La supply chain deve evolvere per garantire il successo del business

La supply chain può diventare l'elemento chiave per l'innovazione e il successo del business, ma solo se i CSCO sapranno evolvere l'ecosistema di servizi.

Avatar di Marina Londei

a cura di Marina Londei

Editor

Negli ultimi anni il valore della supply chain è cresciuto notevolmente, soprattutto in seguito al difficile clima economico che ha portato a numerose interruzioni nella catena di approvvigionamento, spesso distruttive per i business.

I leader aziendale hanno cominciato a vedere nella supply chain un partner critico per il successo aziendale, ma questa tendenza sembra essersi arrestata: oggi le imprese si sono abituate ai rischi economici e si è verificata una sorta di "disconnessione" tra gli obiettivi dei CEO e quelli della catena di approvvigionamento.

B2B Labs Cybersecurity e ONG: la sfida tra digitale e sicurezza fisica – Intervista a Carola Frediani”
youtube play
Guarda su youtube logo

Secondo l'indagine di Gartner Future of Supply Chain, oggi solo il 47% dei leader di business considera la supply chain un elemento critico per il business rispetto al 56% degli scorsi anni. Come illustrato da Pierfrancesco Manenti, VP Analyst di Gartner, i CEO sono orientati prevalentemente alla crescita aziendale e quindi all'innovazione, mentre i CSCO, i leader della supply chain, danno priorità alle iniziative di eccellenza operazionale più che all'innovazione.

Per migliorare le proprie strategie e rendere nuovamente la catena di approvvigionamento un elemento centrale per i CEO, spiega Manenti, i CSCO dovrebbero guardare alle "high-performing supply chain", ovvero quei sistemi allineati agli obiettivi di business e che, oltre a garantire eccellenza operazionale, riescono a supportare la crescita del business tramite l'innovazione.

In queste catene di approvvigionamento al centro non c'è solo il prodotto, ma tutta una serie di servizi su misura del cliente e dei suoi bisogni. I CSCO dovrebbero cominciare a considerare la catena di approvvigionamento come un ecosistema flessibile, capace di supportare gli obiettivi di business e velocizzare l'innovazione.

Per esempio, sottolinea Manenti, nel 58% delle imprese le catene di approvvigionamento non sono a conoscenza dei bisogni dei clienti e del livello di customer experience; è evidente che senza un'adeguata conoscenza dei propri consumatori la supply chain non potrà mai supportare efficacemente il business.

I CSCO dovrebbero inoltre considerare la catena di approvvigionamento non solo come una componente interna all'azienda, ma anche come un insieme di capacità, come la gestione della logistica o l'appalto di interi servizi, da offrire a realtà esterne all'impresa.

Infine, per far sì che la supply chain torni a essere una componente fondamentale del successo aziendale, i CSCO dovrebbero migliorare le capacità di adattamento della catena per rispondere velocemente alle richieste dei consumatori e alla natura in continua evoluzione del mercato.

Leggi altri articoli