Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale è diventata un pilastro fondamentale della trasformazione digitale. Ma pochi possono sfruttarla come SAP, che da circa un anno ha messo sul mercato Joule; è il copilota di AI generativa di SAP, progettato per integrare l’intelligenza artificiale nei processi aziendali. Parla il “linguaggio del business”, comprende il contesto operativo in cui opera l’azienda e offre supporto personalizzato. Utilizzando il SAP Knowledge Graph e agenti collaborativi, automatizza analisi, genera report e migliora l’efficienza, rivoluzionando la gestione dati e le decisioni aziendali.
Joule dunque non è solo un assistente, ma un sistema che comprende il contesto aziendale e si integra perfettamente nei processi. “Abita” nella vostra installazione SAP, a prescindere dalle soluzioni utilizzate o anche dalla posizione geografica: chi sceglie di usare una sola istanza di SAP su un sistema distribuito, potrà contare su un Joule che conosce tutto il sistema e agisce considerando la totalità delle informazioni.
Come dichiarato da Carla Masperi, AD di SAP Italia, “riteniamo che la prossima frontiera dell’AI vada oltre le isolate efficienze e consista nell’unificare senza soluzione di continuità persone, dati e processi per creare valore per il business e amplificare l’impatto dei risultati”.
Perché Joule è un passo avanti rispetto agli altri copilot
Sì ma esattamente che cos’ha Joule rispetto ai molti assistenti che promettono di farci “parlare con i nostri dati”? Ebbene, Joule si distingue grazie al SAP Knowledge Graph, che consente di mappare relazioni e contesti tra i dati aziendali, garantendo una visione più profonda. Con oltre numerosi scenari già attivi, Joule aiuta le aziende a semplificare compiti complessi come l’analisi dei contratti e l’individuazione delle discrepanze finanziarie. Questo approccio migliora la collaborazione interfunzionale, abbattendo i silos informativi e favorendo l’efficienza.
Va ricordato, poi, che Joule nasce in seno a un’azienda con oltre 50 anni di esperienza , e una competenza pressoché unica quando si tratta di processi e dati aziendali. Un’esperienza che in qualche modo si ritrova in Joule, e che altri attori del mercato semplicemente non possono offrire.
Prysmian e SAP: Innovazione al servizio del futuro
Prysmian, leader mondiale nella produzione di cavi per energia e telecomunicazioni, rappresenta un caso di successo nell’applicazione delle soluzioni di SAP. Con una presenza in oltre 50 paesi e un fatturato superiore a 15 miliardi di euro nel 2023, l’azienda ha intrapreso un progetto di trasformazione digitale radicale, basato su RISE with SAP per migrare la propria infrastruttura IT al cloud in soli 4 mesi, e integrando successivamente Joule. Giovanni Cauteruccio, CIO e CDO di Prysmian, ha descritto questa transizione come un passaggio essenziale per consolidare la leadership di mercato e garantire una gestione armonizzata dei sistemi globali.
L’integrazione di Joule avrà un impatto significativo su 26 processi aziendali strategici, dimostrando la sua efficacia in ambiti come la gestione della supply chain, l’analisi dei dati e il controllo finanziario. Cauteruccio ha evidenziato che Joule non solo migliora la fruibilità dei dati, ma consente all’azienda di rispondere con maggiore agilità alle sfide del mercato, supportando la strategia “Connect to Lead” di Prysmian, orientata a rafforzare la posizione di leader nella transizione energetica e nella trasformazione digitale.
Un elemento chiave di questa trasformazione è stato l’utilizzo di un’infrastruttura cloud avanzata, implementata attraverso RISE with SAP. Roberto Fraccapani, Head of Solution & Architect Advisory di SAP Italia, ha spiegato che il cloud rappresenta una piattaforma fondamentale per uniformare i processi operativi su scala globale. Questa infrastruttura permette a Prysmian di centralizzare i dati, migliorare la loro gestione e accelerare l’implementazione di nuove tecnologie. Fraccapani ha sottolineato che Joule, grazie al suo approccio contestuale, abilita un utilizzo avanzato dei dati aziendali, garantendo trasparenza e coerenza nell’analisi e favorendo una collaborazione interfunzionale senza precedenti.
L’adozione di Joule non si limita a ottimizzare l’efficienza operativa. Come dichiarato da Cauteruccio, rappresenta un elemento cruciale per sostenere la transizione di Prysmian da produttore di cavi a fornitore di soluzioni innovative per i settori energetico e delle telecomunicazioni. Joule, integrandosi nei processi decisionali, consente di sfruttare al meglio il patrimonio informativo dell’azienda e supporta l’automazione intelligente, migliorando l’efficacia operativa e la capacità di innovazione.
Grazie a questa partnership con SAP, Prysmian è ora meglio attrezzata per affrontare le sfide future e sfruttare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale. Joule non è solo uno strumento tecnologico, ma un catalizzatore di cambiamento, che permette all’azienda di posizionarsi all’avanguardia del proprio settore e di guidare l’innovazione verso un futuro sempre più connesso e sostenibile.
