui sanità, previdenza, giustizia, sicurezza, mobilità, finanza e pubblica amministrazione.
Velvet si basa su un’architettura che riduce l’impatto energetico, con l’obiettivo di limitare i consumi in fase di addestramento e di utilizzo. Il modello è infatti concepito per essere operativo su infrastrutture cloud, on premise e persino on the edge, favorendo una vasta gamma di possibili implementazioni anche in contesti aziendali dotati di risorse limitate. Può essere usati anche su piccole infrastrutture con GPU di ultima generazione, così da contenere l’impronta di carbonio e i consumi.
Sul fronte della tutela dei dati e del rispetto della privacy, Almawave ha introdotto PAE (Privacy Association Editing), un algoritmo proprietario che consente di rimuovere informazioni sensibili direttamente dal modello, senza necessità di riaddestramenti costosi e complessi. Questa funzionalità risponde alle norme del GDPR e anticipa i possibili requisiti futuri dell’AI Act, posizionando Velvet come una soluzione che incorpora già strumenti di governance e controlli di compliance avanzati.
I due modelli Velvet 14B e Velvet 2B si differenziano principalmente per il numero di parametri, il set di lingue supportate e l’ampiezza della finestra di contesto. Velvet 14B, con i suoi 14 miliardi di parametri e 128 mila token di contesto, è progettato per gestire set documentali molto complessi in sei lingue diverse (italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese e portoghese). Velvet 2B, con 2 miliardi di parametri, è focalizzato su italiano e inglese, mantenendo però un contesto di 32 mila token. Entrambe le versioni Instruct sono rilasciate in Open Source, in linea con la volontà di Almawave di promuovere un ecosistema di collaborazione e innovazione aperta.
La disponibilità di modelli di IA generativa progettati in Italia risponde a un’esigenza pressante delle aziende: disporre di soluzioni affidabili che valorizzino la lingua italiana, gestiscano correttamente i dati sensibili e si adattino alle normative europee. In un mercato sempre più globalizzato, molte imprese nazionali hanno avvertito lo svantaggio di dover adottare soluzioni sviluppate all’estero, spesso non ottimizzate per il contesto linguistico e regolatorio italiano. L’arrivo di Velvet segna un passo importante verso l’autonomia tecnologica del Paese e la definizione di standard che siano non solo performanti, ma anche eticamente e legalmente sostenibili.
La situazione in Italia, sebbene in rapida evoluzione, presenta ancora ampi margini di crescita in termini di adozione di IA. Per accelerare questo processo, sono fondamentali collaborazioni pubblico-private, progetti di ricerca congiunti e una formazione mirata a creare nuove competenze in un settore altamente specializzato. Velvet è già in fase di beta-testing presso primari clienti, che ne stanno verificando la capacità di gestire scenari complessi in ambiti verticali come sanità, finanza e pubblica amministrazione. Questa prima adozione su larga scala potrebbe rappresentare un’importante svolta per il tessuto imprenditoriale nazionale, interessato a strumenti di IA che coniughino efficacia e sostenibilità.