Papa Francesco, tre citazioni da appendere in ufficio

Tre frasi di Papa Francesco selezionate per rafforzare cultura aziendale e motivare i dipendenti con principi etici universali, facilmente applicabili nei contesti di lavoro quotidiano.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

1

 

Tra le molte, moltissime frasi di Papa Francesco che vale la pena di ricordare, ce ne sono tre che sembrano ideali per migliorare l’ambiente di lavoro. Tre messaggi essenziali invitano a coltivare talento, servire con umiltà e collegare preghiera ad azione: consigli universali che any team può appendere accanto al codice di condotta.

Coltivare il talento

Il valore di queste parole non risiede nella predicazione religiosa, bensì nella loro capacità di offrire criteri operativi a chi guida persone e progetti: etica applicata al lavoro significa ricordare che un’organizzazione cresce quando riconosce i doni dei singoli, esercita il potere come servizio e trasforma dichiarazioni culturali in attività misurabili dentro budget, tempi e obiettivi condivisi.

Cari giovani, non sotterrate i talenti, i doni che Dio vi ha dato! Non abbiate paura di sognare cose grandi!

Postava su X @Pontifex_it nel 2013. il Pontefice lega responsabilità individuale e visione collettiva. Talento che diventa bene comune è la sintesi utile ai responsabili HR che cercano di contrastare quiet quitting e turnover: non basta identificare competenze, serve renderle visibili, alimentarle con percorsi formativi open-source e distribuirne i risultati all’intero ecosistema aziendale.

Il leader è un servitore

Ogni uomo e ogni donna che assume responsabilità di governo deve porsi queste due domande: io amo il mio popolo per servirlo meglio? E sono umile da sentire le opinioni degli altri per scegliere la migliore strada?

L’omelia mattutina del 16 settembre 2013 propone la seconda massima: chi governa deve domandarsi se ama il proprio popolo e se sa ascoltare voci diverse. Era un messaggio diretto ai leader del mondo, ma si adatta molto bene anche ai leader aziendali, perché sottolinea il concetto di leadership come servizio. 

E qui vale la pena ricordare che “ministro” significa proprio servitore. Significa proprio che il manager o dirigente deve vedersi come responsabile del benessere e del successo dei suoi sottoposti. 

Dunque il leader deve essere al servizio dei suoi sottoposti, che si tratti di un capo di governo o di un team manager. E questo significa abbracciare anche strumenti innovative come briefing settimanali impostati su domande aperte, retrospettive basate su dati, rotazioni di ruolo che riducono le asimmetrie informative e aiutano a prendere decisioni allineate con le aspettative della comunità interna. Qualunque cosa possa essere utile per far emergere le opinioni di tutti, e che permetta al “capo” di servire al meglio la propria comunità di lavoratori. 

I soldi non sono lo scopo, sono la conseguenza

Se denaro e mondanità diventano il centro della nostra vita, ci afferrano e noi perdiamo l’identità di uomini

Il Pontefice ricorda che un’organizzazione degenera quando gli indicatori economici dettano ogni scelta, riducendo le persone a variabili di costo. La soluzione è allineare vision e mission a obiettivi che riflettano un valore umano condiviso: riduzione dell’impronta climatica, inclusione, benessere psicosociale ... sono molte le “cose buone” che ci si può porre come obiettivo senza pensare esclusivamente al denaro. 

Senza dimenticare, ovviamente, che un’azienda ha bisogno di soldi per funzionare, questi devono comunque essere la conseguenza di un’azione più grande, una missione e una visione - i due elementi fondanti di un’azienda appunto. 

Un’eredità che parla anche alle imprese

Papa Francesco lascia un segno profondo non solo nella storia della Chiesa, ma anche nei linguaggi della responsabilità pubblica, della giustizia sociale e – sorprendentemente – della cultura d’impresa. Non ha mai parlato “da manager”, eppure le sue parole trovano spazio. o dovrebbero trovarlo, nei luoghi dove si prendono decisioni che influenzano persone, territori e generazioni future. 

La sua capacità di riportare l’attenzione sull’essenziale – la dignità dell’essere umano, la cura dell’ambiente, il valore della comunità – offre spunti utili a chiunque gestisca un’organizzazione.

Un’impresa è davvero forte quando sa attrarre talenti, ascoltare chi lavora al suo interno, distribuire valore lungo tutta la filiera e contribuire alla qualità della vita nei territori in cui opera. Le parole del Papa aiutano a tenere la rotta: coltivare i talenti, esercitare il potere come servizio, non lasciarsi sedurre dal denaro come unico obiettivo.

Le buone pratiche ci sono già: aziende che coinvolgono i dipendenti nella definizione degli obiettivi sociali, che rendono trasparente l’impatto ambientale dei propri processi, che fanno della salute psicologica un pilastro della strategia HR. Altre stanno rivedendo le politiche di bonus per legarle al raggiungimento di obiettivi etici verificabili, non solo alle performance economiche. Ogni passo in questa direzione avvicina l’impresa a una dimensione più umana.

Papa Francesco ci lascia un’idea semplice ma radicale: non si costruisce nulla di solido partendo dall’ossessione per la crescita, ma solo dal desiderio di generare del bene. Questa idea può diventare il cuore di una nuova cultura manageriale, capace di resistere alle pressioni del breve termine e di guardare più lontano.

Il vuoto lasciato da Papa Francesco si riempirà, forse, con altri leader. Ma le sue frasi restano come bussola. E nel mondo delle aziende, più che altrove, c’è bisogno di bussola. Perché lì si decide non solo come produrre, ma anche che tipo di mondo contribuire a costruire.

 

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

1 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


0
Quanto fate schifo, pur di usare le keyword del momento fareste articoli inutili pure su vostra madre.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.