Un mindset “da hobby” è ideale anche al lavoro, se ci riesci

Adottare un approccio lavorativo simile a quello di un hobby può migliorare produttività e soddisfazione professionale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Secondo Seth Godin, adottare una "mentalità da hobby” nel contesto lavorativo, ovvero affrontare le attività professionali con la stessa passione e dedizione riservate agli hobby personali, può trasformare l’esperienza lavorativa. Non è sempre possibile e sicuramente potrebbe non essere facile, ma l’impatto è davvero positivo. 

Spesso gli hobby sono associati a momenti di piacere e realizzazione personale. Trasferire questa mentalità nel contesto lavorativo può portare a una maggiore motivazione intrinseca, riduzione dello stress e incremento della produttività. 

Anche solo “avere” un hobby può renderci migliori sul lavoro. Studi condotti dal dott. Kevin Eschleman, psicologo organizzativo presso la San Francisco State University, hanno evidenziato che i dipendenti che si dedicano ad attività creative nel tempo libero mostrano una performance lavorativa superiore. In particolare, una ricerca ha rilevato che tali individui sono valutati fino al 30% più produttivi rispetto ai colleghi che non coltivano hobby creativi. Queste attività, che spaziano dalla scrittura alla decorazione di torte, contribuiscono a soddisfare bisogni psicologici fondamentali come l’autonomia e il senso di controllo, migliorando la capacità di affrontare le sfide lavorative.

Inoltre, l’adozione di un “hobby mindset” può favorire lo sviluppo di un “growth mindset”, concetto portato sotto ai riflettori dalla psicologa Carol Dweck nel suo recente libro “Mindset. Cambiare forma mentis per raggiungere il successo”. Questo implica la convinzione che le abilità e l’intelligenza possano essere sviluppate attraverso l’impegno e la dedizione, portando a una maggiore resilienza di fronte alle sfide e agli insuccessi.

Aziende come Google hanno riconosciuto il valore di incoraggiare i dipendenti a perseguire progetti personali, dedicando una percentuale del loro tempo lavorativo a iniziative creative. Questo non solo aumenta la soddisfazione dei dipendenti, ma ha anche portato allo sviluppo di prodotti innovativi.

Incorporare un “hobby mindset” nel lavoro quotidiano non significa trascurare le responsabilità professionali, ma piuttosto affrontarle con curiosità e apertura mentale. Ciò può tradursi in una maggiore propensione a sperimentare nuove soluzioni, migliorare le competenze e trovare soddisfazione nel processo di apprendimento continuo.

Per implementare efficacemente questo approccio, è utile identificare gli aspetti del proprio lavoro che suscitano interesse personale e cercare modi per approfondirli. Un passo che potrebbe rivelarsi molto difficile in alcuni casi, ma se ci si riesce migliora le competenze e rende anche il lavoro più coinvolgente.

Inoltre, le organizzazioni possono supportare questa mentalità creando un ambiente che valorizzi l’apprendimento continuo e l’esplorazione. Offrire opportunità di formazione, workshop e spazi dedicati alla creatività può incentivare i dipendenti a sviluppare nuove competenze e applicarle nel contesto lavorativo.

È importante notare che l’adozione di un “hobby mindset” richiede un equilibrio. Mentre è vantaggioso portare passione e interesse personale nel lavoro, è altrettanto cruciale mantenere confini sani per evitare il burnout. Dedicare tempo a hobby al di fuori del lavoro rimane essenziale per il benessere generale.

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