L’AI come nuova interfaccia utente
Jesper Schleimann, Chief Artificial Intelligence Officer di SAP per EMEA, ha descritto Joule come un “collega virtuale” che non si limita a eseguire comandi, ma comprende il contesto operativo degli utenti e agisce in modo proattivo. Questa definizione riflette il salto tecnologico che l’intelligenza artificiale sta compiendo: da semplice strumento a una vera e propria interfaccia utente (UI) in grado di interagire con i sistemi e le persone a un livello completamente nuovo. Joule, infatti, può analizzare grandi quantità di dati aziendali in tempo reale, generare report dettagliati e suggerire azioni correttive, il tutto mentre consente agli utenti di focalizzarsi su compiti strategici di maggiore valore.
Questa evoluzione trasforma Joule in un elemento centrale per la gestione operativa, migliorando l’efficienza e accelerando i processi decisionali. Per esempio, Joule è in grado di identificare errori in documenti finanziari, proporre correzioni e, persino, redigere una bozza di comunicazione per i responsabili, riducendo i tempi operativi e minimizzando gli errori umani. Questo approccio migliora l’operatività quotidiana, consentendo ai team di ottenere risultati più rapidi e accurati.
Presto Joule sarà arricchito da AI Agents (il rilascio è già iniziato); strumenti specializzati che rappresentano un ulteriore progresso, ampliando le capacità dell’intelligenza artificiale oltre la semplice assistenza. Questi agenti non solo rispondono alle richieste degli utenti, ma interagiscono autonomamente con diversi ambienti digitali, abilitando una collaborazione fluida tra sistemi. Un esempio significativo è la gestione di documenti complessi, come contratti: gli agenti possono analizzare le clausole, estrarre dati rilevanti e fornire sintesi mirate, rendendo il processo decisionale più rapido e basato su informazioni concrete.
Schleimann ha sottolineato che questa evoluzione dell’AI non è solo tecnica, ma rappresenta un nuovo paradigma per le esperienze digitali. Joule non si limita a “fare” ma “capisce”, agendo come un collega esperto che migliora l’efficacia operativa e libera risorse per attività più creative e strategiche. Con Joule e gli AI Agents, SAP sta delineando un futuro in cui l’intelligenza artificiale sarà parte integrante del flusso di lavoro, semplificando le complessità aziendali e trasformando le modalità di interazione con i dati.
Un’Europa in ritardo sugli investimenti
Quando si parla di AI, è inevitabile tornare sul tema della distanza tra Europa e resto del mondo, Stati Uniti in particolare. L’EU in qualche modo frena lo sviluppo con regole più stringenti, che tuttavia portano grandi benefici in altre forme - sia per i cittadini sia per le aziende. Inutile negare, però, che questo scenario pesa sugli investimenti.
Nonostante i progressi, infatti, l’Europa rimane indietro rispetto agli Stati Uniti per quanto riguarda gli investimenti in intelligenza artificiale generativa. Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio sull’AI del Politecnico di Milano, ha evidenziato che le startup americane dominano il settore con un volume di investimenti significativamente superiore. Tuttavia, l’Europa si distingue per l’approccio etico e normativo. Prysmian, ad esempio, ha istituito un gruppo interno dedicato alla responsabilità etica, garantendo il rispetto delle normative e affrontando temi come la qualità dei dati e la trasparenza algoritmica.
Carla Masperi ha ribadito che SAP sta investendo per colmare questo divario. La formazione dei clienti attraverso il SAP Learning Hub è un esempio di come SAP supporti le aziende nell’adozione di tecnologie AI avanzate. Questo approccio aiuta le organizzazioni a sviluppare competenze interne e a sfruttare appieno il potenziale delle soluzioni digitali.
Etica e sostenibilità al centro dell’AI
Un aspetto cruciale discusso durante la conferenza è stato quello dell’etica nell’AI. Fraccapani ha spiegato che la qualità dei dati è essenziale per evitare errori o “allucinazioni” algoritmiche. Questo approccio è particolarmente rilevante per Prysmian, che utilizza Joule per garantire la coerenza dei dati e migliorare i processi decisionali. La combinazione tra responsabilità etica e innovazione tecnologica rappresenta un punto di forza per l’Europa, posizionandola come leader nella AI sostenibile.
Schleimann ha aggiunto che il futuro dell’AI aziendale si basa su modelli che uniscono efficienza operativa e sostenibilità. I trend emergenti, come l’AI per la salute e la difesa, indicano un panorama in cui queste tecnologie diventeranno sempre più strategiche per le imprese.
Il progetto di SAP e Prysmian dimostra come l’intelligenza artificiale possa essere un vero game-changer per le aziende. Attraverso Joule, le organizzazioni non solo migliorano la produttività, ma creano nuove opportunità di innovazione e crescita. Con una strategia chiara e un impegno verso l’etica e la sostenibilità, l’AI si afferma come la chiave per affrontare le sfide e cogliere le opportunità del futuro.