La nuova versione di Red Hat Openshift semplifica la differenziazione dei carichi di lavoro nel cloud ibrido

Red Hat ha annunciato nuove funzionalità e miglioramenti per OpenShift che semplificano la differenziazione dei carichi di lavoro nel cloud ibrido.

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a cura di Marina Londei

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Red Hat ha annunciato nuove funzionalità e miglioramenti per OpenShift che permettono alle organizzazioni di sviluppare, connettere e migliorare la sicurezza di workload diversi, garantendo un'esperienza più coerente tra applicazioni e ambienti.

Le novità saranno disponibili con l'ultima versione della piattaforma (OpenShift 4.16); oltre a esse, Red Hat ha annunciato la disponibilità generale di Advanced cluster Security Cloud Service.

Le novità di OpenShift sono pensate per aiutare le imprese a collegare carichi di lavoro diversi per avere un'esperienza di gestione e distribuzione più coerente, ovunque si trovi l'applicazione nel cloud ibrido e indipendentemente dal fatto che sia tradizionale o sviluppata per sfruttare l'IA. 

"La capacità di modernizzare più rapidamente sia l’infrastruttura che le applicazioni è fondamentale per supportare al meglio le esigenze dei clienti, ma questo non può essere fatto da un giorno all’altro. Nel momento in cui le aziende prendono decisioni tecnologiche a supporto delle loro strategie di AI, sia per il presente che per il futuro, hanno bisogno di piattaforme che le predispongano per il successo futuro, bilanciando le esigenze delle applicazioni e degli ambienti legacy" ha commentato Mike Barrett, vice president e general manager, Hybrid Cloud Platforms, Red Hat.

Le novità includono un servizio di Virtualization Migration Assessment, sia diretto che attraverso partner, che aiuta le aziende a migrare i carichi di lavoro virtuali esistenti su piattaforme in grado di affiancare macchine virtuali (VM), applicazioni containerizzate e funzioni serverless, modernizzando le applicazioni quando necessario. 

A questo si aggiunge Metro disaster recovery, un servizio di disaster recovery regionale per le VM che usano lo storage distribuito su OpenShift Data Foundation in combinazione con Red Hat Advanced Cluster Management for Kubernetes per la gestione.

Troviamo poi hot-add CPU che consente di aggiungere risorse virtual CPU a una Vm in esecuzione in modo dichiarativo e Advanced Cluster Management per il monitoraggio avanzato della virtualizzazione multi-cluster, permettendo agli utenti di visualizzare tute le VM su più cluster OpenShift.

Red Hat ha inoltre introdotto un approccio shift left per migliorare la qualità del servizio edge, aggiungendo aggiornamenti basati su immagini (IBU) per OpenShift a nodo singolo.

Gli utenti di OpenShift a nodo singolo possono spostare gran parte del processo di aggiornamento nel sito di produzione; inoltre, se un aggiornamento fallisce o un'applicazione non torna a uno stato funzionante, è possibile effettuare il rollback a uno stato precedente all'aggiornamento.

"Con Red Hat OpenShift 4.16, le organizzazioni possono concentrarsi sia sui miglioramenti incrementali che sulla modernizzazione. Red Hat OpenShift aiuta i clienti a preparare la loro infrastruttura per le esigenze dell’AI, gestendo e mantenendo al contempo le applicazioni e le infrastrutture tradizionali e mission-critical come ambienti virtualizzati, il tutto da un’unica piattaforma" ha concluso Barrett.

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È infine disponibile Appliance Builder come anteprima tecnologica per i partner Red Hat che vogliono costruire appliance personalizzate chiavi in mano con istanze OpenShift autonome. La utility, basata su container, crea un'immagine disco che include l'installer agent-based e semplifica l'installazione della piattaforma su siti periferici remoti su scala, in quanto è possibile eseguirla con connettività limitata o nulla. 

Advanced cluster Security Cloud Service per la sicurezza dei workload ibridi

Red Hat riporta che, secondo lo State of Kubernetes Security Report 2024, i problemi di sicurezza cloud hanno un importante impatto sui risultati aziendali: il 67% degli intervistati ha dichiarato che la propria azienda ha ritardato o rallentato lo sviluppo delle applicazioni a causa delle crescenti preoccupazioni di sicurezza.

Per questo motivo Red Hat ha reso disponibile Advanced Cluster Security Service, un sevizio cloud di sicurezza nativo Kubernetes completamente gestito che supporta sia OpenShift che piattaforma Kubernetes non Red Hat, comprese Amazon Elastic Kubernetes Service, Google Kubenertes Engine e Microsoft Azure Kubernetes Service.

L'offerta consente alle imprese di seguire un approccio orientato alla sicurezza durante la creazione, distribuzione e manutenzione di applicazioni cloud-native su scala, senza costi aggiuntivi. 

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