Snapdragon: lo sviluppo procede veloce e l’automotive diventa sempre più importante

L'automotive sta diventando sempre più importante per Qualcomm, tanto da influenzare l'evoluzione della sua piattaforma Snapdragon

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a cura di Giancarlo Calzetta

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La piattaforma Snapdragon di Qualcomm è molto versatile. Tutti noi la conosciamo più o meno direttamente per la sua incarnazione mobile dal momento che è presente all’interno di molti smartphone Android e riunisce in una sola soluzione moltissime componenti quali al CPU principale, il modem, la parte di gestione della fotocamera, la sensoristica e così via.

Da qualche tempo, però, Snapdragon si declina anche in altre cinque sottocategorie che includono il settore automobilistico, quello di realtà aumentata e virtuale, computer Windows, console e intelligenza artificiale. Tanta carne al fuoco che potrebbe comportare una dispersione degli sforzi nello sviluppo della piattaforma.

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Abbiamo così chiesto a Enrico Salvatori, Presidente di Qualcomm Europe, come sta procedendo lo sviluppo di Snapdragon, quali novità ci sono e in che direzione si muoveranno nei prossimi mesi.

“Lo sviluppo di Snapdragon” – ha specificato Salvatori – “è sicuramente spinto principalmente dal suo utilizzo nelle piattaforme mobile, dal momento che è il settore in cui siamo più forti, ma il mercato automotive sta crescendo molto in fretta ed è diventato uno dei driver nello sviluppo”.

“Cerchiamo sempre” – continua Salvatori – “di tenere sott’occhio le necessità di tutti i mercati che andiamo a indirizzare con la piattaforma, ma mentre gli altri verticali sono un po’ una ‘emanazione’ della versione mobile, con l’interesse mostrato dalle case automobilistiche verso il nostro digital chassis abbiamo raggiunto una massa critica per dedicare più sforzi a questa declinazione”.

C’è da dire che il mercato delle automobili è particolarmente interessante per i produttori di chip dal momento che le auto stanno diventando sempre più dei concentrati di tecnologia e si prevede che ogni esemplare avrà al suo interno dai 20 ai 30 chip.

“I produttori di automobili” – dice Salvatori – “si sono dimostrati particolarmente interessati alla versatilità della nostra offerta: possiamo andare dalla soluzione che include ogni aspetto della gestione dell’entertainment e dell’elettrificazione dell’auto fino a una modularità molto fine che permette di integrare le soluzioni che sono già state sviluppate sulla nostra piattaforma oppure di estrapolare le nostre soluzioni e montarle sulle piattaforme proprietarie”.

Quindi lo sviluppo di Snapdragon per automotive si sta evolvendo in direzioni anche diverse da quelle che vediamo per gli altri utilizzi e questo succede anche perché per essere usati sulle auto i prodotti hanno bisogno di certificazioni molto più severe per quanto riguarda gli ambienti e i parametri di funzionamento. Basti pensare alle temperature che si raggiungono sui tetti della auto in estate o la polverosità di alcuni ambienti nel cofano.

Infine, c’è il grande vantaggio di avere a disposizione una quantità di energia che è decisamente superiore a quella che si può trovare a bordo di uno smartphone o di un computer portatile. In questo modo si possono anche andare a rompere delle barriere prestazionali che erano state piazzate sulla versione mobile per garantire l’autonomia dei dispositivi.

Snapdragon, quindi, è ancora una piattaforma che trova la maggior parte dei suoi sviluppi nelle esigenze mobili, ma il crescere del mercato automotive ne sta spingendo l’evoluzione in direzioni diverse, sfruttando team dedicati. Probabilmente, la stessa cosa accadrà in altri settori, se la piattaforma dovesse essere accettata in grandi volumi.

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