Il mercato del lavoro IT in Italia è concentrato in 10 province

Oltre 4 offerte di lavoro su 5 provengono da 10 province; Milano e Roma coprono da sole metà delle richieste.

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a cura di Dario Orlandi

Experis ha condiviso i risultato della terza edizione del report Tech Cities
B2B Labs Cybersecurity e ONG: la sfida tra digitale e sicurezza fisica – Intervista a Carola Frediani”
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, che analizza i profili tecnologici più richiesti nelle principali città e province italiane.

Dalla ricerca emerge come l’81% delle offerte di lavoro in Italia per profili IT&Technology si concentra in appena 10 province: Milano, Padova, Torino, Roma, Bari, Napoli, Bologna, Udine, Verona e Catania.

Milano e Roma, da sole, coprono oltre la metà degli annunci, e la Ral media varia dai 52mila euro di Milano ai 39.100 euro di Catania.

I profili più richiesti nelle Tech Cities sono il Data Scientist o Architect, il Java Developer e il SAP Manager, ma con differenze significative tra le città. Il rapporto mostra anche che la richiesta di profili specializzati in Cyber Security raggiunge quasi il 90% delle richieste all'interno delle Tech Cities, concentrandosi soprattutto a Milano, Roma e Bologna.

Ciò dimostra come la sicurezza informatica e la gestione dei dati siano diventate priorità aziendali sempre più connesse alla reputazione del brand. Tra i profili richiesti, il SOC Specialist/Manager e il Penetration Tester sono i più importanti.

Il rapporto rileva inoltre che i professionisti informatici sono molto ricercati, con retribuzioni sopra la media nazionale e una particolare attenzione per la flessibilità nel posto di lavoro. Lo smart working è infatti un requisito preferenziale e determinante per queste figure.

Le aziende che offrono questo tipo di lavoro agile aumentano le opportunità di attrarre talenti, anche oltre i confini regionali, e massimizzano la retention dei professionisti IT&Technology.

Questa preferenza da parte dei professionisti informatici è particolarmente importante in un momento in cui le aziende IT italiane prevedono una prospettiva occupazionale netta del 25%, ma il 72% di esse denuncia difficoltà a trovare le competenze necessarie.

Pertanto, è fondamentale tenere in considerazione i desideri dei dipendenti per attrarre e trattenere talenti. Il rapporto fornisce una panoramica del mercato del lavoro IT&Technology in Italia, mostrando l'importanza dei profili specializzati in Cyber Security e la crescente attenzione delle aziende alla flessibilità del posto di lavoro per attrarre e trattenere talenti.

Le province di vertice

L'81% degli annunci di lavoro per professionisti IT, Digital e Technology in Italia proviene dalle Tech Cities, dove il settore tecnologico è in crescita. Milano è il capoluogo leader, con il 30% degli annunci nazionali, seguita da Roma con il 16%.

Insieme, queste due città rappresentano quasi la metà delle offerte di lavoro IT italiane. Bologna si posiziona al terzo posto con il 9%, seguita da Torino con l'8%. Seguono Napoli (5%), Bari (4%), Padova e Verona (3%), Catania (2%) e Udine (1%).

Il divario salariale tra nord e sud è ancora evidente: la RAL media più alta per i professionisti IT, Digital e Technology è a Milano, con 52.000 euro per una middle seniority, mentre a Catania scende a 39.100 euro.

Al secondo posto, con poco più di 45.000 euro, si trovano Roma e Padova. Bologna segue con 44.900 euro, Verona con 44.700 euro, Torino con 44.200 euro e Udine con 43.500 euro. Bari si posiziona appena sopra la soglia dei 40.000 euro, mentre Napoli e Catania si trovano sotto. Il divario tra nord e sud potrebbe ridursi grazie alla possibilità di lavorare da remoto.

Josè Manuel Mas, Direttore di Experis Italia, ha commentato: “I talenti tecnologici hanno ormai un ruolo rilevante all’interno di qualsiasi business e settore. Si tratta di figure essenziali e che continueranno a esserlo anche in futuro. Gli stessi talenti evolvono: emergono nuove professionalità, quelle tradizionali si trasformano e la commistione tra management aziendale e strategia digitale è sempre più stretta”.

“Dopo l’esperienza pandemica, la maggior parte dei lavoratori ha cambiato le proprie percezioni e aspettative rispetto a questioni come l’equilibrio tra vita e lavoro, la flessibilità e l’autonomia nella gestione di tempi e spazi. È questa una grande opportunità sul cammino verso l’innovazione per tutte quelle aziende che sapranno cogliere queste nuove esigenze”, ha concluso Mas.

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