Le big tech continuano a investire sui dispositivi di realtà aumentata (AR) e virtuale (VR) nell'ottica di una diffusione sempre maggiore. Meta è pronta a portare sul mercato il nuovo headset di realtà virtuale, il Quest 3, per rendere queste tecnologie ancora più appetibili e accessibili per il grande pubblico.
In un articolo per Forbes, Alexander El-Meligi, CEO e co-fondatore di Demodern, ha approfondito come queste tecnologie hanno il potenziale di trasformare la nostra interazione coi servizi e col mondo. La realtà aumentata, in particolare, sembra essere quella più promettente in termini di benefici, sia per le aziende che per i consumatori.
L'AR fa già parte delle nostre vite: basta pensare ai filtri di Instagram o a giochi come Pokémon Go che hanno democratizzato l'uso della realtà virtuale, anche se in modo ancora limitato.
I veri vantaggi dell'AR sono però ancora tutti da cogliere. La diffusione di nuovi headset e smart glasses dovrebbe dare una nuova spinta al mercato e rendere la realtà virtuale uno strumento in grado di ridefinire e migliorare le attività di numerosi settori.
Realtà virtuale: benefici per industrie e consumatori
L'AR può essere usata per i meeting virtuali, per il training remoto dei dipendenti o per la gestione dei macchinari tramite i gemelli digitali. Analogamente, nel settore educativo si possono istituire classi virtuali ed esperienze interattive per sviluppare nuove competenze.
Nel settore sanitario, i medici possono avvalersi dell'AR per offrire consulti virtuali o addirittura eseguire operazioni chirurgiche guidate, mentre nel settore immobiliare gli agenti possono organizzare tour virtuali delle proprietà.
Anche il mondo del retail può beneficiare dei progressi dell'AR, offrendo ai propri consumatori store virtuali dove provare capi d'abbigliamento senza indossarli fisicamente e accedere a esperienze di shopping personalizzate. Nel settore dell'intrattenimento, con l'AR il pubblico può diventare parte attiva dell'esperienza e vivere momenti più coinvolgenti.
Le applicazioni della realtà virtuale sono numerose, ma manca ancora quella scintilla che renderà gli smart glasses e gli headset una parte integrante della nostra vita. Quello dell'AR è un orizzonte promettente, ma non è ancora chiaro quando avverrà la vera trasformazione.
L'adozione diffusa di questa tecnologia non può avvenire da un giorno all'altro, ma deve seguire una strategia precisa per integrarsi nei processi aziendali e conquistare i consumatori. Finché non ci saranno applicazioni davvero d'impatto, capaci di arricchire l'esperienza umana, la realtà virtuale rischia di rimanere appannaggio di pochi.
Oggi più che mai siamo vicini a una rivoluzione tecnologica senza precedenti: l'intelligenza artificiale ha spianato la strada verso un futuro promettente e può rappresentare un punto di svolta anche per l'AR. Ora sta alle imprese cogliere i benefici di questa tecnologia e non lasciare che l'entusiasmo si spenga, ancora una volta, dopo poco tempo.