L'intelligenza artificiale è sempre più presente nel mondo del lavoro, ma l'Italia arranca: secondo una recente indagine Eurostat, nel 2023 solo il 5% delle imprese del nostro Paese ha usato tecnologie di IA per svolgere le proprie attività.
Questa percentuale pone l'Italia al 20° posto (su 27) per uso di IA rispetto agli altri Paesi europei. In cima alla classifica ci sono invece la Danimarca (15,2%), la Finlandia (15,1%) e il Lussemburgo (14,4%).
"Stiamo attraversando un’autentica rivoluzione, una fase che verrà ricordata nella storia economica e industriale. Le aziende italiane non possono farsi trovare impreparate se vogliono rimanere competitive, sfruttare nuove opportunità e prepararsi per il futuro del lavoro" ha affermato Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia. La compagnia ha tenuto il primo Richmond AI business forum proprio per approfondire lo scenario dell'IA in Europa e individuare nuove opportunità per le aziende italiane.
Se in Europa l'uso dell'IA è aumentato rispetto al 2021, passando da una media del 7,6% all'8%, in Italia è avvenuto il contrario: si è passati dal 6,2% del 2021 al 5% attuale.
Chi utilizza maggiormente l'IA sono le grandi imprese (30,4%), seguite dalle realtà medie (13%) e da quelle più piccole (6,4%); il divario è dovuto sia dalla complessità di implementazione delle tecnologie che dai costi.
Guardando ai settori, sono le aziende che lavorano nel campo dell'informazione e della comunicazione che fanno un uso maggiore dell'IA (29,4%), seguite dalle attività di servizi professionali, scientifici e tecnici (18,5%).
Il 26,2% delle imprese sta usando l'IA per gestire la sicurezza ICT, in particolare per rilevare e prevenire attacchi informatici, e il 25,8% per la contabilità, il controllo o la gestione finanziaria.
Le 7 tecnologie di IA più utilizzate
Stando al rapporto Eurostat, sono 7 le tecnologie di IA più utilizzate dalle imprese europee.
Tra queste troviamo l'automazione dei processi robotici, la quale automatizza numerosi flussi di lavoro e offre assistenza nelle decisioni, e il text mining, ovvero l'analisi del linguaggio scritto allo scopo di ottenere conoscenza da grandi volumi di dati testuali non strutturati.
Un'altra tecnologia molto utilizzata è il machine learning, usato per consentire ai sistemi di "imparare" dai dati e migliorare le prestazioni complessive. A seguire troviamo il riconoscimento vocale (speech recognition) e il riconoscimento ed elaborazione delle immagini per migliorare la rappresentazione visiva.
Infine, spicca la generazione di linguaggio naturale usata principalmente nei chatbot e l'abilitazione del movimento fisico nelle macchine, affinché possano muoversi in autonomia nell'ambiente che le circonda.