L'Internet of Things è un comparto fiorente in Italia: nel 2023 ha raggiunto ben 8,9 miliardi di euro rispetto all'anno precedente e a fine dello stesso anno si contavano 41 milioni di connessioni IoT cellulari.
Per questo non potevano di certo mancare al CES le startup italiane che hanno sfruttato questa tecnologia per portare l'innovazione a un livello ancora più alto, soprattutto nel fronte dello smart manufacturing.
Integrando l'IoT con l'IA e la vision technology, queste realtà hanno il potenziale di rivoluzionare numerosi settori, migliorando la vita delle persone e creando un mondo più sostenibile.
L'IoT è ampiamente presente anche nel mercato del CleanTech, un settore che ha visto investimenti di 110,7 milioni di euro nei primi tre trimestri del 2024, diventando il verticale con il maggior capitale investito.
Anche in questo caso, gli investimenti sono orientati per lo più verso il settore manifatturiero, seguito a ruota dall'economia circolare, sottolineando un interesse crescente verso pratiche sostenibili.
IoT per lo Smart Manufacturing e CleanTech: l'Italia al CES
All'Eureka Park troviamo 221e, da Albinasego, che sviluppa soluzioni di sensori di precisione per dispositivi intelligenti utilizzando algoritmi di fusione dati basati su intelligenza artificiale.
Le tecnologie vengono applicate a dispositivi indossabili, attrezzature sportive e dispositivi di protezione individuale.
AI4IV, da Amaro, sviluppa sistemi di integrazione dell’intelligenza artificiale con la vision technology. La startup ha realizzato una tecnologia che, con un hardware ridotto al minimo, consente di catturare immagini di alta qualità senza difetti in ogni condizione di luce, abilitando performance migliorate in sistemi automatizzati come il riconoscimento di oggetti o il monitoraggio ambientale.
Da Bologna c'è invece Èlevit, una startup che realizza interfacce hardware-utente con una tecnologia touch diffusa applicabile a ogni superficie. Queste interfacce sono resistenti all'usura, sanitizzabili e personalizzabili. L'obiettivo della compagnia è di trasformare il modo in cui i consumatori interagiscono con i prodotti di uso quotidiano.
Èlevit mette a disposizione tastiere e pulsanti touch, vetri per tastiere e interruttori touch per specchi e prodotti smart.
EMC Gems, da Udine, sviluppa software di simulazione elettromagnetica per la caratterizzazione rapida di design complessi utilizzati nell’ottimizzazione di sensori induttivi, dispositivi elettronici di potenza e altri sistemi.
Il suo prodotto di punta è iEncoder, un encoder induttivo che sostituisce i sensori ottici e magnetici. I sensori integrano gemelli digitali basati su reti neurali, addestrati tramite simulazioni fisiche, per applicazioni di monitoraggio e manutenzione predittiva.
Mathclick, da Pisa, ha sviluppato Dissense, un sensore che rileva le proprietà chimiche dell'acqua (pH, la concentrazione di ossigeno e di CO2, la temperatura e altri parametri) in contesti agricoli o industriali per elaborarli in cloud con l'IA e offrire insight preziosi.
Troviamo poi Proke, da Padova, che ha sviluppato una tecnologia per prendere misure sartoriali accurate da remoto. Utilizzando una tuta sensorizzata e un'applicazione per smartphone, il sistema rileva con precisione le proporzioni del corpo, consentendo la realizzazione di abiti su misura senza la necessità di incontri fisici.
Sensor ID, da Bojano, realizza sistemi IoT basati su moduli di comunicazione wireless avanzati per applicazioni di efficientamento energetico, smaltimento dei rifiuti, nei processi industriali e molti altri settori. I lettori, realizzati interamente in Italia, sono disponibili in modalità indossabile, fissa, veicolare e desktop.
Truesense, da Milano, sviluppa software AI per sensori UWB (Ultra Wide Band) alla base di diversi dispositivi IoT. I sensori UWB offrono performance elevate e consumi più efficienti. Questi dispositivi sono particolarmente indicati in contesti d’uso che vanno dal monitoraggio di persone che ricevono assistenza domestica al tracciamento dei veicoli.
L'innovazione per il CleanTech
Lato CleanTech troviamo Enphos, una startup di Verona che si occupa di sviluppare soluzioni per la produzione di idrogeno verde e bianco, compresi elettrolizzatori ad alta efficienza per generare idrogeno verde e materiali e sistemi fotosintetici artificiali per produrre idrogeno bianco ed E - combustibili.
La compagnia attualmente sta sviluppando un sistema di immagazzinamento energetico di lunga durata.
3dnexttech, da Livorno, sviluppa macchinari basati su una tecnologia brevettata che migliora le caratteristiche fisiche degli oggetti in plastica stampati in 3D, rendendoli paragonabili ai prodotti dello stampaggio a iniezione.
Queste soluzioni sono in grado di rendere la manifattura additiva competitiva per qualità dei prodotti, conservandone i vantaggi in termini di sostenibilità rispetto alla produzione in serie di oggetti in plastica. La stessa tecnologia può essere impiegata per la fase di stampa, abilitando una nuova filiera produttiva.
Ganiga, da Bientina, ha brevettato e inventato Hoooly, un cestino smart che comunica col cittadino e differenzia in automatico i suoi rifiuti. Il dispositivo è in grado di creare statistiche e dati grazie all’intelligenza artificiale, permettendo l’avviso e la pianificazione di un percorso ottimizzato di svuotamento dei cestini.
In Quattro, da Roma, sviluppa soluzioni brevettate di raffreddamento a flusso pompato bifase per l’elettronica ad alta potenza, migliorando l’efficienza energetica e l’affidabilità, riducendo al contempo i flussi e il consumo energetico. Le applicazioni includono computer high-end, server, data center, veicoli elettrici e sistemi aerospaziali.
Da Milano troviamo Levante, una realtà che sviluppa pannelli solari avanzati. La startup ha realizzato un pannello solare in fibra di carbonio riciclata, semi-rigido, portatile e senza vetri, fino al 40% più leggero dei tradizionali pannelli e fino 60% meno impattante in termini di emissioni di CO2.
SLY, da Santa Caterina dello Ionio, si occupa invece di rilevamento di gas inquinanti per fughe e mitigazione degli incendi. Grazie alla piattaforma AI Treeage e a un sistema di sensori IoT e rilevatori di gas, è possibile monitorate vaste aree riducendo le emissioni inquinanti e prevenendo incendi in zone naturali.
Infine Tinental, da Bastiglia, sviluppa soluzioni per migliorare l'efficienza energetica dei macchinari industriali attraverso regolazioni in tempo reale. La startup sfrutta soluzioni IA e IoT brevettate per ridurre del 60% i consumi senza rendere necessario l'aggiornamento degli impianti.