L'innovazione italiana arriva a Seattle con "Primo. Innovare."

L'evento "Primo. Innovare." di Area Sicence Park e Serena Corp. ha offerto a nove startup italiane la possibilità di farsi conoscere da alcuni importanti player del mercato americano.

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a cura di Marina Londei

Editor

Nove startup italiane hanno avuto l'occasione di incontrare alcuni dei più grandi player tecnologici americani a Seattle in occasione di "Primo. Innovare.",  il programma di internazionalizzazione creato da Area Science Park, ente nazionale di ricerca, e Serena - Private Operating Foundation, organizzazione non-for-profit focalizzata sul creare opportunità di innovazione per l'Italia negli Stati Uniti.

Il summit ha permesso alle realtà innovative italiane di farsi conoscere davanti a una platea di investitori e grandi aziende americane, compresi i membri del network Greater Seattle Partners composto da più di 900 imprese locali del settore aerospaziale.

Area Science Park - Serena – Private Operating Foundation
Primo. Innovare.

L'evento, introdotto dal vice-console generale d'Italia a San Francisco Davide Corriero, ha visto la partecipazione di Joseph Williams, riporto direttore del governatore Jay Inslee e responsabile dell'innovazione dello Stato di Washington, insieme a quella degli executive di Boeing, Amazon (Project Kuiper), Google (NASA Project) e Umbra Group, industria italiana fornitrice di Boeing. 

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"Le startup italiane che hanno partecipato hanno saputo mettere in luce le loro innovazioni e competenze stimolando l’interesse delle grandi corporation americane presenti. Quello aerospaziale è un settore a grandissima trazione nel territorio del Pacific Northwest, e i margini per collaborare e creare valore e posti di lavoro di qualità in Italia sono enormi. Siamo felici che il format di questi eventi, che fa incontrare piccole realtà italiane con grandi aziende a caccia di idee disruptive, continui a essere apprezzato dai nostri partner negli Stati Uniti" ha commentato Davide Viganò co-fondatore e presidente di Serena Corp.

Le startup partecipanti

Le startup italiane che hanno partecipato a "Primo. Innovare." operano nel settore aerospace e sono state scelte per la loro capacità unica di innovare.

Blacks è una società di Ravenna specializzata nella progettazione, prototipazione e produzione di componenti in materiali compositi avanzati e di parti strutturali complesse.

La romana Delta Space Leonis fornisce servizi spaziali a basso costo usando picosatelliti, ovvero satelliti di dimensioni ridotte e con peso inferiore a 1kg. L'azienda sta progettando una costellazione di satelliti per il monitoraggio in settori come l'agricoltura, la produzione energetica, i trasporti e la protezione ambientale.

Sempre da Roma c'era Geckoway, una startup che ha sviluppato WolfPMB, un software di project management per le missioni spaziali basato sulla realtà mista. Il sistema supporta gli astronauti nel lavoro ingegneristico e di manutenzione durante le "passeggiate spaziali".

Involve Space è una startup di Como che ha sviluppato Stratostats, una piattaforma pseudo-satellitare in grado di trasportare materiali ed essere usata per rilevazioni. Stratostats è composta da una sonda elevata da un pallone stratosferico a elio capace di raggiungere i 30-40 km di altezza. La compagnia ha inoltre sviluppato Neurostar, un software di IA in grado di coordinare le traiettorie di una o più sonde in base alla direzione dei venti.

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innovazione

Presente anche Miprons, una startup di Roma che sta sviluppando il primo sistema di propulsione orbitale che sfrutta l'elettrolisi dell'acqua per garantire efficienza, performance e sostenibilità ambientale.

Da Ascoli Piceno c'era Nano-Tech, una deep tech company che sviluppa e produce materiali compositi innovativi. Uno dei materiali più utili è C-Preg 400, in grado di resistere a temperature elevate garantendo prestazioni meccaniche ottimali.

Nabu, startup di Torino, ha sviluppato una piattaforma dati che unisce informazioni come immagini satellitari e rilevazioni da sensori per ottimizzare i processi di irrigazione in agricoltura. La stessa piattaforma permette di gestire da remoto i sistemi di irrigazione, creando pattern predittivi per l’attività di manutenzione.

Nata a Modena, Novac sviluppa supercondensatori solidi modellabili per alte performance. I supercondensatori possono integrare le batterie nei veicoli elettrici per consentire rilasci immediati di energia.

Infine, Revolv Space da Torino ha sviluppato meccanismi e sistemi di attuazioni per piccoli satelliti in grado di raddoppiare il tempo operativo dei loro payload e il fatturato degli operatori satellitari commerciali. Il loro primo prodotto è SARA, un sistema economico, autonomo e fail-safe che massimizza l'energia generata a bordo orientando i pannelli solari verso il sole.

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