In questo periodo di profonda trasformazione tecnologica, NetApp identifica sei trend che guideranno l'innovazione nel settore dello storage. A delinearli è Mark Bregman, CTO di NetApp, che sottolinea prima di tutto l'importanza dei dati, che continua ad aumentare poiché raccogliere e gestire l'informazione è ormai diventato "il" business e non un meccanismo a supporto del business. Gli esempi a sostegno di ciò non mancano: da Uber a Airbnb, che sono entrambi società costruite sul controllo di una rete di risorse.
Una seconda aspettativa è l'arrivo di nuovi modelli perché la focalizzazione sui dati richiede nuovi servizi integrati e interoperabili per risolvere problemi complessi di ogni tipo i quali, a loro volta, contribuiranno a generare un cambiamento nelle piattaforme tecnologiche e nell'ecosistema a loro supporto. A sostegno di questo punto di vista NetApp richiama la diffusione di Amazon Web Service come esempio di una nuova piattaforma che è diventata elemento abilitante di nuovi servizi e motore per un nuovo ecosistema di partner.
Il terzo trend è il cloud, che sta diventando catalizzatore e acceleratore del business anche in Italia, dove sempre più azienda scelgono di spostare i loro workload nella nuvola.
«Tra i nostri clienti osserviamo molto fermento - sottolinea Roberto Patano, senior manager Systems Engineering di NetApp - per comprendere in che modo sfruttare le opportunità del cloud per operare processi di trasformazione aziendale. Questo ha un'importante ricaduta sullo storage in aspetti quali, per esempio, il backup. A tale riguardo, vorrei ricordare che NetApp ha da poco annunciato un servizio per effettuare anche in locale il backup dei dati di Office 365, indirizzato alle aziende che vogliono poter mantenere anche in casa i propri dati».
Un altro trend riguarda la progressiva affermazione di nuove tecnologie che puntano a diventare standard "de facto" mano a mano che ci si addentra all'interno del processo di digital transformation. Si pensi, per esempio, alle tecnologie DevOps con modelli di propagazione basati su micro servizi e "mashup" così come all'ormai diffusissimo supporto di Open Stack o all'affermazione delle tecnologie Docker.
Si amplia, diversifica e si fa più flessibile la disponibilità di tecnologie storage e di data management. Tra queste vi è, innanzitutto, lo sviluppo che stanno avendo i dischi a stato solido in termini di capacità e prestazioni, mentre il costo si riduce. Un tema tecnologico importante sarà quello di creare le condizioni per sfruttare gli IOPS forniti dai dischi SSD perché il collo di bottiglia, secondo NetApp, è tornato a essere sui server che non riescono a mettere a disposizione un canale di comunicazione sufficientemente veloce. D'altronde, NetApp sottolinea come la sua soluzione all flash AFF A700 sia in grado di fornire oltre 2milioni e 400mila IOPS in un tempo medio di risposta di 0,69 millisecondi (dati: Storage Performance Council SPC-1 Result). Vi è e poi il tema dell'iperconvergenza, rispetto al quale l'attesa è per le soluzioni di seconda generazione che promettono di affrontare in modo più strutturato la Quality of Service, garantendo prestazioni accuratamente misurabile a supporto delle esigenze aziendali e dei Service Level Agreement.
Il sesto e ultimo trend è quello della consumerizzazione dell'IT; si tratta di un processo avviato da tempo, che NetApp vede in prosecuzione, e che porterà a una maggiore integrazione di servizi e soluzioni pensati per semplificare al massimo l'esperienza d'uso.
"NetApp - ha spiegato Patano - grazie al processo di trasformazione attuato negli ultimi due anni, non è più solo un'azienda che sviluppa sistemi storage, ma vanta una strategia e un portfolio per la data fabric che mette a disposizione l'intera infrastruttura a supporto della memorizzazione e gestione dei dati: file, storage e a blocchi e a object, software-defined, apertura al cloud, gestione, virtualizzazione, hardware e commodity. Un intero ecosistema che permette ai nostri clienti di scegliere. A ciò si aggiungono gli accordi a largo spettro con i principali vendor software".
Due nuovi sistemi storage All flash
NetApp ha rilasciato due nuovi sistemi storage che completano la famiglia All Flash FAS (AFF) Serie A, affiancandosi ai modelli AFF A300 (midrange) e AFF A700 (high end) annunciati lo scorso settembre. Si tratta dei sistemi AFF A200 e AFF A700s che hanno la caratteristica di poter ospitare anche dischi interni.
Il primo dei due modelli è un sistema entry level di dimensioni 2U dotato di un processore a 12 core (lo stesso utilizzato dal modello AFF 8020) e con una capacità di memoria fino a 64 GB. Per ogni controller prevede 2 porte 10GbE per le applicazioni di Cluster interconnect, 4 porte UTA2 (16Gbps FC oppure 10 GbE) per la connettività verso l'host e 2 porte da 12Gb mini-HD SAS per la connessione di storage esterno.
Il sistema storage AFF A700s è una soluzione di fascia alta, di dimensioni 4U, pensata per applicazioni aziendali esigenti, analytics e integrazione cloud, che dispone di CPU a 72 core, di una capacità di memoria fino a 1024 GB (come il modello AFF A700) e dotata di 4 porte 40 GbE QSFP.
Come tutti i sistemi della famiglia AFF, anche i due nuovi modelli sono pensati per potersi connettere a cloud pubblici come AWS, Azure, IBM Cloud e altri, pur garantendo la massima visibilità e controllo dei dati attraverso il cloud e su ambienti on-premise.
"L'array AFF A200 è una soluzione che sono convinto avrà molto successo nel mercato italiano - ha osservato Patano - e tra le piccole e medie aziende che non potevano permettersi una soluzione All-flash ma che, in questo modo, potranno accedere a una soluzione ad aslte prestazioni con una scalabilità elevatissima. AFF A700s è una soluzione adatta per chi deve crescere soprattutto in modo orizzontale ovvero alle applicazioni che non richiedono una straordinaria capacità di memorizzazione ma, invece, prestazioni molto elevate".