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Revolv Space: componenti autonome e affidabili per i piccoli satelliti

Revolv Space è una startup di Torino che produce componenti autonome e affidabili che massimizzano la generazione di energia sui piccoli satelliti.

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a cura di Marina Londei

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Il settore della space economy continua a crescere, ma ci sono ancora alcune sfide importanti da risolvere. È il caso per esempio degli asset spaziali, in particolare componenti di piccoli satelliti come telecamere, sensori e antenne che operano per meno del 20% del tempo di orbita.

A causa delle limitazioni dei bus dei satelliti di piccole dimensioni, la potenza di queste risorse non viene pienamente sfruttata e le perdite economiche sono significative. 

Revolv Space è una startup attiva nel settore della space economy che mira a garantire la continuità delle operazioni per i dispositivi montati su piccoli satelliti. La compagnia produce componenti autonomi di nuova generazione che consentono la piena monetizzazione delle risorse spaziali, potendo contare su un'architettura robusta e fail-safe.

La startup è nata nel 2021 in Olanda e si è sviluppata grazie al programma di incubazione dell'ESA che ha permesso alla compagnia di costruire un network di conoscenze e ottenere il supporto di persone esperte del settore. In seguito Revolv Space ha aperto un ufficio anche in Italia, a Torino, dove ora ha la sede principale. 

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satellite

Filippo Oggioni, co-fondatore e Chief Commercial Officer di Revolv Space, spiega che l'idea della compagnia è nata quando lui e i suoi colleghi si sono resi conto che gli attuatori per pannelli solari erano una tecnologia standard per i grandi satelliti in orbita geostazionaria, ma non per quelli più piccoli come i Cubesat.

Questi dispositivi vengono usati per ruotare i pannelli solari del satellite e dirigerli verso il sole, ponendoli in una configurazione ottimale per massimizzare la generazione di energia. 

Oggioni afferma che i pannelli orientabili non vengono installati sui satelliti di dimensioni ridotte perché sono un ulteriore dispositivo soggetto a possibili rotture e possono quindi compromettere la riuscita della missione; per questo Revolv Space con le sue soluzioni ha investito su una maggiore affidabilità del sistema a costi contenuti. 

I prodotti della startup possono infatti contare su meccanismi di backup che riportano i pannelli nella configurazione migliore senza però pesare sui costi. "Quando si parla di satelliti più piccoli i costi devono scendere e quindi anche l'affidabilità scende; noi stiamo cercando di rompere questo paradigma" spiega Oggioni. 

Revolv Space si occupa dello sviluppo completo dei suoi prodotti, assemblando i diversi componenti, sviluppando la logica di controllo e il software embedded ed eseguendo i test di performance nel laboratorio presente a Torino. 

Anche i macchinari presenti nella facility, come la camera termovuoto usata per ricreare i cicli termici e il vuoto che i satelliti sperimentano nello spazio, sono stati sviluppati in casa dalla compagnia; proprio questo le ha permesso di investire sulla riduzione dei costi senza rinunciare all'affidabilità del sistema.

Il primo prodotto realizzato da Revolv Space è SARA - Solar Array Rotatory Actuator, un attuatore capace di raddoppiare la potenza media disponibile per il satellite grazie al tracking autonomo della posizione del sole. 

Su questo prodotto la startup ha sviluppato tre prototipi: un modello ingegneristico, un modello di qualificazione e un modello di volo, attualmente in fase di assemblaggio. Il team ha già svolto test di tipo funzionale e ambientale che hanno qualificato il prodotto in ambiente rilevante, vicino a quello finale. 

Gli obiettivi di Revolv Space

La compagnia ha lavorato intensamente su SARA, ma non ha intenzione di fermarsi a questo prodotto e mira a espandere il proprio business oltre i sistemi autonomi robotici. I quattro fondatori hanno già individuato due aree di espansione principali: la prima riguarda la generazione di energia a bordo del satellite, mentre la seconda contempla lo sviluppo di un meccanismo di puntamento a due assi per orientare altri dispositivi, come antenne thruster terminali laser per la comunicazione ottica. 

Revolv Space è una realtà molto giovane ma può contare su un livello di expertise elevato, visto che collabora già con due grandi clienti commerciali europei. La startup prevede di effettuare il primo lancio di SARA il prossimo ottobre e diventare un punto di riferimento del settore.

Attualmente il mercato conta un numero limitato di player, quindi Revolv Space mira a posizionarsi tra i principali nomi del settore. "Stiamo facendo qualcosa di nuovo, lo stiamo facendo da zero e vogliamo cambiare le cose nel nostro settore" ha affermato Oggiani. 

Per fare ciò, la compagnia ha investito notevolmente sulla crescita e sull'espansione del team, attirando anche talenti non italiani a Torino, ed è attualmente alla ricerca di nuove figure per supportare i propri obiettivi. 

Revolv Space ha intenzione di mantenere il proprio tratto internazionale e favorire la circolazione di idee, supportando il settore della space economy in Italia. 

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