Musk vuole comprare OpenAI, ma cosa c'è sotto?

Elon Musk ha offerto 97,4 miliardi di dollari per acquisire OpenAI, ma l'offerta è inferiore alla valutazione dell'azienda e solleva interrogativi sul futuro del mercato dell'intelligenza artificiale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Elon Musk ha proposto di acquistare OpenAI per 97,4 miliardi di dollari, cercando di ottenere il controllo di una delle aziende più influenti nel settore dell'intelligenza artificiale. OpenAI, che ha sviluppato tecnologie come ChatGPT, ha risposto con scetticismo. La proposta arriva in un momento particolare per il settore AI e, anche se è stata rifiutata, ha alcune implicazioni che vale la pena prendere in considerazione. 

Prima di tutto, è ormai evidente che l'intelligenza artificiale è un asset strategico, e il controllo delle aziende leader è cruciale per chiunque voglia dettare le regole del mercato. La competizione tra i principali attori tecnologici non riguarda solo il valore economico, ma anche la gestione dei dati e l'infrastruttura necessaria per lo sviluppo di nuovi modelli. Il dominio su questi sistemi può determinare la capacità di influenzare interi settori industriali. Secondo un'analisi di PwC, l'intelligenza artificiale potrebbe contribuire per oltre 15,7 trilioni di dollari all'economia globale entro il 2030.

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Naturalmente le aziende più grandi si prenderanno anche la fetta più grande della torta, e Musk vuole essere in cima alla piramide. 

Musk offre meno della valutazione di mercato

L'offerta di Musk è inferiore alla valutazione attuale di OpenAI, che solo pochi mesi fa ha raggiunto una stima di 157 miliardi di dollari. L'azienda ha recentemente avviato trattative per raccogliere ulteriori fondi, puntando a una valutazione di 340 miliardi (ANSA). Musk propone una cifra molto inferiore, ma comunque significativa.

Musk propone una cifra molto inferiore, ma comunque significativa

Potrebbero esserci diverse ragioni dietro questa strategia: potrebbe ritenere che il valore di OpenAI sia destinato a scendere a causa della crescente concorrenza di nuovi attori e delle difficoltà nel mantenere il vantaggio tecnologico. Un'altra ipotesi è che l'offerta non sia un vero tentativo di acquisizione, ma un modo per testare la reazione del mercato e degli investitori. Se OpenAI dovesse mostrarsi vulnerabile, Musk potrebbe valutare di rilanciare o di acquisire asset specifici piuttosto che l'intera società.

Il mercato dell'IA si sta trasformando rapidamente, con nuovi attori che offrono modelli avanzati a costi inferiori. La diffusione di sistemi come DeepSeek potrebbe modificare gli equilibri, riducendo il valore degli investimenti attuali. Allo stesso tempo, in Europa si stanno sviluppando alternative di peso: in Italia è stato recentemente annunciato Vitruvian-1, un LLM che mira a competere nel settore, mentre la Francia, sotto la guida di Emmanuel Macron, ha annunciato un investimento di 109 miliardi di euro per potenziare lo sviluppo dell'IA a livello nazionale e comunitario. 

Secondo uno studio di Grand View Research, il mercato globale dell'intelligenza artificiale ha raggiunto un valore di 196,6 miliardi di dollari nel 2023 e crescerà con un tasso annuo del 37,3% fino al 2030 (Grand View Research). 

L'acquisizione di OpenAI potrebbe essere una mossa difensiva, pensata per mantenere il controllo in un mercato sempre più competitivo, che vede l'affacciarsi di nuovi attori e politiche governative volte a ridurre la dipendenza dai giganti statunitensi.

Errori e incertezze di Musk, da Grok a X 

Musk ha lanciato Grok, un chatbot basato su intelligenza artificiale integrato in X, con l'intenzione di competere direttamente con OpenAI. Nonostante l'attenzione mediatica iniziale, non è chiaro se Grok stia guadagnando trazione significativa tra gli utenti. ChatGPT rimane il leader globale per numero di utenti, sia nella versione gratuita che a pagamento, consolidando la sua posizione nel settore. Musk potrebbe aver compreso che la crescita organica di Grok non sarebbe sufficiente per scalzare OpenAI e che l'acquisizione diretta sia la via più rapida per ottenere una posizione dominante nell'IA conversazionale.

L’acquisizione di OpenAI potrebbe essere una mossa difensiva, pensata per mantenere il controllo in un mercato sempre più competitivo

L'esperienza con Twitter solleva dubbi sulla capacità di Musk di gestire aziende complesse in ambito tecnologico. Dopo aver speso 44 miliardi di dollari per l'acquisto della piattaforma, la sua valutazione è crollata a 8 miliardi di dollari nel 2024, secondo Fidelity Investments (CNN). Anche in questo caso, Musk ha tentato di acquisire un prodotto leader, ma le strategie aziendali applicate successivamente ne hanno affossato il valore. 

Tuttavia, X potrebbe aver avuto un impatto significativo sulle elezioni presidenziali statunitensi, il che potrebbe aver giustificato l'investimento. Nell’ipotesi, ma sembra molto probabile, che Musk riesca in qualche modo a generare profitto dalla sua collaborazione con l’amministrazione Trump. 

Qualcosa del genere potrebbe accadere con OpenAI? Difficile dirlo da oggi, ma senza dubbio l'IA ha il potenziale di influenzare il discorso pubblico e le decisioni strategiche, rendendola un asset interessante anche al di là del valore di mercato immediato. Difficile che Musk non lo stia prendendo in considerazione. 

I clienti hanno più scelta e i prezzi calano

Il mercato dell'IA sta attraversando un periodo di forte evoluzione, con una crescente disponibilità di modelli open-source che offrono alternative economiche alle soluzioni più costose. 

Aziende e utenti privati avranno sempre più opzioni e i costi non potranno che scendere. Una situazione tutt’altro che positiva per colossi come OpenAI o Anthropic, che devono ancora giustificare diversi miliardi ai rispettivi investitori. 

X potrebbe aver avuto un impatto significativo sulle elezioni presidenziali statunitensi, il che potrebbe aver giustificato l’investimento

E se domani compare qualcuno che fa le stesse cose di ChatGPT a un terzo del prezzo, non può essere una buona notizia per Altman e soci. 

OpenAI tuttavia dispone di un'enorme base di utenti e di un accesso privilegiato a risorse computazionali avanzate. Il controllo di queste risorse è uno degli elementi chiave dell'offerta di Musk, che potrebbe puntare a integrare queste capacità nel suo ecosistema tecnologico.

La governance dell'IA rimane un tema aperto, con dibattiti su regolamentazione e trasparenza. Un'acquisizione di OpenAI da parte di Musk potrebbe cambiare le dinamiche del settore, influenzando il modo in cui le tecnologie vengono sviluppate e utilizzate. 

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