OVH delega ai partner i servizi sulle proprie infrastrutture cloud

Il provider francese, in forte crescita nel nostro Paese, sviluppa una rete di partner locali certificati per vestire con servizi le proprie infrastrutture da offrire ad aziende grandi e piccole

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a cura di Loris Frezzato

Infrastrutture affidabili a disposizione di partner che vogliono costruire servizi business da offrire ad aziende di qualsiasi classe dimensionale.

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Ѐ quanto sta proponendo la francese OVH al canale, prospettando interessanti opportunità a quegli operatori, dalle agenzie Web ai system integrator, che possono accompagnare i propri clienti nel percorso, graduale, di trasformazione e innovazione verso il cloud.

OVH nasce in Francia nel 1999 e oggi si pone come primo hosting provider in Europa e terzo a livello mondiale, per un totale di 800.000 clienti e una banda passante proprietaria di 3 terabit. L'azienda ospita 20.000 server in 17 datacenter attivi, 15 dei quali in Francia e 2 in Canada.

Una copertura del mercato che accompagna a importanti investimenti in ricerca e sviluppo «140 milioni di euro tra il 2013 e il 2014 solo per la parte di innovazione dell'infrastruttura, ossia Web, server e cloud - afferma Dionigi Faccenda, direttore sales & marketing di OVH Italia - e altre ingenti somme sono previste per i prossimi anni. Investimenti che sulla parte tecnologica ci svincolano da qualsiasi legame preferenziale con brand, liberi quindi di scegliere di volta in volta i sistemi più adatti. Con server realizzati da noi, grazie alla forte vocazione tecnologica, avvalorata dal fatto che un'alta percentuale dell'organico è composta da ingegneri. Ciò non esclude, ovviamente, la collaborazione con importanti brand, come VMware, di cui copriamo tutta la virtualizzazione standard; con Microsoft, di cui distribuiamo Windows Azure Pack e con Intel, da cui addirittura riusciamo ad avere i processori in anteprima ancora prima di immetterli nel mercato».

Dionigi Faccenda OVH

Dionigi Faccenda, direttore sales & marketing di OVH Italia

OVH tiene comunque a precisare che il proprio focus è occuparsi dell'infrastruttura e non dei servizi o del software che vi si appoggiano, delegando questa parte di business alla propria rete di partner: «Aziende che offrono servizi o software, che lavorano nell'ambito B2B con provata professionalità nell'IT - specifica Faccenda -, che utilizzano le infrastrutture OVH per trasferire valore ai clienti, basandosi su un'offerta infrastrutturale con un alto rapporto tra qualità e costi, e massima trasparenza sui servizi offerti, già ben visibili fin dalle prime schermate del nostro sito Web».

Servizi che vengono offerti a tutti i gradi dimensionali delle aziende, senza distinzione di qualità o costi. Anzi. «Le nostre aziende di riferimento, sia sul fronte utenti, sia su quello dei partner, sono piccole realtà, prevalentemente agenzie Web, piccoli integratori IT, oltre alle aziende, le quali, spesso,  non hanno un IT interno e si rivolgono, comunque, al canale - riprende il manager -. Servizi la cui affidabilità e serietà sono riconosciute dal mercato, con la garanzia di sicurezza contro gli attacchi DDoS o la banda passante, banda e/o infrastruttura dedicata, oltre a tutte le certificazioni sia statunitensi sia europee».

E proprio a supporto del canale, è stato da poco inaugurato un portale, direttamente collegato a quello di OVH, dedicato al programma partner, senza fee di ingresso, che oggi vede già 250 partner italiani attivi, i quali intervengono sull'assistenza agli utenti che si appoggiano alle infrastrutture OVH. Un progetto che ha avuto l'Italia come pilota e che ora si sta allargando anche ad altre country.

Primo passo verso i servizi, che per i partner certificati va oltre: «Abbiamo un'infrastruttura di cloud dedicato sulla quale si appoggia la virtualizzazione, ambito in cui i clienti necessitano il supporto dei partner, tutti certificati Vmware - dettaglia Faccenda - offrendosi al cliente come tramite tra il dedicated server e il processo di virtualizzazione. Un altro servizio può essere, poi, l'estensione verso l'esterno del datacenter dei clienti, o l'adozione di servizi cloud sul pubblico utilizzando un'infrastruttura privata, contribuendo al disegno di datacenter ibridi».

Tre i livelli di partnership previsti, con la parte della Community: di base, aperta a tutti, di partner Certificato, per chi vuole avere un livello di interazione maggiore impegnandosi nello sviluppo di competenze non solo tecniche, spesso già presenti, ma anche di mercato, per le quali OVH fornisce supporto di marketing e di sales. Il livello maggiore, il Premium, riservato invece a quelle realtà, una decina in Italia, che collaborano congiuntamente a OVH anche nella fase di ricerca e sviluppo, con un ruolo attivo nella progettazione.

In Italia la filiale di OVH è presente dal 2008 a Milano, e oggi impiega 15 persone, prevedendo il raddoppio in capo a un anno e mezzo, segno di un mercato locale molto vivace. «Persone che integreremo all'interno della nostra struttura nazionale di supporto di primo e secondo livello per risolvere problemi o dubbi sulle configurazioni, portando l'alta qualità comprovata della nostra infrastruttura anche sul lato dell'assistenza, con la garanzia che viene fornita a livello locale. Con la convinzione che la vicinanza con i clienti abbia ancora un valore fondamentale» conclude Faccenda.

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