Il panorama della cybersecurity è in continua evoluzione, e le aziende si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse. Il recente report di Acronis sulle minacce informatiche del secondo semestre 2024, intitolato "La diffusione delle minacce basate sull’intelligenza artificiale", dipinge un quadro allarmante, caratterizzato da un aumento esponenziale degli attacchi malware, ransomware e di quelli basati sull'intelligenza artificiale (AI). Questi dati sottolineano l'urgente necessità per le organizzazioni di adottare strategie di sicurezza informatica avanzate e integrate, che vadano oltre la semplice protezione dell'endpoint per abbracciare una visione olistica, "all-in-one".
Il report, redatto dall'Acronis Threat Research Unit (TRU), si basa su dati raccolti da oltre un milione di endpoint in tutto il mondo tra luglio e dicembre 2024. I numeri sono inequivocabili:
- Attacchi via e-mail in aumento: un incremento del 197% rispetto allo stesso periodo del 2023, con un aumento del 21% degli attacchi subiti dalle organizzazioni. Quasi il 50% degli utenti ha subito almeno un attacco basato su e-mail malevole.
- Ransomware in crescita: 1.712 casi segnalati nel quarto trimestre del 2024, con 580 vittime. Gruppi come RansomHub, Akira, Play e KillSec sono stati particolarmente attivi. A dicembre, il ransomware Cl0p ha registrato 68 vittime.
- MSP nel mirino: i Managed Service Provider sono diventati un obiettivo strategico per i gruppi di ransomware che utilizzano minacce persistenti avanzate (APT). Phishing, exploit di vulnerabilità RDP e strumenti di accesso remoto sono i vettori di attacco più comuni.
- Minacce basate sull'AI: l'intelligenza artificiale viene sempre più utilizzata dai cybercriminali per creare malware, diffondere disinformazione e lanciare campagne di spear-phishing. Gruppi di hacker hanno sfruttato l'AI per potenziare i propri attacchi.
- URL dannosi: Acronis ha bloccato oltre 48 milioni di URL dannosi sugli endpoint nel quarto trimestre del 2024, con un aumento del 7% rispetto al 2023.
- Spam e phishing: il 31,4% delle e-mail ricevute nel secondo semestre 2024 era spam, e l'1,4% conteneva malware o link di phishing.
A livello regionale, l'Italia si posiziona tra i Paesi più colpiti dagli attacchi malware a dicembre 2024, insieme a Emirati Arabi Uniti e Singapore. Questo dato evidenzia la vulnerabilità del tessuto imprenditoriale italiano di fronte alle minacce informatiche, soprattutto in un contesto in cui le piccole e medie imprese (PMI) rappresentano la spina dorsale dell'economia.
Di fronte a questo scenario, Gerald Beuchelt, CISO di Acronis, sottolinea l'importanza di potenziare proattivamente le misure di difesa. Acronis, in risposta a queste crescenti minacce, propone un approccio "all-in-one" alla cybersecurity. Questo significa combinare in un'unica soluzione la protezione degli endpoint, il rilevamento delle minacce, la risposta agli incidenti, il backup e il disaster recovery.
L'obiettivo è semplificare la gestione della sicurezza, ridurre la complessità e migliorare l'efficacia complessiva. Un sistema integrato permette una visibilità completa sull'infrastruttura IT, una risposta più rapida agli incidenti e una maggiore resilienza in caso di attacco.
L'approccio tradizionale alla cybersecurity, basato su soluzioni separate per ogni aspetto della protezione (antivirus, firewall, backup, ecc.), non è più sufficiente. La crescente sofisticazione degli attacchi, l'uso dell'AI da parte dei criminali informatici e la superficie di attacco sempre più ampia (con l'aumento del lavoro da remoto e l'adozione del cloud) richiedono una strategia più coesa.
La sicurezza "all-in-one" offre diversi vantaggi:
- Semplicità: un'unica console di gestione per tutte le funzioni di sicurezza semplifica il lavoro degli amministratori IT e riduce il rischio di errori.
- Efficacia: una soluzione integrata permette una migliore correlazione degli eventi e una risposta più rapida agli incidenti.
- Visibilità: una visione olistica dell'infrastruttura IT consente di identificare più facilmente le vulnerabilità e i punti deboli.
- Resilienza: in caso di attacco, un sistema integrato di backup e disaster recovery permette di ripristinare rapidamente i dati e le operazioni.
- Costo-efficacia: una soluzione "all-in-one" può essere più conveniente rispetto all'acquisto e alla gestione di più prodotti separati.
In Italia, la situazione è particolarmente critica. Le PMI, spesso prive di personale IT dedicato e di risorse adeguate, sono particolarmente vulnerabili agli attacchi informatici. Il report di Acronis evidenzia come l'Italia sia tra i Paesi più colpiti, il che sottolinea l'urgenza di un cambio di passo.
È necessario che le aziende italiane, soprattutto le PMI, prendano coscienza della gravità della situazione e investano in soluzioni di sicurezza avanzate. L'approccio "all-in-one" può rappresentare una risposta efficace, consentendo anche alle realtà più piccole di proteggere i propri dati e le proprie operazioni.
Il report Acronis è un campanello d'allarme che non può essere ignorato. La sicurezza informatica deve diventare una priorità strategica per tutte le aziende, indipendentemente dalle dimensioni. Solo così sarà possibile proteggere il patrimonio informativo, la continuità operativa e la reputazione aziendale.