Linux può risolvere il peggior problema dell'IA e del Cloud

Ricercatori canadesi scoprono inefficienze nel processo di traffico di rete: nuove soluzioni in vista per migliorare le prestazioni dei sistemi informatici.

Avatar di Luca Zaninello

a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Un team di ricercatori dell'Università di Waterloo ha presentato una modifica al kernel Linux, il cuore pulsante di molti sistemi operativi, che promette di ridurre significativamente il consumo energetico dei data center a livello globale. La scoperta, che si traduce in appena 30 linee di codice, potrebbe rappresentare una svolta cruciale nella lotta all'enorme dispendio energetico dell'industria informatica, in un momento in cui il consumo di elettricità dei data center è destinato a raddoppiare entro il 2026.

La ricerca, guidata dal Professor Martin Karsten e dal suo team presso la Cheriton School of Computer Science dell'Università di Waterloo, ha identificato alcune inefficienze nel modo in cui il kernel Linux gestisce il traffico di rete per le applicazioni server ad alta intensità di comunicazione. La soluzione proposta, presentata a una conferenza di settore, consiste in una riorganizzazione delle operazioni all'interno dello stack di rete di Linux, che si è dimostrata in grado di migliorare sia le prestazioni che l'efficienza energetica.

B2B Labs SAP Business AI, l'intelligenza artificiale che cambia veramente il lavoro in azienda
youtube play
Guarda su youtube logo

In determinati scenari, la modifica aumenta il throughput fino al 45% senza compromettere la latenza di coda, un parametro fondamentale per la qualità del servizio. Il Professor Karsten ha paragonato il miglioramento all'ottimizzazione della pipeline di un impianto di produzione, con il risultato di un uso più efficiente delle cache della CPU del data center.

"Abbiamo collaborato con Joe Damato, un ingegnere di spicco di Fastly, per sviluppare una modifica non intrusiva del kernel composta da sole 30 linee di codice", ha spiegato Karsten. "Questo piccolo ma significativo cambiamento ha il potenziale per ridurre il consumo energetico nelle operazioni critiche dei data center fino al 30%".

Al centro di questa innovazione c'è una funzionalità chiamata sospensione IRQ (Interrupt Request), che bilancia l'utilizzo dell'energia della CPU con un'efficiente elaborazione dei dati. Riducendo le interruzioni non necessarie della CPU durante i periodi di traffico elevato, la funzionalità migliora le prestazioni della rete mantenendo bassa la latenza durante i periodi di minore attività.

L'efficacia di questa soluzione è stata testata con successo e il codice è stato ora incorporato nell'ultima versione del kernel Linux, la release 6.13. Questa inclusione apre le porte a un'ampia adozione in tutto il settore tecnologico.

Il Professor Karsten ha sottolineato il potenziale impatto globale di questo sviluppo, osservando che se le principali aziende tecnologiche come Amazon, Google e Meta decidessero di implementare questo metodo nei loro data center, si potrebbero risparmiare gigawattora di energia in tutto il mondo.

Questa scoperta arriva in un momento critico. Secondo recenti rapporti, il consumo globale di elettricità dei data center dovrebbe più che raddoppiare entro il 2026. L'Agenzia Internazionale per l'Energia prevede che l'utilizzo di elettricità dei data center potrebbe aumentare da 460TWh nel 2022 a un valore compreso tra 650TWh e 1.050TWh entro il 2026, spinto in gran parte dalla crescita di carichi di lavoro ad alta intensità energetica come l'intelligenza artificiale e il mining di criptovalute. Attualmente, l'informatica rappresenta circa il 5% del consumo energetico mondiale giornaliero, con i data center che contribuiscono in modo significativo a questo consumo.

La modifica proposta dal team di Waterloo rappresenta un passo importante verso la sostenibilità nel settore IT. Riducendo il consumo energetico dei data center, le aziende possono non solo diminuire i costi operativi, ma anche contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni di carbonio. In un'epoca in cui la responsabilità ambientale è sempre più sotto i riflettori, l'adozione di soluzioni ad alta efficienza energetica come questa può migliorare l'immagine aziendale e attrarre investitori e clienti attenti all'ambiente. Inoltre, con la crescente domanda di servizi digitali e l'espansione di tecnologie come l'intelligenza artificiale, che richiedono un'enorme potenza di calcolo, l'efficienza energetica diventa una necessità non solo economica, ma anche strategica.

In Italia, la situazione dei data center è in evoluzione. Sebbene il Paese non ospiti ancora data center su larga scala come altri stati europei, la domanda di servizi digitali è in costante crescita. Secondo l'Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, il mercato italiano del cloud computing è in forte espansione, con una crescita a doppia cifra anno su anno.

Questo trend è destinato a continuare, con la conseguente necessità di infrastrutture più efficienti e sostenibili. L'adozione di tecnologie come quella proposta dal team di Waterloo potrebbe aiutare le aziende italiane a rimanere competitive a livello internazionale, riducendo i costi energetici e migliorando le prestazioni dei servizi digitali.

Tuttavia, la transizione verso un'infrastruttura IT più sostenibile richiede investimenti e un cambio di mentalità. Le aziende italiane devono essere pronte a cogliere le opportunità offerte da innovazioni come questa, per posizionarsi al meglio in un mercato sempre più esigente e attento all'ambiente.

La modifica al kernel Linux rappresenta quindi una vittoria per la comunità tecnologica e un passo avanti verso un futuro digitale più sostenibile. La sua semplicità e il suo potenziale impatto la rendono una soluzione attraente per le aziende di tutto il mondo, pronte a migliorare l'efficienza energetica e a contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.