Le imprese investono in progetti di circolarità per combattere la scarsità di risorse

Per combattere la scarsità di risorse le imprese stanno investendo in progetti di circolarità che riducono il consumo di energia e aumentano l'uso di materiali riciclati.

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a cura di Marina Londei

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L'ultimo report di ABB, "Circularity: No Time to Waste", ha rivelato che il 90% delle imprese industriali italiane sta soffrendo per la scarsità di risorse, e per questo il 71% di esse ha deciso di aumentare i propri investimenti in iniziative di circolarità entro i prossimi tre anni. 

L'indagine della multinazionale ha coinvolto più di 3.000 decision maker di 12 Paesi appartenenti a diversi settori industriali, come quelle energetico, metallurgico e dei servizi. 

Dall'analisi è emerso che le materie prime sono considerate la risorsa più scarsa (33%), seguite dall'energia (30%), dalla manodopera (26%) e dai componenti elettronici (23%). La carenza di risorse ha comportato un aumento dei costi per il 32% delle imprese, e la stessa percentuale ha subito un'interruzione della supply chain. Il 20% ha dichiarato invece di aver dovuto affrontare un rallentamento della capacità produttiva.

Per questo le imprese stanno investendo su iniziative di circolarità, anche se il report ha individuato alcuni ostacoli che impediscono un progresso immediato; tra questi, il principale è la mancanza di una definizione comune di "circolarità". 

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Oggi solo il 6% delle imprese considera la circolarità come una responsabilità aziendale, e se questo gruppo ha registrato il livello più alto di miglioramenti nei parametri chiave della circolarità, come il consumo di energia, l'uso di materiali riciclati e le emissioni di carbonio.

In Italia l'adozione di pratiche circolari è ancora molto limitata: solo il 35% delle imprese ha stretto collaborazioni con le società di gestione dei rifiuti, e solo il 36% sta usando tecnologie efficienti dal punto di vista energetico. È comunque incoraggiante notare che il 66% delle imprese usa, in una certa misura, materiali riciclati nei propri prodotti.

Chi ha investito nella circolarità ha già registrato una riduzione dei rifiuti (44% delle aziende) e il miglioramento dell'efficienze energetica (39% delle aziende). Le imprese esprimono preoccupazione per l'investimento iniziale richiesto, ma molte prevedono miglioramenti a lungo termine nell'efficienza dei processi e nel controllo dei costi.

Il report evidenzia infine che l'82% delle imprese concorda sul fatto che l'economia circolare incoraggi l'innovazione e il 68% di esse è favorevole all'incremento di regolamentazioni e requisiti di rendicontazione. Il 78% degli intervistati ha chiesto un maggior sostegno da parte del governo per l'adozione di pratiche circolari di business.

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"La necessità impellente di passare a un'economia circolare non è mai stata così chiara. Il nostro attuale stile di vita sta esaurendo le risorse a un ritmo insostenibile, contribuendo alle emissioni e ai cambiamenti climatici. Abbracciare la circolarità non è solo essenziale per salvaguardare il nostro ambiente, ma anche per migliorare la resilienza delle imprese" ha affermato Tarak Mehta, presidente di ABB Motion.

"Questa indagine evidenzia l'importanza di adottare un approccio olistico, di responsabilizzare tutti i livelli dell'organizzazione e di abbracciare le nuove tecnologie e le collaborazioni. Anche se ci sono sfide da superare, le aziende che abbracciano pienamente la circolarità vedono benefici significativi, dal controllo dei costi al miglioramento della reputazione. Dobbiamo agire ora, per rendere la circolarità la norma nelle industrie globali. Non c'è tempo da perdere".

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