Il volume di applicazioni moderne e API continua a crescere

Secondo una ricerca di F5, le applicazioni moderne stanno aumentando notevolmente in quantità e con esse anche il numero di API.

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a cura di Marina Londei

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Il numero di applicazioni moderne sta crescendo sempre di più: secondo una ricerca di F5, esse rappresentano oggi il 51% del totale nel mondo enterprise, con un aumento di oltre un quarto nell'ultimo anno.

Lo State of Application Strategy Report di F5 prevede che la percentuale salirà al 60% nel 2025 e si fermerà all'85% negli anni successivi. Le applicazioni restati, quelle "tradizionali", rimarranno per lo più in settori quali i servizi finanziari che forniscono infrastrutture mission critical.

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L'aumento delle app moderne ha portato come conseguenza all'aumento esponenziale del numero di API: le aziende con un fatturato annuo di oltre 10 miliardi di dollari hanno dichiarato di gestire in media più di 1.000 app e quasi 1.400 API, mentre alcune addirittura più di 10.000 API.

Il 90% degli intervistati ha dichiarato di gestire meno di 200 app e il numero tende a diminuire con il procedere della trasformazione digitale. Allo stesso tempo, però, il numero di API non fa che aumentare.

Le API sono diventate un must per le imprese che stanno consolidando le applicazioni, automatizzando i processi e cercando di integrare l'intelligenza artificiale nei loro modelli di business. A causa della proliferazione delle API, le imprese hanno dovuto adottare nuovi modi per gestire le proprie reti in crescita, con il 95% di esse che ha implementato un gateway API per fornire autenticazione, convalidare le richieste e limitare il traffico.

"Le soluzioni di sicurezza e gestione delle API sono più importanti che mai, poiché le API, le applicazioni e i dati che esse scambiano diventano sempre più strategici per le aziende" ha dichiarato Cindy Borovick, Director of Market and Competitive Intelligence di F5.

"Tuttavia, singole tecnologie come gli API gateway non saranno sufficienti. L'automazione dell'infrastruttura di sicurezza delle app e delle API può aiutare, ma i tassi di automazione nel settore IT sono ancora inferiori al 50%. Le organizzazioni più protette ed efficienti dovranno implementare strategie complete per tenere traccia, gestire e proteggere le loro API".

Applicazioni e API sul multi-cloud

Grande protagonista insieme alle app moderne e alla proliferazione delle API è il multi-cloud: oggi gran parte delle applicazioni, anche quelle tradizionali, vengono i distribuite in ambienti multi-cloud, con il 90% delle imprese che opera in questi ambienti.

Più di un terzo degli intervistati (38%, quasi il doppio rispetto al 2023) gestisce app distribuite in sei ambienti diversi; nel 2020, solo il 18% ne utilizzava cinque.

L'uso di ambienti distribuiti complica notevolmente la gestione delle app, in particolare per quanto riguarda la complessità operativa: le app necessitano ogni giorno di più strumenti e dashboard, soluzioni e policy di sicurezza personalizzate, e le aziende lamentano la mancanza di visibilità sullo stato delle app, i troppi fornitori e la telemetria intrappolata in silos.

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Preoccupa anche la migrazione delle applicazioni da un ambiente all'altro, la seconda sfida più citata: circa un terzo degli intervistati è ancora alle prese con la sicurezza multi-cloud. La visibilità delle app, seppure sia un problema persistente, quest'anno risulta meno pressante di altre questioni, segno che le organizzazioni stanno utilizzando soluzioni avanzate per il monitoraggio e la protezione della rete. 

L'urgenza di ridurre la complessità ha fatto sì che la rete multi-cloud sia stata segnalata come la terza tendenza più interessante per le organizzazioni per il secondo anno consecutivo.

"Il networking multi-cloud è in grado di collegare le applicazioni tra gli ambienti di distribuzione e di consentire quella che è stata definita un'architettura supercloud. In sostanza, semplifica e standardizza il funzionamento delle reti in tutti gli ambienti, siano essi cloud pubblici o privati, data center o edge. Una rete mesh utilizzata in overlay, che fornisca un punto di accesso in tutte le location del multi-cloud, riduce la complessità grazie all'utilizzo delle stesse strutture, configurazioni e console per gestire e monitorare ogni istanza dell'applicazione” ha spiegato Lori MacVittie, F5 Distinguished Engineer.

"Tra le altre cose, il networking multi-cloud può aumentare la visibilità, rivelare API obsolete o trascurate, garantire una distribuzione delle policy più coerente e più dinamica e consentire la migrazione delle app come servizio tra gli ambienti e i cloud provider".

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