Le imprese italiane crescono grazie alla transizione ecologica e digitale

Secondo i dati di ANIE sull'andamento delle imprese nel 2022, la transizione ecologica e digitale giocano un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle imprese.

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a cura di Marina Londei

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In occasione dell'assemblea generale degli associati, ANIE, la federazione nazionale che rappresenta le imprese elettrotecniche ed elettroniche d'Italia, ha condiviso i dati di consuntivo del 2022 sottolineando la resilienza delle industrie italiane.

Lo scorso anno il fatturato aggregato delle filiere tecnologiche del building, dell'energia, delle infrastrutture e mobilità e dell'industria ha raggiunto i 92,6 miliardi di euro, registrando un aumento del 20,8% rispetto all'anno precedente, nonostante le difficoltà oggettive del mercato.

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Al centro della crescita economica ci sono le tecnologie innovative supportate da ANIE. Rispetto al 2021, il volume della produzione industriale è cresciuto del 2,3%. Segnali molto positivi anche dalle filiere dell'elettrotecnica e dell'elettronica che hanno visto crescere il fatturato del 19,3%. Ottimi risultati anche per l'export delle tecnologie della Federazione: il settore è cresciuto del 16,9% annuo superando quota 26 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il 2023, al momento c'è un po' di incertezza nei mercati e la crescita sta rallentando, ma se si guarda alla previsione per il periodo fino al 2027 le imprese, in particolar modo le industrie dell'elettrotecnica e dell'elettronica, beneficeranno della transizione digitale ed ecologica.

L'importanza della sostenibilità per le imprese

La sostenibilità è stato uno dei temi centrali dell'assemblea: secondo Filippo Girardi, presidente di ANIE, lo sviluppo sostenibile aiuta a portare valore alle imprese e mantenerle competitive sul mercato. Raggiungere gli obiettivi di sostenibilità voluti dall'Unione Europea, spiega Girardi, è imprescindibile per le imprese che vogliano assumere un ruolo centrale nell'innovazione; per far questo, però, serve instaurare un dialogo tra imprese e istituzioni per snellire i processi amministrativi e definire un quadro regolatorio efficace.

ANIE, ha sottolineato Girardi, si impegna a supportare le imprese a realizzare il modello circolare di economia voluto dall'UE e rispettare il Green Deal europeo per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

I mercati continuano a evolversi

Durante l'assemblea dell'ANIE sono stati approfonditi anche gli scenari dei mercati internazionali e interni. Il mercato dell'export sta affrontando dei cambiamenti molto importanti in seguito alle tensioni geopolitiche e ai riposizionamenti delle aree emergenti del mondo ma, spiega Marco Daviddi, Strategy & Transactions Markets Leader Europe West, EY Strategy & Transactions Leader Italy, i dati hanno confermato una crescita degli investimenti diretti esteri.

L'Italia è il settimo paese in Europa per numero di progetti, anche se la quota di mercato è rimasta stabile al 4%; il margine di crescita, sottolinea Daviddi, è molto elevato. Per aumentare ulteriormente la competitività è necessario puntare su Ricerca e Sviluppo, su iniziative di sostenibilità, sulla creazione di nuove competenze e sui fondi del PNRR.

Guardando al mercato interno, la prima cosa che si nota è la frenata del mercato immobiliare a causa dell'aumento dei tassi di interesse e dell'inflazione. Al contempo, spiega Lorenzo Bellicini, direttore del CRESME, abbiamo assistito anche a un rallentamento della domanda di riqualificazione a causa dell'esaurimento degli effetti dei superbonus.

Nei prossimi dieci anni, prevede Bellicini, ci sarà un cambiamento radicale nelle filiere delle costruzioni proprio grazie all'efficientamento energetico, alla digitalizzazione e all'aumento della produttività garantito dalle nuove tecnologie.

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