Smart speaker e utenti: un rapporto in evoluzione

Sempre più utenti vengono conquistati dalla comodità degli smart speaker e dalla possibilità di accedere facilmente a un gran numero di contenuti.

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a cura di Marina Londei

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Gli smart speaker come Alexa o Google Home sono sempre più usati dagli utenti: il periodo pandemico ha quasi raddoppiato il numero di persone che utilizza gli assistenti vocali in casa. Gestire impegni, rimanere aggiornati sulle ultime notizie, ma anche semplicemente ascoltare musica sono diventati compito esclusivo degli smart speaker. Una ricerca di OFcom ha analizzato l'uso che gli utenti fanno di questi assistenti e il loro rapporto con essi.

Gli usi principali degli smart speaker

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È emerso che la maggior parte degli utenti utilizza gli assistenti vocali per ascoltare musica, radio e aggiornamenti sul meteo. L'aspetto migliore degli speaker è senz'altro la comodità di accedere a un'enorme quantità di informazioni senza doverle cercare in autonomia, potendosi occupare di altro nel mentre.

Una buona parte degli intervistati usa gli assistenti vocali per accedere alle notizie del giorno. La maggior parte di essi ha però rivelato di usarli solo come un'aggiunta all'informazione ottenuta dalla televisione o dai quotidiani. La questione delle news ha diviso gli utenti: una parte apprezza che gli speaker personalizzino il contenuto da presentare, mentre l'altra lo ritiene quasi disturbante per via del controllo e filtraggio delle notizie.

Utenti e smart speaker: un rapporto sempre più "umano"

Alcuni intervistati hanno sottolineato il fatto che Alexa o Google Home siano diventati dei veri e propri compagni di vita e che li aiutino a sentirsi meno soli. Il periodo di pandemia ha costretto miliardi di persone a rimanere chiuse in casa e la possibilità di poter parlare con qualcuno in qualsiasi momento è stata spesso una salvezza. Molti utenti hanno anche ammesso di aver "antropomorfizzato" i loro assistenti vocali, riferendosi ad essi con "lui" o "lei" e aggiungendo "grazie" o "per favore" alle richieste.

Inoltre, gli utenti con disabilità hanno riconosciuto un significativo miglioramento della loro vita: gli smart speaker gli hanno concesso più indipendenza e autonomia nelle incombenze di tutti i giorni.

Perché non usarli?

Nonostante la percentuale di utenti di smart speaker sia aumentata, le persone che li usano sono ancora la minoranza; non stupisce quindi che la divisione Amazon più in crisi sia proprio quella di Alexa, dove sono stati fatti anche i maggiori tagli di personale.

Perché molte persone scelgono di non usarli? La maggior parte degli intervistati ha rivelato di non averne bisogno o di non vederne una reale utilità. Alcuni hanno dichiarato di aver paura di essere spiati dai produttori o da enti terzi, oppure di rimanere vittime di cyberattacchi.

In generale c'è ancora molto disinteresse verso questi sistemi: la maggioranza delle persone vede gli assistenti come un lusso o un capriccio più che una necessità.

Senza una casa completamente (o quasi) domotica, l'uso degli smart speaker si riduce a un mero distributore di contenuti. I veri benefici degli assistenti vocali si hanno quando c'è una vera integrazione con gli altri sistemi casalinghi. Gli speaker sono senza dubbio riusciti a cambiare il modo con cui i consumatori accedono a determinati contenuti, ma per un'adozione significativa ci vorrà ancora del tempo.

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