Oracle ha ribadito, presso la sua sede milanese, quanto era emerso durante il CloudWorld 2024 di Las Vegas. C’è stato spazio anche per parlare di alcune specificità italiane, dimostrando come il nostro Paese stia assumendo un ruolo sempre più rilevante nella strategia globale dell’azienda. Il CloudWorld 2024 ha visto Oracle posizionarsi al centro dell’innovazione tecnologica mondiale, con un forte accento su multicloud, intelligenza artificiale (AI) e sicurezza. Durante l’evento, il focus sull’Italia è stato evidente, sottolineando come il mercato italiano sia stato cruciale per il successo dell’azienda negli ultimi anni.
Durante l'evento, Carlota Alvarez, VP e Country Manager per l'Italia, ha annunciato che i risultati finanziari sono andati "ben oltre le aspettative". I ricavi legati al cloud sono aumentati del 21% nel primo trimestre, con una crescita infrastrutturale del 45%, evidenziando la forte adozione delle soluzioni Oracle nel tessuto imprenditoriale italiano. Alvarez ha sottolineato che "stiamo scrivendo un pezzettino di storia della digitalizzazione italiana", riflettendo il crescente impegno delle aziende italiane nella trasformazione digitale.
Notevole, per quanto riguarda il nostro Paese, il successo dell'evento CloudWorld a Milano a marzo 2024, che ha visto una partecipazione di quasi 2.000 persone. Ciò ha spinto Oracle ad ampliare il CloudWorld Tour 2025, con ben 9 tappe europee; nel 2024 erano state invece solo due, Londra e Milano). Questo è un segnale forte della crescente attenzione verso l'Italia e della sua centralità nelle strategie di Oracle per il futuro.
Multicloud: la chiave per la trasformazione digitale
Un tema centrale emerso dal CloudWorld è stato il multicloud, considerato da Oracle come la chiave per il futuro delle aziende. Larry Ellison, co-fondatore di Oracle, ha chiaramente espresso l'importanza di un approccio multicloud per garantire flessibilità, sicurezza e prestazioni ottimali. L’evento è stata l’occasione per rilanciare l’annuncio, fatto al CloudWorld di Las Vegas, che Oracle ha siglato una partnership strategica con Amazon Web Services, che prevede l’offerta di Oracle Database@AWS, e sta intensificando le sue partnership con i principali cloud provider globali: Microsoft Azure e Google Cloud. Queste collaborazioni permetteranno a Oracle di offrire i propri servizi cloud direttamente all'interno dei data center di questi provider, riducendo la latenza e migliorando l'interoperabilità tra le piattaforme.
Ellison ha affermato: "Vogliamo dare ai clienti più scelta e flessibilità. Con l'architettura multicloud di Oracle, potete eseguire database e applicazioni su più cloud sfruttando le capacità uniche di OCI". Questo approccio non solo garantisce una maggiore resilienza, ma permette alle aziende di evitare il lock-in con un singolo provider, offrendo la possibilità di scegliere le soluzioni migliori in base alle proprie esigenze.
L’accelerazione dell’AI e la strategia a tre pilastri
L'intelligenza artificiale è un altro pilastro fondamentale della strategia di Oracle, come spiegato da Michele Porcu, VP dell’azienda. Oracle ha adottato una strategia AI basata su tre pilastri principali. Il primo è il focus esclusivo sul B2B, supportando le aziende nello sviluppo di soluzioni AI personalizzate per i loro dipendenti e clienti. Il secondo pilastro è l'integrazione tra AI generativa e AI tradizionale, offrendo un approccio seamless che permette di ottimizzare i processi aziendali in maniera automatizzata. Il terzo pilastro è un approccio multilivello che include applicazioni, servizi AI, gestione dei dati e infrastruttura, consentendo alle aziende di creare e personalizzare modelli AI in modo efficiente.
Porcu ha sottolineato come l’AI sia diventata parte integrante delle tecnologie Oracle da molti anni, ma solo recentemente sta ricevendo l’attenzione che merita. L'azienda offre una suite completa di strumenti per creare, allenare e contestualizzare modelli AI specifici per le esigenze dei clienti, integrando anche soluzioni all'avanguardia come il database autonomo, che riduce l'errore umano automatizzando la gestione.
Innovazioni nella sicurezza: Oracle guida la rivoluzione
Mario Nicosia ha parlato dell'importanza della sicurezza, un tema centrale per Oracle sin dalla sua fondazione. Durante il CloudWorld, è stato presentato come Oracle stia utilizzando l'AI per potenziare la sicurezza dei dati, delle applicazioni e dell'identità. Una delle innovazioni più significative è l'introduzione del database autonomo, che automatizza la gestione e riduce gli errori umani, simile al funzionamento della guida autonoma. Oracle ha inoltre introdotto sistemi di autenticazione biometrica, che promettono di eliminare le password tradizionali a favore di tecnologie più sicure come il riconoscimento facciale e delle impronte digitali.
Un altro punto saliente è stata la presentazione di OCI ZIPR (Zero Trust Packet Routing), un nuovo sistema che garantisce una segregazione sicura delle reti all'interno dell'infrastruttura cloud di Oracle, migliorando sia la sicurezza che la semplicità della gestione delle reti aziendali. Questa innovazione è particolarmente rilevante in un contesto in cui le minacce informatiche sono in costante aumento, e Oracle sta posizionando la sicurezza come un elemento chiave della sua offerta cloud.
Il ruolo dell’Italia nella strategia globale di Oracle
L'Italia è un’area di grande importanza per Oracle, e nell’incontro milanese ci si è soffermati sulle particolarità del nostro Paese, evidenziando come il mercato italiano sia strategico per il futuro dell'azienda. Il Paese ha dimostrato un'adozione del cloud superiore alla media europea, con una crescita del 45% nelle infrastrutture cloud, un dato che riflette l'interesse crescente delle imprese italiane verso la trasformazione digitale. Andrea Sinopoli, VP & Country Leader, Cloud Tech di Oracle, ha spiegato come la creazione e lo sviluppo di regioni specifiche in Italia - da creare con partner nazionali - rappresenti un passo cruciale per offrire soluzioni all'avanguardia nel settore pubblico e privato.
Una delle peculiarità del mercato italiano è il gran numero di piccole e medie imprese (PMI), che spesso incontrano difficoltà nell’adozione di tecnologie avanzate per mancanza di competenze digitali. Tuttavia, le aziende di medie e grandi dimensioni stanno adottando il cloud a ritmi molto elevati, con il 100% delle grandi imprese italiane già impegnate in progetti cloud. Oracle sta inoltre lavorando per superare le barriere geografiche, grazie a partnership con operatori locali come Rai Way (operatore di infrastrutture digitali e fornitore di servizi per la distribuzione di contenuti media”, con l’obiettivo di portare i servizi cloud anche nelle aree più remote del Paese, come i distretti industriali, che spesso soffrono di una carenza di infrastrutture tecnologiche.
Inoltre, Sinopoli ha sottolineato come l'Italia stia giocando un ruolo chiave nell’ambito del cloud sovrano, un progetto avanzato che vede il Paese in prima linea nella protezione dei dati nazionali. Le soluzioni di Oracle per il cloud sovrano sono particolarmente apprezzate dai mercati pubblici italiani, con un’attenzione speciale per la sicurezza e la conformità normativa. Questo è un tema particolarmente importante in Italia, dove la protezione dei dati e la sovranità digitale sono considerati fattori fondamentali per lo sviluppo del settore pubblico.