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L'IA aiuta l'inclusività nell'uso degli strumenti tecnologici e non solo

Da anni Microsoft si occupa di rendere l'accesso alla tecnologia più inclusivo e permettere alle persone con disabilità di sfruttare facilmente gli strumenti digitali.

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a cura di Marina Londei

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Il tema dell'inclusività tecnologica è diventato sempre più importante negli ultimi anni: molte aziende hanno già attive iniziative di inclusione per ogni tipo di disabilità e diversità, e tante altre stanno investendo strategie per rendere la tecnologia accessibile a tutti e in ogni momento.

Microsoft si occupa da anni di queste tematiche, aiutando coloro che ogni giorno devono affrontare molte sfide per utilizzare i prodotti di tecnologia. Con Sara Anselmi, Global Partner Solutions Lead di Microsoft Italia, abbiamo approfondito come la compagnia aiuta le persone con disabilità ad approcciarsi alle soluzioni digitali e interagire con gli strumenti di ultima generazione.

Anselmi spiega che oggi nel mondo ci sono un miliardo di persone con disabilità, specificando che quando si parla di problemi di accessibilità non si deve pensare solo ai problemi permanenti, ma anche a quelli temporanei o situazionali per i quali per esempio non si può usare un braccio o le dita; si tratta quindi di un problema che può riguardare chiunque e in qualsiasi momento, e per questo va gestito adeguatamente. 

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Microsoft si occupa di queste tematiche non solo sviluppando strumenti pronti all'uso come il Reader o la semplice lente di ingrandimento, ma anche organizzando hackathon per individuare soluzioni innovative. Tra i progetti degni di nota ci sono Seeing AI, un'applicazione che utilizza l'intelligenza artificiale e la fotocamera per descrivere l'ambiente circostante alle persone con disabilità visiva, e Immersive Reader, nato per aiutare i bambini con dislessia a leggere e studiare su OneNote.

Spesso queste innovazioni nascono per le persone con disabilità e diventano poi un aiuto per tutti, come il Surface Adaptive Kit, un insieme di strumenti tattili per rendere Surface più inclusivo e semplificare l'interazione col dispositivo, o l'Xbox Adaptive Controller che consente di usare la console anche a persone con problemi di mobilità. 

Pexels
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L'intelligenza artificiale per l'inclusività

L'intelligenza artificiale è un'opportunità unica per migliorare le funzioni di accessibilità e Microsoft ha già sfruttato la potenza di questa tecnologia per ridurre il gap tra le abilità degli utenti e l'ambiente con cui si trovano a interagire.

"L'intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa, permette di fare applicazioni intelligenti e quindi di avere interfacce naturali e che si adattano alle persone, introducendo funzionalità come ad esempio i sottotitoli, la descrizione delle immagini o il comando vocale al dispositivo" afferma Anselmi. 

La compagnia ha integrato l'IA in tutta la piattaforma Office e nei tool di sviluppo, permettendo a chiunque non solo di interagire coi dispositivi, ma anche di creare contenuti e software. 

Microsoft Italia, inoltre, organizza hackathon volti a riunire l'ecosistema di partner, aziende e organizzazioni per porre l'attenzione su tematiche importanti come l'inclusività e promuovere la condivisione di idee. Proprio di recente la compagnia ha annunciato "AI for Inclusion", un'iniziativa volta a supportare l'ideazione e lo sviluppo di progetti che promuovano l'inclusione delle persone con disabilità e abbattano le barriere di accesso alla tecnologia. 

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