Il software è diventato ormai il motore dell'industria: per poter competere sul mercato, le aziende devono prendere atto della sua importanza. Non si tratta semplicemente di integrarlo nel proprio business, ma di diventare loro stesse delle imprese di software; ciò implica rivedere in profondità l'organizzazione, le risorse e le pratiche aziendali.
Molte realtà mondiali hanno abbracciato la transizione, grazie anche alla diffusione di tool no-code e low-code e di software di IA per l'automazione dei processi che facilitano il cambiamento. Esistono però ancora molte imprese che faticano a intraprendere questa trasformazione; McKinsey ha individuato sei principi fondamentali per diventare un'azienda software di successo.
Abbracciare la cultura del software anche nell'industria
Per competere nel mercato moderno e in un mondo digitale, le industrie devono diventare imprese di software, ovvero pensare e agire come tali. La trasformazione dell'industria deve partire dalla creazione di una "cultura del software", internalizzando nuovi modelli di business e rivedendo i propri processi.
La transizione comincia dalla leadership: gli esperti di software dovrebbero ricoprire ruoli di responsabilità e partecipare ai processi decisionali, fornendo il loro punto di vista più tecnico e introducendo gli altri manager al ruolo del software nel business. Anche la comunicazione aziendale gioca un ruolo fondamentale nella trasformazione: le strategie intraprese e i progressi ottenuti devono essere sempre condivisi sia tra leader che tra dipendenti, creando un senso di appartenenza a un'unica cultura.
Acquisire aziende di software si rivela spesso una mossa vincente: spesso, soprattutto per imprese medio-grandi, è più efficiente investire su altre compagnie invece di rivedere il proprio core business. La cultura del software va comunque introdotta nell'azienda per far sì che l'integrazione dia i suoi frutti.
Investire su product manager di valore
I product manager sono un elemento centrale per assicurare la transizione verso la cultura del software. Queste figure, responsabili della strategia e dello sviluppo di un prodotto, devono essere in grado di seguire il software sin dalle prime fasi, definendo la roadmap per lo sviluppo e le buone pratiche utilizzo. Un buon product manager, inoltre, conosce a fondo il ruolo del software per il business e sa individuare il modo più giusto per risolvere i problemi con l'aiuto della tecnologia.
Garantire più autonomia ai team di sviluppo
Affinché i team di sviluppatori, data scientist e designer possano fornire le migliori soluzioni tecnologiche, devono avere il giusto livello di autonomia per sperimentare e sviluppare le proprie idee. Questo non può prescindere dall'autonomia del product manager, che deve essere libero di guidare i propri team nelle fasi di analisi e sviluppo.
Anche l'architettura sottostante deve essere flessibile: i team devono poter usare ad API per accedere ai dati, algoritmi e ai processi dei sistemi esistenti, microservizi per connettersi ad esse e una data platform comune per consultare i dati provenienti da diverse sorgenti.
Puntare sull'ecosistema software
Le imprese che vogliono intraprendere la strada dell'industria software devono investire sul creare o inserirsi in un ecosistema di progetti e sviluppatori in cui far circolare le idee e promuovere l'innovazione. Le community di sviluppatori e aziende di tecnologia sono un ottimo modo per inserirsi nella cultura software e al contempo individuare i talenti da ingaggiare.
Individuare risorse specializzate nella vendita di software
Proporre il software sul mercato è molto diverso dal vendere altri tipi di prodotto. I team di vendita presenti nelle imprese che non hanno mai avuto a che fare col software possono trovare enormi difficoltà nel cambio prodotto, anche adeguando le loro competenze. I venditori devono essere in grado di presentare il prodotto ai potenziali acquirenti: ciò significa dare delle dimostrazioni del suo funzionamento e saper rispondere ai dubbi del cliente sul perché il prodotto può rivoluzionare il loro business.
La vendita di un prodotto come il software, inoltre, non si esaurisce solo al momento dell'atto d'acquisto: prevede un certo livello di fiducia da parte del cliente e un supporto continuo durante tutta la vita del software. Poiché ogni acquirente si aspetta di generare un valore specifico per il proprio business, i venditori devono conoscere a fondo gli obiettivi del cliente e supportarli non solo nel processo di acquisto, ma anche nelle fasi di aggiornamento e misurazione delle performance.
Creare un ambiente di lavoro adatto ai talenti
Le aziende che vogliono puntare sulla cultura del software devono essere in grado di costruire un ambiente di lavoro prolifico per gli sviluppatori. Vista la carenza di talenti attuale, che si prevede possa durare ancora per molti anni, è importante investire sia sul mantenere i dipendenti in azienda che sull'assumerne di nuovi. I talenti hanno bisogno di autonomia, opportunità di crescita e un ambiente dove poter condividere le proprie idee. I leader e i product manager devono preoccuparsi della soddisfazione dei propri talenti e offrirgli strumenti per migliorare le proprie abilità.
Ormai quasi tutte le imprese hanno compreso l'importanza di diventare dei business incentrati sul software e stanno intraprendendo la trasformazione. Affinché la transizione riesca e la cultura del software diventi un tutt'uno con l'azienda, il cambiamento deve avvenire a partire dai vertici aziendali per poi riflettersi su tutta l'organizzazione.