L'era dell'IA è qui: le skill da sviluppare per brillare nel nuovo mondo del lavoro

L'intelligenza artificiale cambierà il nostro modo di lavorare e darà vita a nuovi ruoli: occorre sviluppare nuove skill per rimanere al passo coi tempi.

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a cura di Marina Londei

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L'intelligenza artificiale avrà un impatto significativo sul mondo del lavoro nei prossimi anni, ma non in modo negativo: se è vero che automatizzerà molti task che finora erano svolti da operatori umani, si prevede anche che emergeranno ruoli che al momento non esistono.

Vista la profonda trasformazione lavorativa che ci attende, è essenziale lavorare per migliorare le skill in proprio possesso e svilupparne di nuove, più adatte al mondo del lavoro del futuro. Bernard Marr, autore per Forbes, ritiene che le aziende saranno più interessate alla capacità di in pratica le nostre conoscenze e abilità piuttosto che al percorso di studi e a ciò che si è imparato.

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Nel dettaglio, Marr individua due gruppi principali di skill da sviluppare: quelle legate all'intelligenza artificiale e le cosiddette "soft skill". Nel primo caso non si tratta solo di diventare un data scientist o un ingegnere specializzato nell'IA, ma di riuscire invece a usare questa tecnologia in maniera efficiente per migliorare le proprie capacità, oltre a essere in grado di supervisionare e correggere le attività dell'IA. 

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Apprendere le abilità più "tecniche" e legate al funzionamento dei sistemi

Nella prima categoria rientrano sia le abilità più tecniche, cioè quelle relative al design, allo sviluppo e alla messa in funzione dei sistemi, che quelle legate alla conoscenza del funzionamento degli strumenti di IA e alla capacità di usarli al meglio per ottimizzare i risultati; queste comprendono, tra le altre, il prompt engineering, ovvero la capacità di scrivere gli input migliori per ottenere un determinato output. 

I professionisti in grado di sviluppare queste skill dovranno garantire l'accuratezza, la sicurezza e l'equità dei sistemi, oltre a risultati di valore. Per loro sarà anche cruciale comprendere le implicazioni etiche e legali dei sistemi e riuscire a capire quando c'è il rischio che il sistema commetta un errore o se c'è un caso di violazione di privacy. 

Sviluppare le soft skill

Tutto ciò che non riesce a fare la tecnologia lo dovranno continuare a fare gli esseri umani, e queste abilità ricadono nelle soft skill, ovvero tutte quelle capacità relazionali, comportamentali e creative che ci distinguono dagli altri.

Esempi sono il problem-solving creativo, l'intelligenza emotiva, la capacità di creare connessioni con gli altri e valutare il progresso delle iniziative d'innovazione, e l'abilità di destreggiarsi in situazioni sociali nell'ambiente lavorativo.

La maggior parte delle applicazioni di IA, spiega Marr, non hanno quelle capacità di "intelligenza generale" che hanno i professionisti umani e che gli permettono di navigare verso nuove soluzioni in caso di necessità.

Gli esseri umani eccellono nel pensiero laterale, nel connettere idee apparentemente sconnesse tra loro e ispirare i collaboratori nella ricerca di nuove soluzioni. L'IA, inoltre, non è in grado di soddisfare obiettivi a lungo termine e prendere in considerazione la moltitudine di fattori aziendali, spesso non presenti nei dati di training. 

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Un'altra soft skill fondamentale e tipica degli esseri umani è il pensiero critico, ovvero la capacità di analizzare e valutare oggettivamente ogni aspetto di un problema, situazione o opportunità. L'IA, per quanto avanzata, è pur sempre limitata dai dati di training che non contemplano ogni possibile risultato od opportunità.

A tutto ciò si aggiunge la leadership e la capacità di creare connessioni di valore e negoziare con fornitori e partner per allineare gli obiettivi di ogni parte coinvolta. "L'intelligenza dei computer è ancora troppo specializzata per affrontare molti scenari potenziali che possono mettere in crisi anche i piani più accurati" afferma Marr.

Prepararsi al futuro dell'IA

Che si tratti di abilità tecniche o di soft skill, per affrontare correttamente il cambiamento e non venirne travolti sarà essenziale riuscire ad adattarsi alle sfide che ci porrà la tecnologia; ciò implica una formazione continua per rimanere al passo coi tempi. 

La tecnologia continuerà a evolvere e tra 10 anni non sarà neanche lontanamente simile a com'è ora, quindi è necessario continuare a sviluppare nuove skill e mantenerle rilevanti col passare del tempo. 

Chi avrà il maggior successo nel mondo del lavoro saranno coloro in grado di adattarsi continuamente, consapevoli che la tecnologia richiede di aggiornare continuamente le proprie conoscenze e svilupparne di nuove. 

Soft skill e conoscenze più pratiche legate ai sistemi di IA sono entrambi pilastri fondamentali su cui costruire un futuro in cui nessuno verrà lasciato indietro. 

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