Il settore IT rallenta ma continua a crescere

Gartner ha pubblicato le nuove previsioni sull’andamento del giro d’affari del settore IT, che si mantiene positivo nonostante la congiuntura sfavorevole.

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a cura di Dario Orlandi

Secondo l’ultima analisi di settore proposta da Gartner, il giro d’affari del settore IT crescerà del 5,5% nel 2023 rispetto all’anno precedente, attestandosi a 4.600 miliardi di dollari Usa. Tutte le regioni manterranno un andamento positivo, nonostante le condizioni macroeconomiche sfavorevoli e le contingenze legate agli eventi geopolitici.

John-David Lovelock, Distinguished VP Analyst di Gartner, ha commentato: “I venti contrari macroeconomici non stanno fermando la trasformazione digitale. La spesa IT rimarrà forte, anche se si prevede che molti paesi avranno una crescita quasi piatta del prodotto interno lordo (PIL) e un’inflazione elevata nel 2023”.

La definizione delle priorità sarà fondamentale in quanto i CIO cercheranno di ottimizzare la spesa utilizzando la tecnologia digitale per trasformare la proposta di valore, i ricavi e le interazioni con i clienti dell'azienda", ha proseguito Lovelock.

Software e cloud guidano la crescita

Le aziende stanno investendo maggiormente nella trasformazione digitale attraverso l'acquisto di software per aumentare la produttività e l'automazione, portando a una crescita a due cifre nel segmento del software quest'anno.

Al contrario, il settore dei dispositivi diminuirà del 5% nel 2023 a causa della diminuzione del potere d'acquisto e della mancanza di incentivi. La divisione tra le tecnologie mantenute e quelle che guidano il business è evidente nella spesa IT.

Il mercato Infrastructure-as-a-service guiderà la crescita del settore dei servizi IT fino al 2024, con una crescita prevista del 30% quest'anno. Il prezzo è diventato per la prima volta un fattore chiave per l'aumento della spesa nei servizi cloud, oltre alla crescita nell’adozione.

Turbolenze nel credito

I problemi di Silicon Valley Bank, Signature Bank e Credit Suisse hanno causato un'onda d'urto nei settori bancario e tecnologico. Anche se i danni sono stati contenuti, le startup tecnologiche dovranno prepararsi a rispondere a nuove domande e controlli da parte di stakeholder, clienti e potenziali clienti.

L’impatto di questa crisi non riguarda soltanto il settore della tecnologia, poiché queste banche prestano denaro a tutte le forme di startup, non solo all'IT. I CEO del settore devono assicurarsi di conservare il capitale circolante, monitorare l'impatto sulla liquidità, garantire l'accesso al credito e tenere d'occhio i talenti e la cultura aziendale.

Nonostante i licenziamenti nel settore tecnologico, c'è ancora una grave carenza di manodopera IT qualificata e la domanda di talenti tecnologici supera l'offerta. La spesa IT prevista suggerisce che ci saranno carenze di personale fino almeno al 2026.

Le imprese spenderanno più denaro per mantenere meno personale e si rivolgeranno alle società di servizi IT per colmare le lacune. La spesa IT per i servizi interni sta rallentando in tutti i settori e le imprese non tengono il passo con gli aumenti dei salari.

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