Il futuro digitale si basa sulla composability

Secondo Kirey Group alla base del futuro del business c'è il concetto della composability, ovvero di un'infrastruttura modulare e agile.

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a cura di Marina Londei

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In un mercato in continua evoluzione, le organizzazioni devono essere in grado di adattarsi e trasformarsi per offrire nuove soluzioni con time to market ridotti.

L'evento "Embracing Evolution" di Kirey Group e Bridge Consulting si è tenuto partendo proprio da queste premesse e ha approfondito diversi temi, come i nuovi rischi di sicurezza, il progresso tecnologico sempre più veloce e la necessità di garantire un training continuo alla forza lavoro. 

Lo scenario d'innovazione futuro richiede alle organizzazioni di ripensare architetture, strumenti e pratiche in modo da cogliere le nuove opportunità di business. Tra le soluzioni emerse spiccano nuove logiche di team agile, utilizzo di strumenti low-code, l'automazione dei processi e l'integrazione dei nuovi tool di IA generativa.

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Al centro di tutto c'è la composability, concetto per il quale le aziende devono favorire la scomposizione di processi, strumenti e componenti per poterli riutilizzare e ricomporre a seconda delle esigenze.

"Sempre di più il futuro richiede alle aziende di conformarsi al modello della Composable Enterprise, ovvero un'organizzazione capace di modificarsi attraverso la ricomposizione delle capacità aziendali e il cambiamento dei processi in risposta a variazioni nelle condizioni di mercato esterne o nel contesto generale" ha spiegato Manuel Zini, Senior Manager & Solution Architect, Distributed Architectures & New Technologies di Kirey Group.

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composable business

Zini ha condiviso tre azioni fondamentali per cominciare a seguire l'approccio: la prima è abilitare il design for change tramite il passaggio ad architetture cloud, l'adozione di SaaS, l'uso di marketplace e la gestione di software come "prodotto"; la seconda prevede di applicare la convergenza tra big data e data warehouse sfruttando strumenti come i data lakehouse; infine, occorre potenziare i team e riunire nella stessa squadra il product owner e gli esperti di dominio per rendere più efficace la raccolta dei requisiti.

"Modularità, riutilizzo e autonomia sono in conclusione i principi che guideranno la business continuity di domani" ha affermato Zini. 

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