Sempre meno contante per le PMI italiane, i pagamenti con carta piacciono a (quasi) tutti

Secondo un recente studio di Visa un’azienda su tre accetta pagamenti con carta. Una soluzione che piace perché aiuta a far crescere il fatturato, tra le altre cose.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

In Italia il 74% delle piccole e medie imprese (PMI) ha adottato pagamenti con carta nell'ultimo anno, secondo uno studio di Visa. Questa tendenza è particolarmente evidente nei settori retail e hospitality, dove semplicità, sicurezza e un incremento del fatturato fino al 15% sono stati i benefici principali riportati dalle aziende. Questo cambio risponde alla crescente domanda dei consumatori per opzioni di pagamento più moderne e sicure, segnando un passo significativo verso la digitalizzazione delle transazioni commerciali.

Naturalmente c’entra qualcosa la recente legge che obbliga tutti gli esercizi commerciali ad accettare i pagamenti con carta qualsiasi sia la cifra, ma se all’inizio si trattava semplicemente (e magari controvoglia) di adempiere a un obbligo, oggi sempre più persone vedono i vantaggi dei pagamenti elettronici. 

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Le PMI che hanno implementato pagamenti elettronici hanno infatti osservato un significativo miglioramento nell'efficienza operativa. La semplicità del processo di pagamento non solo riduce i tempi di transazione, ma anche i costi associati alla gestione del contante (come trasporto, sicurezza, eventuali commissioni bancarie). In particolare, l'aumento della sicurezza è stato un fattore cruciale, poiché i pagamenti digitali riducono il rischio di furti e frodi, proteggendo sia i commercianti che i clienti.

semplicità, sicurezza e un incremento del fatturato fino al 15% sono stati i benefici principali

L'adozione dei pagamenti con carta ha anche permesso alle PMI di attrarre una clientela più ampia, inclusi turisti e utilizzatori abituali di carte di credito e debito. In altre parole, oggi è più interessante - se non necessario - raggiungere e soddisfare quei consumatori che semplicemente non vogliono più usare il contante. Un numero di persone crescente che obbliga ad adeguarsi. 

Per l’azienda è un cambiamento forzato, dunque, ma non privo di vantaggi: si è infatti tradotto in un incremento del volume di affari e un miglioramento del rapporto con la clientela, che apprezza la maggiore flessibilità e sicurezza nelle transazioni.

L’Italia resta, tra i paesi avanzati, una delle aree dove i pagamenti elettronici sono meno diffusi. Circola ancora molto contante ma la situazione è cambiata profondamente negli ultimi due anni. Secondo Visa il cambiamento aiuta le aziende a restare competitive e a funzionare meglio. 

Sicuramente servono partner Fintech competenti e affidabili, in ogni area merceologica e ad ogni livello. Il bar di quartiere avrà bisogno di qualcuno come SumUP e Satispay per venire incontro ai clienti, se per caso non vuole avvalersi di servizi bancari tradizionali. 

Questa ondata allo stesso tempo può innescare una nuova primavera delle tecnologie fintech, e la nascita di realtà come swan.io sembrano in effetti la diretta conseguenza di un progressivo abbandono dei contanti. 

In un circolo virtuoso, più le soluzioni fintech migliorano e si diffondono e più diventa facile “vivere senza contante”; e allo stesso tempo, più le persone accantonano i contanti, e più le tecnologie fintech si sviluppano e si diffondono.

Immagine di copertina: peopleimages12

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