Nexthink: il leader nella Dex entra nel mercato italiano

L'azienda di origine svizzera offre soluzioni innovative per la gestione dell'esperienza digitale dei dipendenti.

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a cura di Dario Orlandi

Nexthink è un’azienda piuttosto nota a livello globale, che si sta affacciando soltanto ora al mercato italiano. Il suo core business è la gestione della Digital Employee Experience, un settore in grande crescita che si lega alle funzioni di helpdesk e all’ottimizzazione della qualità del lavoro dei dipendenti.

Donatella Derosa, Enterprise Account Manager Italia e Alamo Pizzini, Senior Solution Lead Italia hanno incontrato la stampa per raccontare la proposta e le prospettive di crescita nel nostro Paese.

Nexthink è un’azienda multinazionale, nata in Svizzera dove è situato uno dei due headquarter (l’altro è situato negli Usa, a Boston); globalmente sono oltre 1.000 i dipendenti, dislocati in 10 uffici nazionali.

1.300 sono invece i clienti worldwide, che lasciano in gestione alla soluzione dell’azienda oltre 15 milioni di endpoint; si tratta di cifre notevoli, che portano ricavi in grande crescita: Nexthink ha infatti registrato un incremento del 42% a livello globale rispetto all’anno scorso, mentre nell’area nordamericana il valore è addirittura del 66%.

Come abbiamo già accennato, l’ingresso nel mercato italiano risale soltanto allo scorso maggio; quindi, il mercato e la clientela sono ancora tutti da costruire.

Il target delle soluzioni proposte da Nexthink sono le aziende di dimensioni medie e grandi; le enterprise, in particolare, si sono dimostrate più mature e ricettive, specialmente nei settori delle utility, del retail e nel bancario e finanziario.

Le caratteristiche di Nexthink

Alamo Pizzini è poi entrato nel dettaglio delle caratteristiche della proposta dell’azienda, che offre funzioni piuttosto originali che possono affiancarsi sia alle tradizionali proposte dedicate all’helpdesk sia agli strumenti dedicati all’HR.

Il tool offre tre funzioni principali: la prima è l’analisi end-to-end, che raccoglie in una vista integrata le informazioni sull’utente, sulle applicazioni, sulla rete e sul “sentiment”, ossia il feedback soggettivo sull’esperienza fornita dai dipendenti.

Uno del punti di forza di Nexthink è l’insieme di strumenti di analisi basati sull’intelligenza che sono capaci di estrarre dalla telemetria e dagli altri dati grezzi una serie di indicatori già “lavorati” e quindi molto più preziosi.

La seconda funzione principale riguarda il coinvolgimento di collaboratori e dipendenti, tramite strumenti di comunicazione che consentono di offrire strumenti di formazione, raccogliere feedback e proporre informazioni puntuali sulle applicazioni e le funzioni aziendali.

Il terzo ambito su cui lavora Nexthink è quello dell’automazione, che consente di meccanizzare azioni di remediation in caso di problemi, invocare comandi remoti sui device, ad esempio per svolgere manutenzione e configurazione.

La soluzione è gestibile tramite una dashboard centralizzata basata sul cloud e si può integrare interfacciare con molti altri strumenti che svolgono funzioni “confinanti”: soluzioni di service desk (ServiceNow), di gestione degli endpoint (Intune) e naturalmente di business intelligence (PowerBI).

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