Katakem digitalizza i processi chimici e vince la Startup Marathon 2023

Katakem, startup di Catanzaro, ha vinto la Startup Marathon 2023 con un reattore chimico automatizzato a emissioni zero in grado di digitalizzare un processo chimico e trasformarlo in un file.

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a cura di Marina Londei

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Lo scorso 14 novembre si è conclusa la Startup Marathon 2023, il contest per startup promosso da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica. L'evento si rivolge alle migliori realtà innovative con l'obiettivo di avviare collaborazioni tra le giovani imprese e la rete di investitori nazionali e internazionali.

La finale, ospitata nella sede UniCredit di Verona, è stato il primo evento dal vivo del contest, nato nel 2020. La giornata è stata un'occasione di incontro con imprenditori e investitori della giuria, i quali hanno partecipato come pubblico durante le sessioni di pitch e hanno poi approfondito le singole realtà in sessioni one-to-one. 

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Quest'anno hanno partecipato 61 realtà del territorio tra startup, spin-off universitari e PMI innovative; tra queste sono state selezionate 10 finaliste che si sono contese l'accesso al programma di accelerazione UniCredit Start Lab.

"Possiamo affermare che la quarta edizione di Startup Marathon è stata un successo" ha affermato Roberto Pillon, responsabile dell’ufficio Generazione d’impresa di Area Science Park. "Non solo sotto il profilo quantitativo – quella di quest’anno è stata infatti l’edizione con il maggior numero di iscrizioni – ma soprattutto sotto il profilo qualitativo. Le startup che hanno partecipato sono infatti un campione rappresentativo del potenziale di innovazione del nostro paese, un potenziale che Startup Marathon lavora per sviluppare appieno".

A vincere l'edizione 2023 del contest è stata Katakem, una startup di Catanzaro che ha sviluppato una tecnologia innovativa in grado di accelerare lo sviluppo di nuove molecole e ridurre il loro time-to-market. 

La startup ha realizzato un reattore chimico completamente automatizzato e a emissioni zero che consente di digitalizzare i processi chimici e trasformarli in file replicabili e condivisibili con chiunque nel mondo. 

Le startup finaliste

La finale ha visto nove startup finalista contendersi il premio insieme a Katakem. Tra queste c'è Agreen Biosolutions, una startup di Campoformido (UD) che ha sviluppato OZ.ON, una piattaforma produttiva di olio ozonizzato che consente di produrre 4 volte di più rispetto ai macchinari in commercio.

Audio Innova è invece uno spin-off dell'Università di Padova che offre prodotti e servizi in ambienti tecnologicamente aumentati per l'apprendimento e il restauro dei beni culturali musicali. 

Da Dalmine (BG) ha partecipato Biomeye, una startup che sviluppa soluzioni biometriche contactless basate sul riconoscimento oculare a distanza. Grazie a una combinazione di hardware, software e IA, la tecnologia garantisce accesso ai servizi e transazioni sicuri e contactless. 

Cyber Evolution, startup del gruppo Industrio attivo tra Firenze e Bologna, si occupa di cybersecurity nei segmenti OT IoT e IT. La startup ha brevettato LECS, il primo sistema di sicurezza informatica cyber-fisica al mondo con un approccio plug&play.

Cyberneid di Startuphub2030 (Assintel) sviluppa soluzioni software e hardware per carta d'identità elettronica, passaporto elettronico, firma digitale e certificazione di documenti, verifica dell'identità, eKYC, onboarding sicuro e autenticazione forte. 

Enphos di Verona, la seconda classificata al contest, realizza soluzioni per produrre idrogeno verde e bianco, come elettrolizzatori ad alta efficienza e sistemi fotosintetici artificiali. La startup inoltre sta sviluppando un sistema di immagazzinamento energetico di lunga durata. 

LightScience dell'Incubatore Campano (Caserta - Como) sta sviluppando Mylab, un device portatile per eseguire gli esami del sangue a distanza, rendendoli più semplici ed economici. Il dispositivo consente uno screening di massa rapido senza l'utilizzo di reagenti chimici. 

Robotizr di Teramo, parte dell'acceleratore Industrio, ha realizzato un'interfaccia no-code intuitiva per un controllo completo dei bracci robotici industriali. Il sistema modulare di automazione ambisce a diventare interfaccia universale di qualsiasi braccio robotico.

Rozes dell'Università di Padova è una startup attiva nel campo dell'IA che sviluppa soluzioni per aiutare gli operatori economici a riconoscere in anticipo il rischio di entrare in rapporti d’affari con aziende potenzialmente pericolose e finanziariamente instabili. Il prodotto si basa su un'indice che misura il livello di rischio di un’azienda analizzando anomalie contabili. La startup si è classificata terza alla finale del contest.

Insieme alle altre finaliste c'era anche Bioverse, la startup già vincitrice del premio come miglior realtà a maggioranza femminile del contest. Parte dell'incubatore Almacube di Bologna, la startup ha realizzato Corax, un dispositivo trasportabile e a basso costo in grado di riprodurre le caratteristiche di una stanza di terapia intensiva per pazienti ustionati, consentendone il trasporto sicuro verso le strutture ospedaliere.

"Il progetto è una conferma di come l’open innovation possa essere la chiave per creare valore per l’intero sistema economico e sociale: per le imprese che hanno obiettivi di crescita e di posizionamento sul mercato, per le startup nel loro percorso di crescita, e per l’ecosistema dell’innovazione a supporto delle startup stesse" ha commentato Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est.

"Come UniCredit vogliamo essere parte attiva di questo processo e crediamo che la partecipazione, in qualità di partner, alla Startup Marathon sia una dimostrazione concreta di ciò. Aver riunito un ecosistema di così grande valore è per noi motivo di grande soddisfazione" ha concluso Chervatin.

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