Quasi un italiano su due ha acquistato online nel 2022

L’ultimo rapporto Istat sul rapporto tra cittadini e digitale mostra una propensione crescente agli acquisti online e una forbice in attenuazione nella diffusione di Internet tra nord e sud.

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a cura di Dario Orlandi

L’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, ha pubblicato un nuovo report che indaga il rapporto tra gli italiani e gli strumenti informatici. Il dato più notevole è la crescita del commercio elettronico, che è stato utilizzato (almeno una volta) da quasi un italiano su due (48,2%).

Gli uomini, i residenti del Nord e i giovani tra i 20 e i 24 anni sono i più propensi ad acquistare online. La maggior parte delle persone ha acquistato capi di abbigliamento, scarpe o accessori, seguiti dagli articoli per la casa e dai film o le serie in streaming o download.

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Tra coloro che hanno fatto acquisti online nei tre mesi precedenti l'intervista, il 73,4% dichiara di non aver riscontrato problemi, mentre il 13,5% ha riscontrato problemi di consegna e il 5,5% ha ricevuto merci difettose.

Problemi tecnici sul web durante l'ordine o il pagamento via Internet sono stati riferiti dal 4,3% degli utenti, mentre il 3,9% ha lamentato difficoltà nell'inoltrare reclami o ha ricevuto risposte insoddisfacenti.

L'andamento del commercio elettronico in Italia ha subito una flessione nel 2022 a causa della fine delle restrizioni dovute alla pandemia, e lo stesso andamento è stato riscontrato in altri paesi europei come Danimarca, Germania, Olanda e Francia.

La diffusione di Internet

Nel 2022 la diffusione di Internet tra le famiglie residenti in Italia con almeno un componente di 16-74 anni è del 91,4%, in linea con la media EU27 del 92,5%. Tuttavia, se si includono tutte le famiglie residenti in Italia, la quota di quelle che dispongono di un accesso a Internet scende all'83,1%.

In particolare, le famiglie composte solo da anziani mostrano una minore diffusione, con solo il 49,8% di esse che dispone di un accesso a Internet. Le famiglie con almeno un minore hanno il 98,8% di accesso, mentre quelle senza minori ma con componenti non solo anziani hanno il 93,4% di accesso.

Le analisi territoriali rivelano un gradiente Nord-Sud. Il Trentino-Alto Adige e la Lombardia sono le regioni con la percentuale più alta di famiglie connesse a Internet, mentre la Puglia, la Basilicata e la Calabria sono le regioni con la percentuale più bassa.

Nel corso degli ultimi tre anni i divari territoriali si sono progressivamente attenuati, con una diminuzione della distanza tra il Nord e il Mezzogiorno da 7,5 punti percentuali nel 2020 a 4,9 punti percentuali nel 2022.

Il rapporto evidenzia che, nel 2022, il 77,5% della popolazione di età superiore ai 6 anni ha utilizzato Internet negli ultimi tre mesi, con un aumento del 7% rispetto al 2020. L'uso di Internet si avvicina alla saturazione per gran parte della popolazione, con una percentuale di connessione giornaliera pari al 65,1%.

Le principali motivazioni per non utilizzare Internet sono la mancanza di capacità e la percezione che non sia uno strumento utile o interessante, mentre le motivazioni economiche riguardano soprattutto il costo dei collegamenti o degli strumenti necessari.

Sono stati registrati progressi nella riduzione dei divari di genere e geografici, sebbene le fasce di età più anziane e il Mezzogiorno rimangano in ritardo rispetto al resto del paese. Il titolo di studio continua a essere un fattore discriminante per l'accesso a Internet.

Comunicazione, salute e PA

Anche nel 2022, la maggior parte degli utenti di Internet utilizza la rete per comunicare tramite servizi di messaggistica istantanea, chiamate online e posta elettronica. Inoltre, molti utenti utilizzano il web per guardare video, ascoltare musica e partecipare ai social network.

Un numero significativo di persone cerca informazioni sulla salute online, con il 46,1% degli utenti sopra i 14 anni che hanno cercato informazioni sanitarie nei tre mesi precedenti. Il 25,1% ha prenotato un appuntamento medico online e il 24% ha consultato la propria cartella clinica online.

La consultazione della cartella clinica online ha registrato l'incremento maggiore (+8,2%) rispetto all'anno precedente, soprattutto in Trentino Alto-Adige e Lazio. Questi dati indicano una crescente tendenza all'uso della tecnologia digitale nel settore sanitario, che offre maggiore comodità e accessibilità ai servizi sanitari per molti utenti.

Il rapporto 2022 aggiunge una nuova sezione dedicata all'utilizzo della rete per interagire con la Pubblica Amministrazione.

I risultati mostrano che il 45,4% delle persone di 14 anni e oltre che hanno utilizzato Internet negli ultimi 12 mesi hanno scaricato o stampato moduli dai siti web della Pubblica Amministrazione, il 40,3% ha preso appuntamenti e il 27,1% ha consultato i siti web della Pubblica Amministrazione per informazioni sui servizi.

Sono emerse però differenze significative legate all'età, al genere e al territorio. L'11,2% ha fatto online l'iscrizione a scuola o università, l'11,4% ha fatto online la richiesta di certificati o documenti e il 9,8% ha richiesto prestazioni di previdenza sociale.

Il 37,8% degli individui che hanno utilizzato i siti o le app della PA o dei gestori di servizi pubblici ha riscontrato almeno un problema durante la consultazione, come problemi tecnici, difficoltà di utilizzo del sito web o dell'app e difficoltà di accesso al servizio su smartphone o tablet.

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