La nuova versione di MySQL 9.0, uscita il 1° luglio 2024, ha generato delusione tra gli esperti del settore, sollevando dubbi sulle priorità di Oracle. Questo rilascio, definito da Oracle come un "Innovation Release", non ha soddisfatto le aspettative degli utenti.
Molte delle nuove funzionalità, come il supporto ai vettori e le procedure memorizzate in JavaScript, sono disponibili solo nella versione a pagamento HeatWave. Una scelta che ha fatto alzare più di un sopracciglio, e ora molti dubitano riguardo alle intenzioni di Oracle con la Community Edition di MySQL, che potrebbe perdere competitività.
Tanto per cominciare ci sono diversi bug. Una cosa che si potrebbe considerare normale, ma si inserisce in uno scenario più complesso: Jean-François Gagné di Aiven ha segnalato un bug critico che causa il crash del daemon MySQL durante la creazione di numerose tabelle. Allo stesso modo, Peter Zaitsev di Percona ha espresso preoccupazione per la mancanza di nuove caratteristiche, suggerendo che Oracle potrebbe essere più concentrata sul proprio database analitico proprietario, HeatWave.
Carl Olofson, vice presidente di IDC, ha difeso Oracle affermando che alcune innovazioni non sono adatte alla Community Edition e che l'implementazione di HeatWave richiede l'infrastruttura gestita da Oracle. Spiegazioni che tuttavia non hanno convinto tutti.
Andando oltre la delicata questione della Community Edition, tra le principali novità di MySQL 9.0 si trovano il tipo di colonna VECTOR e le procedure memorizzate in JavaScript. Entrambe queste nuove funzioni hanno alcuni limiti significativi: ad esempio, le colonne VECTOR non possono essere utilizzate come chiavi e molte funzioni MySQL non le supportano. Inoltre, il plugin MySQL Native Password non è più supportato, il che causa problemi di compatibilità con applicazioni PHP più vecchie.
La delusione della comunità su MySQL 9.0 rinnova l’attenzione su un tema che riguarda moltissime aziende, vale a dire il delicato equilibrio tra la versione commerciale a la Community Edition. Quasi tutti offrono una versione gratuita e meno potente del loro prodotto principale, ma di solito si tratta di un software funzionale e adeguato a molte esigenze, capace di eseguire almeno le funzioni principali. Questa volta però Oracle sembra aver preso una strada diversa, e gli sviluppatori potrebbero sentirsi traditi e abbandonati da questa scelta.
Gli utenti si aspettavano un maggiore impegno da parte di Oracle nel mantenere MySQL all'avanguardia delle tecnologie open source, ma l'enfasi sulle funzionalità a pagamento ha creato un sentimento di abbandono tra gli sviluppatori che utilizzano la versione Community.