Italiani sempre più digital, ma la TV resta il nostro grande amore

Nel 2024, la spesa degli italiani per i contenuti digitali raggiunge 3,7 miliardi di euro. Il video intrattenimento domina, mentre la Smart TV si conferma il dispositivo centrale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La fruizione di contenuti digitali in Italia continua a crescere, con una spesa complessiva che nel 2024 ha toccato i 3,7 miliardi di euro, segnando un aumento del 5% rispetto all’anno precedente

I dati dell’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano mostrano come il video intrattenimento resti il comparto principale con 1,67 miliardi di euro di spesa, seguito dai videogiochi (1,45 miliardi, +5%) e dall’audio digitale, il segmento in più rapida espansione (+20%). Anche l’editoria digitale cresce, seppur più lentamente (+3%). 

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Tuttavia, a fronte di questa transizione al digitale, un dato sorprende: la TV si conferma il centro dell’esperienza mediatica per gli italiani. Seppure in una nuova veste, la “vecchia” televisione gioca ancora la parte del leone. 

Questa evoluzione ha implicazioni significative per le aziende e i professionisti, in particolare nei settori del marketing e della pubblicità. Il crescente utilizzo di modelli Ad-supported Subscription Video On Demand (ASVOD) dimostra che i consumatori sono sempre più disposti a fruire contenuti con inserzioni pubblicitarie, a patto che il costo degli abbonamenti resti contenuto. Ciò apre nuove opportunità per i brand, che possono segmentare meglio i propri target grazie ai dati di fruizione e investire in campagne pubblicitarie più mirate. 

Inoltre, la forte crescita dell’audio digitale e la stabilità dell’editoria online indicano che esistono spazi di investimento anche nei podcast e negli audiolibri, se supportati da modelli di monetizzazione efficaci.

L’analisi del comportamento degli utenti mostra che, nonostante l’espansione dell’offerta digitale, le persone tendono a razionalizzare la propria fruizione, selezionando con maggiore attenzione i contenuti e riducendo il numero di abbonamenti attivi. Questo fenomeno impone ai fornitori di servizi digitali di differenziare le proprie strategie, proponendo pacchetti più flessibili e formule che bilancino contenuti gratuiti e a pagamento. 

I dati mostrano anche che il 95% degli italiani ha fruito almeno di un contenuto digitale nell’ultimo anno, ma il consumo si sta polarizzando verso poche categorie consolidate, come video e informazione.

Un altro aspetto rilevante riguarda il settore dei videogiochi, che ha recuperato terreno dopo un 2023 più incerto. Il ritorno degli utenti agli acquisti di nuovi titoli piuttosto che di hardware suggerisce che il focus del mercato si sta spostando nuovamente sul software e sui servizi di gaming online. Questo trend, unito alla crescente diffusione degli abbonamenti e (ma non molto in Italia) del cloud gaming, offre spunti per sviluppatori e publisher. Pur essendo un mercato già molto grande, c’è molto spazio di crescita che si può sfruttare. 

Infine, la lotta alla pirateria resta una sfida per il settore: nel 2023, la visione illegale di contenuti digitali ha generato 2 miliardi di euro di perdite per il sistema economico italiano. A tal proposito vale la pena sottolineare che queste sono sempre stime approssimative: prende per valida l’idea che una persona che usa un contenuto pirata lo pagherebbe a prezzo pieno; ma ovviamente non è affatto assicurato un rapporto 1:1. Sicuramente però per ogni colpo dato alla pirateria si può contare su un aumento - magari non enorme - degli utenti paganti. 

Nonostante una leggera riduzione del fenomeno, il 39% degli adulti e il 45% degli adolescenti italiani ha scaricato o fruito di contenuti da siti non ufficiali. 

La direzione del mercato digitale in Italia sembra chiara: la TV resta il punto di riferimento per la fruizione, ma il consumo di contenuti è sempre più distribuito tra diverse piattaforme e formati. Per le aziende, diventa cruciale adottare strategie omnicanale, combinando video, audio, gaming e informazione per raggiungere il pubblico nel modo più efficace e su tutti i dispositivi che utilizza quotidianamente.

 

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