Le aziende cinesi non potranno più fornire la propria tecnologia alle agenzie governative statunitensi. Il divieto è sancito dal nuovo Defence Authorization Act, decreto firmato da Donald Trump e che muoverà 716 miliardi di dollari per rafforzare la difesa e la sicurezza degli USA. Una decisione che avrà inevitabilmente ripercussioni su giganti dell'hi-tech come Huawei e ZTE, da anni attive nel Paese a stelle e strisce.
Concretamente, il decreto colpisce la componentistica hardware considerata essenziale o "critica", ovvero in grado di interagire con determinate infrastrutture che possano mettere a rischio la sicurezza nazionale. Insomma, per le agenzie governative non sarà più possibile acquistare dalle aziende cinesi questa strumentazione.
Il nuovo Defence Authorization Act va letto inevitabilmente in un'ottica ben più ampia. Stati Uniti e Cina, ormai da mesi, si stanno scontrando a colpi di dazi. La politica protezionistica di Donald Trump ha accelerato questo processo, e qui su Tom's ci siamo occupati a più riprese della questione legata a ZTE, il cui embargo imposto dal Governo USA ne aveva messo a rischio le attività finanziarie (la situazione poi è rientrata, come vi abbiamo raccontato in un precedente articolo).
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Questo divieto si rifletterà in negativo, almeno nell'immediato, anche sulle stesse agenzie governative. Sono tante infatti quelle che attualmente utilizzano tecnologia Huawei o ZTE, e non a caso il decreto prevede dei fondi appositi che possano aiutare la sostituzione della strumentazione. Un'operazione che avrà un impatto economico non indifferente.
In questo scenario, è già arrivata la prima nota ufficiale di Huawei attraverso Reuters. L'azienda cinese, pur sottolineando il sostegno verso gli obiettivi del Governo degli Stati Uniti mirati a rafforzare la sicurezza nazionale, definisce "incostituzionali" le nuove misure. Un quadro complessivo che certamente non aiuta la distensione dei rapporti tra USA. e il Paese del dragone.
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Resta da capire quella che sarà la reazione della Cina e delle stesse aziende colpite dal Defence Authorization Act. Non è escluso che possano esserci novità in merito già nelle prossime settimane. In ogni caso, la battaglia per la supremazia tecnologica mondiale è ben lontana da una risoluzione.